Alla fine di questo episodio, c’erano due battaglie che volevo assolutamente vedere il prima possibile: quella tra Isobel e Lady Violet e quella, che si preannuncia epica, tra Mrs Hughes e Lady Mary.
Sulla prima, ci sono ottime probabilità che sarà spettacolare, come ogni faida tra queste due donne, ma, per ora, si stanno ancora riscaldando e stanno reclutando alleati. E’ la prima volta, come ho già scritto, che mi trovo in disaccordo con Lady Violet, ma resta un idolo, qualunque cosa faccia. Lady Violet è ancora legata alla tradizione, a quel mondo che ormai sta sparendo e che lei ama e ha sempre amato, pur riconoscendo i limiti, mentre Isobel è proiettata verso il futuro. Non c’è da sorprendersi che Cora, americana e non affezionata al mondo aristocratico come la suocera, abbia preso le parti di Isobel. E’ arrivata in Inghilterra da ragazza, non ha mai disdegnato rivoluzioni e cambiamenti; anzi, è sempre stata più che mai propensa ad adeguarsi ai tempi nuovi. Chi, invece, è ancora in forse è Lord Grantham. Fino a qualche tempo fa, avrei giurato che si sarebbe schierato con sua madre, non solo per paura di esser fulminato, ma anche perché è, al contrario di sua moglie, sempre stato restìo ad accettare che il suo mondo venisse modificato. Ora, però, Lord Grantham è molto più consapevole di non potersi aspettare di vivere come nel secolo precedente, o come faceva negli anni prima della guerra, ed è più probabile che decida, consapevolmente, di schierarsi con Isobel. In ogni caso, Lady Violet e Isobel insceneranno una guerra che meriterà di essere vista.

La seconda battaglia, invece, è tra due personaggi che non hanno mai, finora, avuto incomprensioni particolari. Lady Mary passa l’intero episodio a affrontare a testa alta e con pugno di ferro varie situazioni: il ruolo ruolo di agente, in cui ormai si sente molto a suo agio e di cui, cosa sorprendente, considerando la May di qualche stagione fa, si sente orgogliosa, le difficoltà di Anna con le gravidanze e il matrimonio di Carson.
Mary è sempre stata complicata: sa essere fredda, spietata e senza cuore, ma è anche una persona che sa essere molto generosa e affettuosa, e sa dimostrare ampiamente la sua stima e il suo supporto. Gli unici ad avere beneficiato dei lati migliori del suo carattere sono sempre stati Carson, Tom, Anna, e anche Matthew. Ora che Tom è in America, sono rimasti in due. Perciò, che Lady Mary non rimanesse in disparte mentre Anna soffriva e Carson cercava un posto dove sposarsi è più che comprensibile, ma se con Anna fa davvero del bene, e riesce a restituirle, finalmente, il sorriso e un po’ di speranza, per il matrimonio di Carson e Mrs Hughes deve scontrarsi con la sposa. Cora intuisce più della figlia quanto l’intervento di Mary potrebbe infastidire Mrs Hughes, e Carson si ritrova tra due fuochi. Di solito, in un matrimonio è il rapporto tra suocera e nuora ad essere conflittuale, e sono loro due che si contendono il figlio/marito; in questo caso, è Mary la suocera della situazione, e il tiro alla fune tra lei e Mrs Hughes, con il povero Carson al centro che non sa come comportarsi, è appena iniziato. Non vedo l’ora di vederle scontrarsi apertamente (perché succederà) e di vedere la reazione di Carson, perché sarà un momento sensazionale.
Tralasciando le lotte future, però, per quanto Mary sia stata un po’ troppo precipitosa con Carson e Mrs Hughes, è molto tenero quello che fa. Tra lei e Carson c’è sempre stato un rapporto speciale: è con lui che Mary ha pianto dopo la morte di Matthew, è lui che l’ha consolata in tante altre occasioni, e lui ha sempre avuto, e l’ha ammesso, un posto speciale nel suo cuore per Lady Mary. Lei dev’essere molto felice nel vederlo sposarsi, e vorrebbe dimostrargli nel modo migliore che vuole che quel giorno sia il più felice possibile. Ho l’impressione che lei si emozionerà al matrimonio come lui si è emozionato a quello di lei. Carson è affezionato a tutti i Crawley,  e come per lui è importante quella famiglia, che è un po’ anche la sua, sono sicura che anche loro stimano molto il maggiordomo, e saranno tutti pronti a festeggiarlo, il giorno del matrimonio.

E, restando in tema di cuori spezzati, quello di Mrs Drewe avrà bisogno di un bel po’ di tempo per mettersi in sesto. L’affetto della donna per Marigold è quasi morboso, ma io sospetto che il rapimento, e l’allontanamento dei Drewe da Downton, servano ad avvicinare Mason a Daisy. Ad ogni modo, è un peccato per i Drewe, che pagano caro l’aiuto che hanno dato ai Crawley e hanno avuto un destino piuttosto amaro, ma la loro partenza conclude definitivamente i problemi con Marigold, e il passo successivo sembra essere, per lei e per Edith, andare a vivere a Londra. A Edith farebbe bene stare da sola, saprebbe cavarsela benissimo e l’aiuterebbe ad andare avanti definitivamente con la sua vita.
Andare avanti è, invece, difficilissimo per Thomas, che ormai si sente inutile a Downton e non riesce, coi tempi che cambiano, a trovare una sistemazione diversa. In questi due episodi il suo personaggio non ha visto nessuna spinta, e, a parte capire che Carson lo disprezza e che si sente perso, non c’è nulla di particolare che lo riguardi, almeno finora.
Una nota di merito a Molesley e Baxter, sempre pronti ad aiutare tutti. Molesley, dalla scorsa stagione, sta uscendo dall’ombra e si sta mostrando molto più piacevole di quanto si potesse immaginare nelle prime stagioni.
Anche se, ormai, ogni episodio che finisco è un po’ una tortura, perché è uno in meno dalla fine, io non vedo l’ora di vedere il prossimo episodio: matrimonio, lotta tra Lady Mary e Mrs Hughes (perché ci deve essere), uno spasimante per Lady Edith (finalmente!)… e, non so voi, ma io sono curiosissima di vedere all’opera Matthew Goode. C’è tanto amore nell’aria, a Downton, e, molto probabilmente, quest’anno i fazzoletti li prenderemo per asciugarci le lacrime di gioia, non di dolore.

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