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Downton Abbey | Recensione 5×01 – Episode one

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Downton Abbey | Recensione 5×01 – Episode one

E’ il 1924, a Downton Abbey, ed è periodo di grandi cambiamenti, in Inghilterra: viene eletto il primo governo laburista, difficile da accettare per quelli che sono più legati alla tradizione, come Lord Grantham, da sempre piuttosto restìo ad ammettere che i tempi sono cambiati,
Eppure, quello che succede dentro la sua stessa casa lo costringe, di nuovo, a rendersi conto che il mondo che ha nella sua testa, quello in cui viveva suo padre, non esiste più: Carson, il maggiordomo, viene scelto al suo posto come Presidente del Comitato per la commemorazione delle vittime di guerra, e il conte deve accettare le nuove condizioni, con un po’ di amarezza, nonostante avesse ammesso di dover rimanere in disparte, a piangere in seconda fila . Non è la prima volta che deve affrontare una prova del genere: già quando Sybil decise di sposare l’autista dovette arrendersi all’evidenza che quella divisione di classe a cui era abituato non era più così valida, ma sempre di più, dopo la guerra, questa certezza diventa impossibile da negare ai suoi occhi. Al contrario delle donne della sua famiglia, pronte ad adattarsi ai cambiamenti e capaci anche di trane giovamento, lui non riesce proprio a non accogliere il tutto senza una certa malinconia.

conte
Parlando di cambiamenti, sembra che ce ne siano in vista per Daisy, che decide di studiare aritmetica nell’eventualità, un giorno, di non trovarsi più a fare la cuoca e a prendere ordini tutta la vita. Daisy è una delle donne di questa serie che vuole mettersi in gioco, e lo ha dimostrato rendendosi conto che la sua vita potrebbe non essere più quella che è adesso, e che può valutare anche altre opzioni.
La sua decisione scatena tre reazioni diverse: quella di Carson è in linea con il suo carattere, che difficilmente, come il suo padrone, accetta grossi sconvolgimenti dello stato delle cose; più materna quella di Mrs Patmore, che la rassicura sulla sua intelligenza, ma è bloccata dalla sua paura che la ragazza rimanga troppo ferita da un eventuale fallimento; è Mrs Hughes, invece, a darle pieno supporto, ed è l’unica a spronarla davvero a riuscire nel suo intento. Magnifica.

daisy
Ritornando a Carson, la sua lealtà verso Lord Grantham è sempre stata incrollabile, e così si lega ancora alle tradizioni, senza riuscire a lasciarle andare, ed è grazie a lui che il conte riesce comunque ad ottenere la sua fetta di torta. Loro due sono gli ultimi baluardi del passato.
Mentre alcuni devono affrontare dei cambiamenti (o dei possibili cambiamenti futuri), altri, come Tom, sembrano aver trovato una strada per tornare, in qualche modo, al passato.
La maestra di scuola (che dovrebbe sembrare forte, sicura delle sue idee e onesta, ma a me sembra solo antipatica), è un po’ quello che era Tom prima, ma è anche molto brutale nel suo modo di esprimersi (la sua opinione sulla commemorazione è molto forte, e lei la espone senza mezzi termini). Come Tom prima, non ha paura di affrontare il conte, e dargli torto, nella sua stessa casa. Da molto tempo, lui fatica a trovare il suo posto: non è più il giovane ribelle di prima, ma neanche si sente parte del mondo dei suoceri, e stare nel mezzo non gli fa affatto bene. Quella passione che è sempre stata in lui si è un po’ spenta, perciò è un bene che la ritrovi, pur non ritornando completamente al passato, dal momento che tante cose son cambiate. E’ un po’ più difficile, invece, accettare la maestra come “sostituta” di Sybil.
A cambiare poco,  sotto certi aspetti, è Thomas, sempre pronto a cospirare e usare le informazioni che riceve a suo vantaggio: stavolta, però, è stato battuto sul tempo, e grazie all’intervento di Molesley. Essendo sempre stato piuttosto in disparte, è bello vederlo fare qualcosa che ha delle conseguenze così positive, ed è molto umano vedere i suoi tentativi di apparire più giovane (nonostante gli scarsi risultati e le proteste di Carson).
E’ difficile credere che Cora accetti così di buon grado una ex ladra in casa sua, ma se le dinamiche Molesley/Baxter/Thomas verranno gestite bene, potrebbe venirne fuori qualcosa d’interessante.
Ma Thomas, a dire la verità, non mostra soltanto la sua parte più cospiratoria: già alla morte di Sybil, ha dimostrato di aver cuore e di essere capace di vedere il buono che c’è nelle persone, e di essere più di un cameriere che ama i ricatti e gli intrighi. Con Jimmy viene fuori il suo lato più tenero, e, sia che lo abbia fatto per vera amicizia, sia per amore (propendo per la seconda), questa complicità tra loro due mostra un altro lato del suo carattere che dovrebbe essere esplorato di più. Il suo prodigarsi così tanto per Jimmy ce lo fa vedere sotto una nuova luce, e il fatto che il ragazzo sia stato licenziato avrà certamente delle ripercussioni negative anche su di lui.

