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Downton Abbey | Recensione 5×03 – Episode Three

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Downton Abbey | Recensione 5×03 – Episode Three

“Granny has a past!”, è la scoperta fenomenale che facciamo in questo nuovo appuntamento settimanale con Downton Abbey.
Lady Violet, il mito indiscusso di questa serie, la donna che con un’occhiata può incenerirti e con una parola può zittirti, ha un passato. Con un principe russo. L’incontro a Downton Abbey ha un po’ del surreale, ma capita proprio al momento giusto: poco prima, Violet aveva rimproverato Mary per la sua relazione con Gillingham, e adesso si ritrova a dover fare i conti con un uomo del suo passato che pare aver avuto una certa influenza sul suo cuore aristocratico.

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E Isobel inizia già a prendersi la sua rinvincita. Si prospettano altri grandi scambi di battute tra le due.
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E’ uno scontro di generazioni, quello in cui sono coinvolte Mary e la nonna: Violet viene da un periodo in cui una donna controllava i suoi istinti e li piegava alla decenza e all’immagine che era necessario che una donna mantenesse, considerato il suo status sociale. Il comportamento di Mary non è degno della figlia di un conte, perché, in passato, era considerato tipico di donne di classi sociali inferiori.
Blake, nello scorso episodio, è stato profetico: aveva detto a Mary che non esiste grande differenza di classe, quando si parla di istinti sessuali, le aveva detto di stare attenta a non lasciarsi troppo accecare dal desiderio per Gillingham, e aveva ragione in entrambi i casi. Anche Mary, come Violet, aveva cercato di differenziarsi da una donna di una classe sociale inferiore, anche se con una posizione meno dura di quella della donna, ma sta ancora capendo questo nuovo modo di fare. Non ha ancora imparato a distinguere sesso da amore, per lei è un territorio ancora da scoprire, ma crede di avere il diritto di decidere della propria vita sessuale senza farsi ostacolare da schemi sociali e costrizioni. La frase che dice alla nonna, sul vedere la donna perfettamente capace di avere desideri e non solo di essere sedotta, e di decidere con chi andare a letto, e non solo di essere scelta, è importantissima: ha capito che il suo ruolo, in una relazione, è diverso da quello che le hanno sempre insegnato dovesse avere. Sua nonna, quando ha incontrato un uomo, diverso da suo marito, che l’ha colpita, molto probabilmente non si è lasciata andare. Erano altri tempi, e Violet è sempre stata una ferma sostenitrice dei suoi tempi, ma Mary sta sempre più prendendo consapevolezza di sé e di quanto voglia distanziarsi da quello che ha sempre considerato il suo ruolo. La scorsa stagione, lo ha fatto iniziando a interessarsi alla tenuta, questa stagione lo sta facendo in campo sentimentale. Sta diventando sempre di più una donna indipendente, avviata verso la modernità, pur con i limiti del caso: è abbastanza prudente da capire che la relazione con Gillingham deve essere tenuta segreta, perché, nel 1924, è ancora troppo presto per poterla vivere alla luce del sole.
I dubbi di Mary su Gillingham sono una manna dal cielo per chi (come me) tifa spudoratamente per Blake. Il prossimo episodio lo vedrà ritornare, ma questa tendenza a dare un episodio a testa ai due contendenti potrebbe diventare un po’ troppo schematico, mentre sarebbe interessante vederli scontrarsi faccia a faccia. (Inutile dire chi, secondo me, vincerebbe, vero?)
Restando in tema “Uomini affascinanti diversi dal proprio marito”, Cora rivede il suo ammiratore. Lord Grantham aveva già dato una pessima immagine di sé nello scorso episodio, ma in questo è ancora più odioso perché è contrapposto all’altro, che con Cora è gentile, galante, e dimostra sinceramente di stimarla e di prendere in gran considerazione la sua opinione.

