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Downton Abbey | Recensione 6×05 – Episode Five

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Downton Abbey | Recensione 6×05 – Episode Five

Fa quasi paura scrivere queste parole, perché ogni telefilm addicted sa che, quando le cose vanno troppo bene in una serie, bisogna iniziare a preoccuparsi, ma (incrociamo tutto l’incrociabile e facciamo gli spergiuri) sembra proprio che queste ultime ore con Downton Abbey saranno per lo più serene, e che gli autori abbiano deciso di cercare di risolvere in positivo tutte le storie lasciate in sospeso e di non esagerare coi drammi.
Tutto procede al meglio, e anche gli ostacoli passati finiscono con l’essere rimossi in maniera indolore (più o meno). Qualche problema c’è: l’ulcera di Robert ci regala un momento abbastanza sconvolgente, e mai mi sarei aspettata di vedere tanto sangue in una scena della serie, ma nonostante la preoccupazione, sembra che l’incidente si sia risolto per il meglio e perciò non turba per troppo tempo. Anche le vicende giudiziarie di Baxter finiscono subito, eu in modo molto anti-climatico. Per quanto sia felice di vederla più serena, è un po’ deludente l’aver introdotto questa storyline, per poi interromperla prima della parte più difficile.
violetSolo quella dell’ospedale è una storia che ancora non si conclude, ma tutto è favore della sconfitta di Lady Violet. E’ una storyline che, penso, dovremo vedere fino alla fine della serie, ma sta diventando ripetitiva.
L’unico scompiglio che si prospetta per la serie nei prossimi episodi è il segreto di Edith su Marigold: in passato, tutti i membri della famiglia Crawley che l’avevano scoperto avevano reagito bene; persino Robert, sorprendentemente, aveva accolto la nipotina senza farsi turbare dalla scoperta che fosse un’illegittima, ma Mary e Edith non hanno mai avuto un buon rapporto e questo potrebbe essere preoccupante.
Mary, l’ho già scritto, può essere una bellissima persona con alcuni (Anna, Carson, Tom), ma anche parecchio crudele con altri, tra cui Edith. Non mi stupirei affatto se Mary fosse molto dura con la sorella o le facesse pesare l’aver avuto una figlia fuori dal matrimonio, ma sarei molto delusa da lei se, con il suo comportamento, danneggiasse anche Marigold, che finalmente ha trovato il suo posto ed è amata e coccolata dalla sua famiglia. Mary è cambiata molto, nel corso della serie, e il modo in cui reagirà al segreto della sorella dirà molto su quanto sia effettivamente cambiata. Ad ogni modo, era effettivamente ora che lo scoprisse, e questo accentua ancora di più l’idea che, in vista della fine, gli autori vogliano risolvere tutte le faccende in sospeso.
A parte questi piccoli drammi, però, il resto procede in maniera abbastanza tranquilla: Mason si adatta alla sua nuova vita, anche se Daisy (che in questa stagione riesce ad essere veramente insopportabile) ha problemi di gelosia, i Bates ridono e guardano con ottimismo al futuro, e sono di una tenerezza infinita, ora che finalmente possono pensare al meglio della vita e godersi il loro matrimonio senza preoccupazioni, e Thomas finalmente trova un modo per sentirsi utile e riesce a far cambiare idea a Andy su di lui. E’ molto dolce la scena tra loro due: Thomas, in passato, non faceva niente se non era sicuro di poter ottenere qualcosa in cambio; ora, invece, offre il suo aiuto disinteressato a Andy, e dopo aver passato anni ad essere quello di cui la servitù non si fidava, ha anche Baxter a difenderlo. E’ un ottimo punto di arrivo, per lui.

