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Downton Abbey |Recensione 5×08 – Episode Eight

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Downton Abbey |Recensione 5×08 – Episode Eight

In questo finale di Downton Abbey c’è chi decide di andare, chi di restare, chi scopre segreti e chi si ritrova a un bivio e deve decidere che strada prendere.
Partiamo da chi decide di andare: Tom, dopo aver passato un tempo infinito a crogiolarsi nel dubbio, decide di partire per l’America insieme a Sybbie. Anche se sarà triste non vederlo più nella serie, la sua scelta è giusta. Ha bisogno di trovare la sua strada, e usare tutto quello che ha potuto imparare a Downton per costruirsi una vita per lui e per la figlia. La sua partenza romperà qualche equilibrio che si era venuto a creare: era diventato un amico per Mary e per Edith ed era riuscito a conquistare l’affetto di Cora e la stima di Lord Grantham (e tutti sappiamo che il conte aveva le sue riserve, su di lui, quando ha sposato Sybil). Senza Tom, Mary e Edith resteranno da sole, e questo vorrà dire litigi e astio. Lui è riuscito a conquistarsi la loro fiducia, dà sempre loro buoni consigli, le sostiene, e loro lo supportano e lo considerano, ormai, uno di famiglia. Avevano costruito un bel rapporto. Nominare Sybil più volte nell’episodio è come un addio definitivo a Tom. Lui e Mary ricordano Sybil quando ancora non potevano sospettare che sarebbe diventata la signora Branson, e viene una gran nostalgia a sentir parlare di come si sono incontrati… la prima stagione a noi sembra lontana, ed è stata solo qualche anno fa. Per loro, che di anni ne hanno visti passare parecchi, e hanno vissuto la guerra e un bel po’ di lutti, deve sembrare come un’altra vita.

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Mary, dopo cinque stagioni, ha mostrato di essere più di una donna di buona famiglia algida e orgogliosa: ha un buon cuore, che riesce a mostrare con alcuni, come Anna, Tom, o Carson, ma non con Edith. E’ triste pensare che la stessa persona che, nonostante qualche reticenza all’inizio, riesce ad augurare il meglio a Tom, e che riesce ad aprirsi con il maggiordomo con tanta sincerità, poi sia così dura con Edith, senza riuscire a trovare uno spiraglio per andare d’accordo, neanche dopo tutto quello che hanno affrontato insieme.
Dolcissimo il dialogo con Carson: lui è stato la persona con cui Mary è riuscita a sfogare tutto il suo dolore dopo la morte di Matthew, e ora è con lui che mostra una parte delicata di sé. L’affetto che li lega è sempre stato molto tenero, e il loro rapporto è sempre stato speciale.
Edith, invece, trova un po’ di serenità, e può, finalmente, concentrarsi sul futuro. Tom ha ragione: ha talento, è una donna che è riuscita a crescere e maturare, e deve sfruttare tutte le risorse che ha per rimettere in sesto la sua vita e dedicarsi alla sua attività, sia per lei che per Marigold. E’ un grande sollievo saperla di nuovo pronta a dedicarsi alla sua carriera, e non preoccupata per la figlia o l’uomo che ama. Può lasciarsi tutto alle spalle e occuparsi di se stessa.
E, rimanendo nella famiglia Crawley, chi sorprende, in positivo, è Lord Grantham, che riesce, in un solo episodio, a fare un bellissimo gesto per Mrs Patmore, onorando suo nipote in un modo che Carson non può obiettare, a prendere una decisione che farà bene alla tenuta, e a capire di chi è figlia Marigold. Quest’ultima rivelazione è un po’ forzata, ma è una grande novità vederlo, una volta tanto, al corrente di un segreto (lo dice lui stesso), e sentirlo ammettere che vorrà bene alla nipotina, senza criticare Edith o il fatto che la bambina è illegittima è un punto a suo favore. Lord Grantham si è ripreso dalle mancanza di inizio stagione, e lo ha fatto molto bene.
E a riprendersi è anche Thomas: la storia tra lui, il cameriere e Denker non è chissà quanto complicata, ma vederlo aiutare un ragazzo chiaramente in difficoltà, di cui si approfitta una donna che lui smaschera subito, è un segno che è riuscito a superare i suoi problemi personali e a concentrarsi su qualcun altro, senza doppi fini, solo per dare una mano.

