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Downton Abbey | Recensione 6×08 – Episode Eight

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Downton Abbey | Recensione 6×08 – Episode Eight

In tanti anni passati a guardare telefilm, non sono mai riuscita a superare il trauma da series finale, e probabilmente non ci riuscirò mai. Sapere che ci sarà anche uno speciale di Natale di Downton Abbey ha reso più semplice arrivare alla fine di questo episodio, ma, nonostante questo, il magone che ho avuto quanto ho cliccato “Play” per iniziare a vedere questo episodio è stato tremendo.
E’ difficile per me scrivere queste parole sulla serie, perché l’ho amata molto e ancora penso con nostalgia alle prime stagioni, quando non vedevo l’ora di sapere cosa sarebbe successo nell’episodio successivo, adoravo Sybil e volevo essere Lady Violet, ma devo ammettere, e questo mi rattrista, che questo finale mi ha delusa. Mi ha delusa Mary, e mi ha delusa il suo matrimonio affrettato con Talbot, mi ha delusa il modo in cui è stato trattato (o meglio, non è stato trattato) il suicidio di Thomas, mi ha infastidito il modo in cui è stato gestito Tom e quello in cui, per l’ennesima volta, è stata trattata Edith, e, mi dispiace enormemente dirlo, mi ha delusa un po’ anche Carson.
Ma procediamo con ordine, e partiamo da quello che mi ha delusa di meno: Carson. E’ sempre stato molto orgoglioso della famiglia che serve, e ha sempre cercato in tutti i modi di mantenerne il decoro, e questo gli fa onore, ma arrivare ad essere così severo contro Mrs Patmore, arrivando al punto da non volere che la famiglia mostri il suo sostegno alla donna, è troppo. Carson può essere severo e rigido, ma è sempre stato umano. Persino con Thomas, anni fa, quando avevo scoperto la sua omosessualità, era stato meno rigido (considerando, ovviamente, gli standard dell’epoca). Mi sono stupita che Mrs Hughes non gli abbia risposto con le rime, anche se sembrava molto propensa e farlo da un momento all’altro. Loro due, comunque, restano adorabili.

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Grandiosa, invece, la famiglia Grantham, pronta a ripagare la lealtà della cuoca aiutandola in un momento di difficoltà. I Grantham non hanno mai voltato le spalle a Mrs Hughes, neanche quando ha avuto quel problema alla vista qualche stagione fa, e sono rimasti leali e rispettosi fino alla fine.
E la seconda delusione è la storia di Thomas. Che non gli sarebbe successo qualcosa di positivo era intuibile, e anch’io ero arrivata a sospettare che avrebbe tentato il suicidio, ma l’intera faccenda viene liquidata troppo facilmente. Avrebbe potuto esserci tanto di più, considerato il materiale a disposizione: avrebbe potuto esserci qualche bel dialogo con Baxter, che ha sempre avuto a cuore Thomas in questo suo periodo di crisi, avrebbe potuto esserci una rinconciliazione con Carson, che ha ammesso di aver sottovalutato la sensibilità di Thomas. Invece, quello che otteniamo è solo un’ammissione di colpa di Carson, giusta sicuramente, un’osservazione su quanto il suicidio di Thomas metta in cattiva luce la casa e una scena tra Thomas, Mary e George, che però, viste le vicende di Mary, sembra quasi servire soltanto a lei per rendersi conto di quanto sia stato sbagliato il suo atteggiamento verso la sorella (ma su questo tornerò più avanti). Si poteva dire tanto ancora, e invece il minutaggio riservatogli è stato troppo poco, e non sufficiente. E’ un vero peccato. E’ un bene che sia comparso il piccolo George, che è chiaramente affezionato a Thomas: sembra che tra loro ci sarà un rapporto futuro simile a quello tra Carson e Mary, con Thomas che avrà sempre un occhio di riguardo per il futuro Lord Grantham, e lui che considererà Thomas il suo preferito. E’ un bel rapporto, quello che ci lasciano intuire stia sbocciando tra di loro, ma non basta a lavare via la sensazione che non sia abbastanza.

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E una delusione è anche, in parte, Tom. Quali progressi ha fatto, da quando è tornato a Downton? In cosa è cambiato la sua posizione rispetto a una, due stagioni fa? Diceva di voler trovare il suo posto all’esterno della tenuta, ma non l’ha fatto. Si immischia nelle faccende di cuore di Mary con un interesse che all’inizio è tenero, ma poi finisce con l’essere un po’ esagerato, perché è difficile credere, in così poco tempo, che Talbot possa essere definito da tutti, compresa Lady Violet, l’uomo perfetto per Mary. Conosciamo poco quest’uomo, ha visto Mary poche volte, eppure tutti, persino Edith durante il litigio con la sorella, continuano a ripeterle in maniera esasperante che è perfetto per lei. L’unico momento in cui Tom veramente brilla è la sfuriata che fa a Mary dopo aver rovinato il matrimonio a Edith: lì si vedeva il vecchio Tom, quello sicuro delle sue idee, quello che non aveva paura di dire quello che pensava, per quanto fosse scomodo, per quanto la persona di fronte a lui potesse infastidirsi ad ascoltarlo. Quando dice a Mary che non può sopportare che Edith sia felice e lei no, che Edith possa avere un rango superiore al suo, si sarebbe meritato un applauso di un’ora e una medaglia al valore per l’onestà, e questo è il Tom che voglio, il Tom schietto che ho imparato ad amare, che Sybil ha amato e sposato, per cui ha rinunciato a tutto.