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Cora ha dimostrato in passato, specialmente durante la guerra, di essere una donna tenace e piena di risorse, perfettamente in grado di rendersi utile e anche molto saggia, e sente la mancanza di quella sensazione. Suo marito non riesce a capire come si sente, e il suo escluderla dalle faccende importanti dalla tenuta la fa sentire ancora più inutile e ancora più nostalgica: una donna come lei, una volta che ha conosciuto il suo valore, non è fatta per restare relegata in angolo e vuole sapere che la sua opinione, la sua intelligenza, è rispettata e riconosciuta. Cora rispetta il marito, lo ama, ma lui non è in grado di valorizzarla al meglio. Lord Grantham è già caduto in tentazione in passato, con quella cameriera che poi è andata via da Downton, ma ha scelto Cora. Ora è lei ad essere tentata. Riesce un po’ difficile tifare per il marito, visto il suo atteggiamento.
E riesce difficile non provare pena, per l’ennesima volta, per Edith, che non sembra proprio trovare un minimo di felicità. C’è bisogno di una svolta significativa, o passerà l’intera stagione presa dallo sconforto, e non farà alcun passo in avanti. Anche perché questa sembra la sua unica storyline, al momento: anche se è sicuramente importante, è ripetitiva, come lo sta diventando anche quella di Tom, che ancora non fa passi avanti, ma il suo dialogo con Mary è molto dolce. Si confidano, si danno consigli, e lei dimostra di avere grande affetto e rispetto verso di lui, quando gli dice che lo sosterrà, qualunque cosa lui decida, anche se le dispiacerà vederlo andare via. Tra i due ormai c’è una solida amicizia.

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Downstairs, invece, la situazione si complica per Bates: come dice, giustamente, Mrs Hughes, la posizione del valletto non è delle migliori, e il suo alibi non è proprio di ferro. Il cuore si stringe a vedere Anna così in ansia per il marito. Dopo quello che ha passato, avere il terrore di vederlo finire in prigione dev’essere terribile, per lei. Non le aspetta un futuro roseo.
Chi, invece, sembra avere recuperato ottimismo sul suo futuro è Daisy, sempre più entusiasta dei suoi studi e convinta a voler vedere oltre il suo ruolo di cuoca. Di nuovo, immensa Mrs Hughes a credere in lei. Daisy è la prova che vedere oltre quello che si è sempre pensato di poter avere è possibile, anche se non si è nobili.
La povera Mrs Hughes di ritrova a dover fare da tramite per la richiesta di Mrs Patmore con l’irreprensibile Carson. Divertentissima la scena in cui le viene fatto notare che può rigirarsi il maggiordomo attorno a un dito. Ma, stavolta, Mrs Hughes non può nulla contro la severità di Carson, che non permetterà mai ad un codardo di essere ricordato insieme ad altri ragazzi e uomini che sono rimasti al loro posto. Lui, così legato al dovere, all’onore, non potrebbe mai ammettere di mettere sullo stesso livello un disertore e qualcuno che, invece, ha difeso la patria nonostante le sue paure, mentre Mrs Hughes e Mrs Patmore pensano di più a un povero ragazzo, mandato a combattere, ancora giovane, in una guerra orribile che lui non ha chiesto.
Risolve, invece, parte dei suoi problemi Baxter, che confessa, finalmente, tutta la verità a Cora: aveva già accennato a un’altra persona coinvolta nel furto, ma stavolta è più precisa. Il suo discorso poteva essere un modo per giustificare le sue azioni dando la colpa all’uomo che l’aveva cambiata, ma, un po’ come Mary prima, anche se in modo diverso, ammette di avere permesso lei che quell’uomo la cambiasse. Anche se lui ha le sue colpe ed era un uomo terribile, Baxter sa di aver preso lei la scelta definitiva, sa di aver sbagliato in prima persona, di non essere stata solo una vittima di qualcun altro. Ammirevole Cora, che ha aspettato di sapere la verità prima di mandarla via, e, adesso che la conosce, decide di farla restare.