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Chi non cambia mai, è la nostra Dowager Countess preferita, sempre in ottima forma, sempre pronta a ingaggiare una battaglia di qualche tipo con la consuocera. Sono splendide assieme, e Violet non perde un colpo. Questa donna è un vulcano di perle di saggezza e inventiva, e i dialoghi con Isobel regalano sempre tante soddisfazioni.

violet

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Lady Violet ha imparato a convivere con la consuocera, e anche a provare un certo attaccamento, ma resterà sempre legata a una certa visione del suo mondo, e vedere Isobel sposare un nobile non fa parte di questa visione. Conoscendo la sua determinazione, sarà divertente vedere cos’altro escogiterà in futuro.
E infine, le due sorelle Crawley: Edith, la povera Edith, che non sembra proprio riuscire a trovare la felicità, né a instaurare un rapporto pacifico con Mary. Dopo essere stata abbandonata all’altare, essersi innamorata di un uomo sposato, averlo perso in Germania senza avere notizie certe, essersi scoperta incinta e aver partorito di nascosto, adesso deve vivere lo strazio di avere sua figlia a poca distanza, senza però poterla amare come vorrebbe. Questa situazione di stallo a lungo andare potrebbe diventare davvero stantìa, quindi sarebbe meglio che, per il futuro, qualcosa si smuova (e pare che lo farà) e che, soprattutto, si smuova emotivamente lei, perché anche se è perfettamente normale soffrire (specialmente considerando tutte le sofferenze che ha dovuto sopportare in passato e quelle che ancora affronta), vederla per un’intera stagione sempre nelle stesse condizioni non è l’ideale.
E arriviamo a Mary, coinvolta in un triangolo. Partiamo col dire che sostituire Matthew è un compito ingrato, per i due pretendenti: potranno essere i migliori partiti dell’Inghilterra, ma Mary (e noi con lei) non dimenticherà tanto facilmente Matthew. Mary è sempre più sicura e volenterosa, nella sua nuova posizione nella tenuta, e inizia a rendersi conto che i rapporti con gli uomini potrebbero essere diversi da quelli che le hanno sempre detto di dover avere.
Ѐ un pensiero molto moderno e pratico, e capita proprio al momento giusto, dal momento che la proposta di Gillingham, che le sarebbe sembrata scandalosa anni prima, adesso le sembra accettabile. Ѐ un nuovo modo di intendere la propria sessualità e le relazioni, che Mary ha deciso di sperimentare.

mary
Giustissimo il discorso che fa a Lord Gillingham: adesso che ha sperimentato la felicità, vuole essere ben sicura di scegliere l’uomo giusto, perché è proprio a una nuova felicità che aspira.
Grande assente Blake, l’altro contendente, che viene solo nominato, ma non compare per niente. In questa “lotta”, lui non ha ancora avuto modo di scoprire le sue carte: e se Lord Gillingham ha fatto una proposta del genere a Mary, per poterla convincere di essere l’uomo giusto, che cosa farà lui? (io tifo spudoratamente per lui, giusto per saperlo).
Niente da dichiarare per Rose, che rimane sullo sfondo, e niente di nuovo per la coppia Bates/Anna, finora libera dai guai.
Cosa aspettarsi, quindi, da questa stagione di Downton Abbey? Una guerra tra i due contendenti di Mary (che, a quanto sembra, verrà combattuta fino all’ultimo sangue), un nuovo percorso per Daisy e un ritorno al passato per Tom, qualche risvolto Thomas/Jimmy, una lotta downstairs Molesley/Baxter/Thomas e novità per Edith. E, ovviamente, una Lady Violet sempre pronta a risplendere: quella è una delle grandi certezze di Dowton Abbey.
Appuntamento alla prossima settimana!
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3 COMMENTS

  1. Episodio molto ben scritto.
    Io spero di vedere una svolta nella vita di Edith, non può essere sempre perdente, ho quasi temuto che la “facessero fuori ” con l’incendio, che invece è stato provvidenziale per salvare dal possibile licenziamento di Thomas, che diventa un eroe.
    Mary riesce sempre a darmi sui nervi di tanto in tanto , ma questo è il suo personaggio.
    Come te io tifo per Blake, torvo l’altro pretendente brutto, antipatico, tanto gentile e raffinato ma alla fine ha detto a Mary: vieni a letto con me e così vedi se ti trovi bene come con tuo marito ! Ok le ha anche detto che trascorreranno tanto tempo a parlare…. ecco spero che lei si accorga che è noiosissimo !!!

    Vedere interagire Violet e Isobel ( non sono consuocere , Isobel è la consuocera di Cora 🙂 è sempre un piacere. Io avrei voluto un futuro per Isobel accanto al dottore, ma a questo punto spero che diventi Lady .

    E parlando dei tempi che cambiano fa tenerezza vedere che ora sono i sottoposti a badare anche ” psicologicamente” sui loro padroni.

    • Accidenti, è vero, come m’è venuto di scrivere “consuocere”?XD
      Ma sai che anche io tifo un po’ per Isobel e il dottore? Secondo me sarebbero proprio carini assieme. Concordo anche su Edith, povera stella, gliene sono capitate veramente di tutti i colori, adesso merita davvero un po’ di felicità.

      • E’ un errore che faccio anche io, perchè sono vicine di età.
        Cora è più giovane di Isobel.
        Anche io spero che il dottore riesca a spuntarla con Isobel , mi sembra che potrebbero essere una bella coppia.
        Mentre non sopporto affatto il Lord che si porta a letto Mary.
        Io tifo per mister Pink ( come lo chiamo io )
        Ciao, buonanotte 🙂

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