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E arriviamo a Mary, il punto dolente dell’episodio: ho già scritto che la sua storia con Talbot mi ha entusiasmata poco, e qui arriviamo a un lieto fine che sembra affrettato. E’ giustissimo che lei vada avanti, come sono giuste le sue paure sul futuro. Bellissimo il discorso che fa a Matthew sulla tomba: a prescindere dall’uomo che avrebbe spostato in seconde nozze, che fosse Gillingham, Blake o Talbot, è comprensibile che Mary voglia un confronto con il marito, com’è è comprensibile quello che gli dice. Matthew è stato il suo grande amore, e una parte di lei non smetterà mai di amarlo, e non credo che sarebbe riuscita ad andare sull’altare serenamente senza dirgli quelle parole, senza aver avuto la possibilità di salutarlo e rassicurare lui, ma soprattutto se stessa, che andare avanti con la vita non avrebbe significato cancellare Matthew dal suo cuore, ma semplicemente trovare un nuovo posto per un’altra persona, una che sappia renderla felice. Giustissimo anche il confronto con l’ex suocera; anche con lei, per Mary è giusto mettere in chiaro i suoi sentimenti, e sono certa che sentire Isobel dirle che è felice per lei le abbia fatto bene. Tutto questo, l’addio a Matthew, le insicurezze, il dialogo con Isobel, è perfettamente umano e comprensibile… il problema è che è successo con una persona che non ha avuto il tempo di farsi conoscere completamente, e perciò tutto è troppo frettoloso.

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L’unico momento in cui Mary si mostra fragile e riesce veramente a generare compassione è il pianto con la nonna: in quel momento, è chiaro quanto Mary sia terrorizzata all’idea di perdere di nuovo l’uomo che ama e tutta l’angoscia che prova finalmente riesce a manifestarsi con con le battute acide e la cattiveria che mostra verso sua sorella, ma con un pianto liberatorio e l’ammissione di non riuscire a vivere due volte lo stesso trauma.  L’unica scena dell’episodio in cui Mary riesce a mostrare del tutto la sua fragilità senza mascherarsi con la sua freddezza è anche una delle poche scene in cui compare Violet, la cui assenza si nota parecchio. E’ il finale di stagione, non riesco a capire perché dare così poco spazio a un personaggio così iconico come Lady Violet, ma in quel poco spazio che le è stato dato, riesce comunque a dispensare ottimi consigli.
E arriviamo a Edith, la sfortunata, bistrattata Edith, che ormai non crede più che la vita possa riservarle qualcosa di buono (come darle torto, visto tutto quello che ha vissuto?) e lo dice chiaramente, più di una volta, nell’episodio, e si ritrova, di nuovo, a perdere tutto a un passo dalla felicità. Non sono d’accordo con chi, nell’episodio, dice che la sua vita è rovinata: anni fa, quando Edith è stata lasciata all’altare, la sua reazione è stata peggiore. Erano tempi diversi, e il matrimonio era l’unica grande ambizione che potesse avere una donna, e una ragazza come Edith, sottovalutata dai suoi stessi genitori e messa in ombra dalla sorella maggiore, essere riuscita ad arrivare all’altare era un’enorme conquista; il segno che, finalmente, anche lei avrebbe potuto avere una vita piena e soddisfacente. Ma adesso non è più così: anche se Edith soffre chiaramente per l’abbandono di Bertie, adesso ha altro: il giornale, la sua carriera, una figlia che ama, una famiglia che la stima e la sostiene, e questo è più di quanto potesse aspettarsi da se stessa, più di quanto abbia mai sognato di avere. E’ la seconda volta che Edith viene abbandonata da un uomo che ama e vuole sposare, ma stavolta è lei ad essere diversa, sono le sue prospettive a essere cambiate. Sono sicura che nello speciale di Natale Bertie tornerà sui suoi passi. La storia tra loro due è strutturata meglio rispetto a quella tra Mary e Talbot, risulta più naturale, e sarebbe veramente un affronto verso di lei, che è riuscita a conquistare talmente tanto, non darle un meritatissimo lieto fine.