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Chi invece è un po’ deludente è Daisy, che, dopo aver deciso di lasciare il suo lavoro e trasferirsi a Londra per continuare i suoi studi e trovare un ambiente più stimolante, fa marcia indietro. Il motivo per cui decide di restare non è da condannare (chiunque si sarebbe sciolto, vedendo Mrs Patmore piangere al pensiero di perdere la sua aiutante, dopo tanti anni in cui hanno lavorato insieme), ma la decisione poteva essere ottima per Daisy, anche se dolorosa da accettare per chi le vuole bene. Daisy, comunque continuerà lungo la sua strada, sotto la guida di Molesley, che è sempre più vicino a Baxter. Ora che i Bates sono sposati, saranno loro i protagonisti della nuova storia d’amore downstairs.
Parlando dei Bates, lo schema delle loro sventure è un po’ ripetitivo: prima è finito in carcere lui, e si è scoperto che era innocente, ora c’è finita lei. Per portare avanti la loro storia, che, dopo il matrimonio, poteva diventare molto statica, stanno ricorrendo a stratagemmi già visti, e la coppia, come dice anche Mrs Hughes, ha già vissuto abbastanza drammi. Spero davvero che Anna non resti troppo in prigione e questi due trovino un po’ di serenità.
Serenità che ha trovato Rose, che si sposa col suo pretendente ebreo. Il trucco di sua madre per screditare lo sposo è orribile, e il suo comportamento al matrimonio, quando confessa di stare divorziando dal marito, sapendo benissimo che il futuro consuocero non vede di buon’occhio i divorzi, è crudele, ma la faccenda si risolve molto velocemente (anche troppo, a dire la verità). Tutti questi ostacoli vengono superati subito: il litigio tra Rose e Atticus non viene mostrato direttamente e dura poco, perché Rose crede al fidanzato, e anche la confessione della madre di Rose, che avrebbe potuto avere conseguenze negative, non ostacola la cerimonia, perché la madre di Atticus accoglie la confessione con una classe che le fa onore e mette a tacere il marito con una fermezza da ammirare. Il risultato finale è rendere Atticus un uomo onesto, sincero e veramente innamorato di Rose, e sua madre odiosa oltre ogni limite.
Considerando quello che sappiamo che avverrà nel futuro (la seconda guerra mondiale e i campi di concentramento), la coppia dovrà sicuramente sopportare molte disavventure e non avrà vita facile ma, al momento, sono felici e uniti, e avranno bisogno di questa unità per affrontare quello che li aspetta.
E infine arriviamo a loro, le protagoniste di uno spin-off di Downton Abbey che potrebbero reggere da sole senza difficoltà, le donne che con un dialogo fanno scintille, le dispensatrici delle migliori battute della serie: Violet e Isobel, entrambe alle prese con bivi amorosi. Violet si chiedesse accettare o meno la proposta del principe Kuragin, con cui ha chiuso (o, almeno, così credeva), anni prima, quando ha scelto di non scappare con lui, e adesso si ritrova a dover fare di nuovo i conti con sentimenti che aveva seppellito; Isobel si chiede se sposare o meno Lord Merton, sapendo che i suoi figli la odiano, e non sa se lottare o meno per quel matrimonio. Sono donne combattive, che hanno ampiamente dimostrato di essere capaci di superare le difficoltà, ma, dall’ultimo dialogo, sembra che Violet pensi che l’amica debba lottare più di lei, dal momento che la moglie di Kuragin, al contrario di quella di Lord Merton, è ancora viva, da qualche parte del mondo. Lady Violet è un’istituzione di Downton Abbey, e qualunque altra donna impallidirebbe al confronto, perciò non si può che augurarle il meglio.

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Non ci vedremo, la prossima settimana, ma saremo di nuovo tutti qui per lo speciale di Natale di Downton Abbey! Ricordatevi di passare per Downton Abbey Italian Fan Page, la pagina dove potrete trovare tutte le informazioni sulla serie, sempre aggiornata. Grazie mille all’admin per la collaborazione e la gentilezza e grazie mille a tutti voi per aver seguito le recensioni, spero vi siano piaciute! È stato un piacere scriverle per voi! Ci rivedremo a Natale!

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