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E’ una rivincita delle donne: sia lei che Mary pretendono di non essere considerate come dei soggetti passivi, come delle marionette che possono essere sedotte e costrette a commettere crimini, senza avere alcuna opinione in merito. Entrambe si prendono la responsabilità delle loro decisione, nel bene, o nel male.
Adesso il suo unico problema resta Thomas, che però resta un po’ in sordina, in questo episodio, anche se sembra ci sia qualcosa in serbo per lui in futuro.
La ribalta delle donne è un bell’elemento, in questo episodio: sia che si tratti di pretendere di essere riconosciute per i proprio meriti (Cora), sia che si tratti di ribadire che si è capaci di decidere della propria vita sentimentale e sessuale (Mary), e del proprio futuro, (Daisy), sia che si riconosca che, anche si riceve cattivi consigli, la scelta finale è sempre nostra (Baxter). Se anche Edith riuscisse a liberarsi della sua situazione, sarebbe l’ideale, come sarebbe bello poter vedere Rose avere una storia tutta sua, perché il suo massimo contributo è quello di portare a Downton il principe russo e permettere di nuovo alla maestra amica di Tom di irritare Lord Grantham con le sue opinioni. Le donne hanno un enorme potenziale, a Downton, lo hanno dimostrato, e da loro, per il futuro, ci si può aspettare grandi cose.

Piccolo extra: ma quanto sono adorabili Sybbie e Georgie?

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Appuntamento alla prossima settimana! Se volete sempre rimanere aggiornati sulla serie, non dimenticate di andare a visitare Downton Abbey Italian Fan Page e mettere “Mi piace”!

2 COMMENTS

  1. Visto ora l’episodio.
    “La rivincita delle donne ” sembra essere proprio questo il tema di fondo , come hai sottolineato.
    Cora riuscirà a far comprendere al marito che ha cervello ? Oppure deciderà di lasciarlo per l’altro uomo ?
    Violet rivedrà il principe russo di cui , imho, si era innamorata ?
    Isobel forse sposerà l’aristocratico. Per lei le cose vanno alla rovescia , da intelligente donna borghese a nobildonna . Ma in questo modo potrà influire sul mondo ancora chiuso e arretrato dell’aristocrazia.
    La piccola Daisy diventerà una contabile ? Magari diventa contabile della tenuta.
    Mss. Huges , cuore della casa , credo che avrà un ruolo anche nell’affair Bates.
    Edith… ma non possono maltrattare un personaggio in questo modo ! Temo che possa avere un esaurimento e togliersi la vita 🙁 Ma forse in suo aiuto potrebe arrivare Tom. Speriamo.
    E infine Mary. Si è portata a letto Tom, bene ora facciamo sul serio !
    Incomincia a capire che dietro la facciata ( per me brutta) del gentlemam suo pari non c’è niente in comune con lei.
    Suo marito era un borghese intelligente che dialogava e discuteva con lei, Era il matrimonio perfetto : attrazione fisica e mentale.
    Blake è l’uomo giusto e se ne accorgerà . Si è vista l’espressione che ha fatto quando l’ha visto in compagnia femminile.
    Chissa se farà un giro di prova anche con lui, prima di dire si ? 🙂

    • Guarda, in tutta onestà, dubito che Lord Grantham capisca di averlo, il cervelloXD Ormai lo trovo veramente odioso! Ho sempre pensato che le donne della sua famiglia (sua madre per prima) fossero migliori di lui. Se anche Cora dovesse lasciarlo (non credo lo farà), non la biasimerei per niente.
      Per Edith, io spero proprio che qualcosa si risolva definitivamente, perché la faccenda sta diventando ripetetitiva e lei ha bisogno di uno scossone. E la stessa cosa vale per Tom: deve prendere una decisione.
      Blake… beh, io lo amo. Non avrei guardato Gillingham neanche per sbaglio, con Blake vicino. Ma Mary sembra che stia capendo che Gillingham non è tanto adatto a lei. Blake le parla chiaro, è sincero, le dice la verità dritta in faccia, e non le fa affatto male avere vicino una persona così. Nel prossimo episodio si incontreranno, e io non vedo l’ora! Vai, Blake, io sono con te!

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