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Il confronto tra Mary e Edith era nell’aria da tempo, e forse ha ragione Edith quando dice che avrebbe dovuto esserci anni prima, ma ha ragione in parte quando dice alla sorella che è meglio che smettano di litigare, perché, un giorno, saranno loro le uniche a ricordarsi della loro famiglia. Le sue parole sono vere, ma sono le tempistiche che mi lasciano perplessa. Edith è sempre stata la più disposta a trovare un punto di contatto con Mary: anche quando è morta Sybil, è stata Edith a proporre a Mary di riuscire ad andare d’accordo, ed è stata Mary a rifiutare, e già all’epoca si erano fatte del male a vicenda. Ma quello che fa Edith ora richiede tempo, soprattutto per guarire, tempo che Edith ha il bisogno e il diritto di prendersi. Quel discorso non è affatto insensato, solo che l’avrei visto meglio dopo un periodo di tempo maggiore.
C’è anche qualcosa di positivo, in questo episodio: Molesley, prima di tutto. Finalmente può fare l’insegnante, può coronare il suo sogno, e, nonostante le difficoltà iniziali, riesce a trarre il meglio dalla sua esperienza. E’ bello vederlo vedere quello che ama davvero, ed è bello vedere che, superata la prima lezione non proprio ideale, riesce a trovare un modo per attirare l’attenzione dei ragazzi. Molesley ha fatto un bel percorso, e questa è la degna conclusione. Se nello speciale di Natale riusciranno anche a far stare insieme lui e Baxter, e lei riuscirà finalmente a liberarsi del fantasma dell’ex (vicenda che viene neanche nominata in questo finale), allora entrambi avranno un lieto fine completo.
Bello l’epilogo per Daisy, che riesce a superare con successo i suoi esami. Anche se è stata molto odiosa in questa stagione, il suo successo è anche il successo di Molesley, che l’ha tanto aiutata, e forse servirà a Daisy per rendersi conto delle sue potenzialità e crescere.
Grandiosa Isobel, determinata a risolvere la questione in sospeso con il figlio di Lord Merton. Lei e Violet formano una squadra invincibile, e né Larry, né la sua fidanzata potrebbero mai pensare di vincere contro quelle due donne.
E’ la fine di un’era. E’ il finale di stagione di Downton Abbey. Sapere di avere ancora l’episodio di Natale rende tutto meno difficile, ma è comunque triste sapere di avere soltanto un’altra ora con tutti loro. L’episodio non è stato come mi aspettavo, ma mi consola sapere che non è ancora finita, c’è ancora altro da dire. Preparate i fazzoletti e mettete da parte una bella scorta di cioccolata, perché questo Natale piangeremo tantissimo e non basteranno tutti i cioccolatini e i pandori del mondo a consolarci.

Un grazie enorme va alla pagina:

Downton Abbey – Italian Fan Page

per la disponibilità e la gentilezza infinita. E’ stato un piacere collaborare con voi questi due anni… grazie veramente di tutto!
E un grazie anche a voi che avete seguito queste recensioni, e grazie anche a chi ha commentato e ha condiviso con me queste ore finali con Downton Abbey. E’ tutto più bello quando lo si vive con gli altri.
Ci vediamo a Natale!

4 COMMENTS

  1. hai perfettamente ragione, bellissima analisi soprattutto sui punti deboli dell’episodio…

    a parte tutto come hai detto è la fine di un epoca, adoro questo telefilm… non sono pronta a lasciarlo andare… e il fatto che rimanga ancora l’episodio natalizio è una consolazione dolce/amara.

    • Ti ringrazio! Lo speciale di Natale è una consolazione, ma fino a un certo punto… Non voglio neanche pensare a come mi sentirò dopo averlo visto!

  2. Se non fosse per lo speciale di Natale questo season finale mi avrebbe lasciato parecchio delusa, appunto perché amo questa serie e vedere tante questioni lasciate in sospeso o trattate con leggerezza mi ha lasciato un po’ di amarezza…
    Condivido con te la soddisfazione per la grande evoluzione di Molesley!!!
    Quel “bitch” detto da Edith a Mary mi ha fatto esultare, finalmente dopo anni di attesa, ma non mi ripaga del finale abbozzato per la storia di entrambe.
    Thomas… ho patito con lui per tutta la stagione e non si meritava di venir eclissato così… spero vivamente che nello special gli sarà dato spazio per farsi capire e spiegare il suo gesto.
    Sorry ho scritto un commento lungo quasi la recensione 🙂 è stato un piacere leggere le tue recensioni ogni settimana!

    • Grazie a te di averle lette! Non ti preoccupare, scrivi quanto vuoiXD
      Guarda, io sono delusa, l’ho scritto nella recensione. Mi aspettavo di più da questo finale, e invece tante cose non mi hanno convinta per niente. Spero nello speciale di Natale, perché mi dispiacerebbe davvero dire addio a questa serie con amarezza, mi è piaciuta così tanto che voglio davvero dirle addio col botto! Magari Fellowes ha tenuto da parte il meglio per Natale. Speriamo!

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