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Denker e Spratt, invece, sono senza infamia e senza lode. Non ho mai provato simpatia per lei, e a parte qualche scena un po’ più divertente tra lei e il maggiordomo, le sue macchinazioni non sono particolarmente entusiasmanti.
Non c’è molto da dire su Carson e Mrs Hughes, poco presenti in questo episodio: sono impagabili le facce di lei alle lamentele del marito sulla sua cucina e i dialoghi con Mrs Patmore. Io li amo insieme, e se non andrà tutto perfettamente liscio tra di loro andrò a cercare Fellowes e gliela farò pagare.
Mary e Edith, invece, fanno dei passi avanti coi loro pretendenti.
Lo confesso: sono più emozionata per Edith. Hanno entrambe avuto la loro buona dose di sofferenze e delusioni, ma Edith è stata più sfortunata e ora che finalmente risplende è bello vederla sorridere vicino a un brav’uomo, una persona che tiene veramente lei e rispetta il suo mondo. Edith è passata dall’essere la sorella invisibile, quella in cui neanche i suoi genitori credevano, al punto da pensare che sarebbe stata lei a rimanere in casa con loro, all’essere una donna in carriera, che crede nel potere delle donne e dà loro la possibilità di farsi strada nella vita, così come ha fatto lei. E’ stata un’evoluzione bellissima, e si merita enormemente la felicità.

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Lei e l’agente stanno facendo molti più passi avanti di Mary e Talbot. Mary si fa più domande, è più insicura e lei e Talbot sono un po’ meno spontanei di Edith e il suo corteggiatore, e lo nota bene Tom. Il suo intervento è veramente azzeccato, e i suoi consigli a Lady Mary sono pieni di buonsenso. Da questo punto di vista, è un gran bene che sia tornato: ha una buona influenza su Mary, è saggio, si è dimostrato in gamba e capace di gestire gli affari a Downton. Quello che non capisco ancora è come intende trovare la sua strada al di fuori della tenuta, ora che Robert è fuori dai giochi e lui e Mary hanno piena responsabilità di Downton.
E’ un momento epocale, per Downton Abbey: il passaggio del testimone da Robert e Mary è effettivo. E’ un momento importante, la stessa Mary ne percepisce il peso: guarda quella che è stata la sua casa e si rende conto che adesso è lei che deve tenerla in piedi. Anni prima, era gelosissima di Matthew, perché suo padre riconosceva in lui il figlio maschio che non aveva mai avuto, la persona che avrebbe ereditato Downton, che l’avrebbe fatta prosperare per gli anni a venire; adesso è lei, Mary, ad avere questo ruolo, e ne è perfettamente capace. Adesso scriverò una cosa che probabilmente turberà qualcuno, ma non sono sicura che Mary avrebbe avuto questo percorso se non avesse perso Matthew. Non fraintendetemi, la sua perdita è stata devastante, e mi manca in tanti momenti, per quello non riesco ancora ad affezionarmi a Talbot. E’ difficile anche per noi, non solo per Mary, dimenticarlo e pensare che possa esistere qualcuno degno di sostituirlo, ma dopo averlo perso Mary ha visto la sua vita a pezzi, e quando ha dovuto rimetterla di nuovo in sesto, il dolore l’ha cambiata, ha cambiato il modo in cui vedeva se stessa e il suo futuro. Se non avesse dovuto iniziare a occuparsi della tenuta per suo figlio, non sarebbe mai diventata la donna che è ora, forte, indipendente, con uno scopo e fiera di quello che fa. Nella prima stagione, Mary diceva a Matthew che, per una donna del suo ceto sociale, la vita è una sala d’attesa finché non si sposa; ora non è più così. Per quanto tremenda sia stata la morte di Matthew per tutti noi, per quanto sia difficile non prendere i fazzoletti pensando alla sua dichiarazione a Mary o a quanto sia stato meraviglioso in così tanti momenti, bisogna anche ammettere che la sua morte ha costretto Mary e mettersi alla prova, ed è stata in grado di riprendersi dalla perdita del suo grande amore e di ritrovare il suo posto nel mondo. Mary ha commesso tanti errori, in passato, con lo stesso Matthew, e ancora non riesce a liberarsi da alcune vecchie abitudini, ma ha saputo rifarsi una vita e Matthew sarebbe fiero di lei, e, in verità, lo sono anch’io.

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E voglio concludere con una piccola nota su Cora, Robert e i bambini: ma quanto sono adorabili Sybbie e George, e quanto è bello vederli con i loro nonni?

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