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Dominion | Recensione 2×09 – The Seed Of Evil

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Dominion | Recensione 2×09 – The Seed Of Evil

Sempre in ritardo (almeno avevo preavvisato!), eccomi qui pronta ad analizzare con voi il nono episodio di questa seconda stagione di “Dominion”.
“The Seed Of Evil” è stata una puntata pregna di eventi rispetto alla scorsa e ha gettato le basi per ciò che verrà. “Il Seme del Male”, mai titolo fu più letterale.

Questa settimana, per fortuna, non abbiamo assistito a incongruenze narrative, per cui tuffiamoci direttamente nel cuore dell’azione.

New Delphi

Partiamo dalla città che, per gli Angeli tanto quanto per il Prescelto, ha rappresentato una sorta di girone infernale; come dicevo la scorsa volta, Julian-Lyrae aveva iniziato a fare breccia con la tortura psicologica inferta a Gabriel e, sfortunatamente, con gli ultimi eventi non solo ha raggiunto lo scopo di infliggere una ferita tale da spezzare psicologicamente l’Arcangelo, ma, così facendo, ha “creato un mostro”.

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Allucinazione-aL’utilizzo della tortura per mezzo di una goccia di Oscurità estratta dall’Anfora, infatti, è stato in un certo senso fatale per entrambi e, se da una parte non ci dispiace per Julian-Lyrae (anche se, personalmente, gradirei non perderlo, in quanto Simon Merrells è favoloso), dall’altra ci preoccupa enormemente, invece, ciò che sta capitando a Gabriel. La goccia di Oscurità entrata in lui non lo ha solo fatto soffrire da un punto di vista fisico, ma, come abbiamo visto, ha altresì permesso a Julian-Lyrae di “spezzare” Allucinazione-b(almeno per ora) il vincolo tra i due gemelli, anche a causa dell’allucinazione avuta da Gabriel, la quale ha rappresentato, proprio come quella relativa a Claire, Noma e Arika, i timori dell’Arcangelo.
(Almeno, abbiamo avuto la spiegazione alla famosa immagine di Michael con gli abiti di Julian-Lyrae: nessuna possessione, ma allucinazione.)
Quello che il leader di New Delphi non aveva previsto (e che, invece, aveva colto me come dubbio, quando ho saputo che Julian-Lyrae avrebbe introdotto una goccia di Oscurità in Gabriel, poiché da settimane so cosa farà quest’ultimo nel prossimo futuro) è che quella parte, per quanto piccola, di Oscurità avrebbe messo radice nell’Angelo, dandogli forza, sì, ma rendendolo, anche, di nuovo, probabilmente il nemico peggiore.
Il momento in cui Gabriel ha espulso lo spirito di Lyrae e si è liberato per mezzo della “possessione” proprio inferta a quest’ultimo è stato fantastico e lasciatemi dire che il suo breve monologo è stato strepitoso. Un discorso coinciso e semplice, eppure, nondimeno, perfetto, poiché nella sua semplicità ha rappresentato in modo totale ed esaustivo l’Arcangelo in quanto essere immortale, milionario e, dunque, potente, maestoso e complesso: “Tu, verme. Tu pensavi di poter prendere il mio corpo? Espellere la mia anima? Io, Gabriel? Io, che ho passeggiato tra l’erba nel Giardino dell’Eden. Io, che ho guardato rigagnoli divenire fiumi, poi canyon, per poi trasformarsi in polvere. Io ho visto civiltà sorgere e cadere. E tu hai pensato di poter essere me?!”

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Meraviglioso e complimenti a Carl Beukes.
Tuttavia, tale meraviglia è stata incrinata dal dubbio, divenuto poi certezza, che qualcosa non andasse, in Gabriel.
Anche voi siete stati incuriositi dalla scena in cui Gabriel si vede riflesso e ci sono due Arcangeli, quello che guarda nella superficie riflettente, con indosso gli abiti di Julian, e quello di spalle, con l’armatura di Gabriel? E’ un’immagine analoga a quella di Janeck, che, posseduto dall’Arcangelo, si è visto riflesso con il suo volto? Io non ne sono certa, perché, per l’appunto, in quel caso era Janeck che posseduto si vedeva come Gabriel, questa situazione mi è sembrata diversa, in quanto è l’Arcangelo stesso che, libero da possessione in senso stretto (ma con già l’Oscurità dentro di sé) si è visto doppio e con due abiti diversi. Non dovrebbe indicare che quello che ha visto il riflesso fosse, in realtà, Julian, poiché quest’ultimo si è rivelato come se stesso, quando, ferito, si è rifugiato nella botola. Cosa avrà voluto dire, dunque, quell’immagine? E’ forse stata causata dall’Oscurità presente nell’Arcangelo, a indicare che Gabriel non è più realmente se stesso?
E ora il punto è: quando l’Angelo farà ciò che farà (e che non vi anticipo, ma preparatevi al “peggio”), come reagirà Michael? Si accorgerà che il gemello non ha agito davvero di sua iniziativa e che, pertanto, non gli ha mentito quando erano sottoposti a tortura, né ha cambiato idea riabbracciando vecchie abitudini? Si renderà conto che le azioni di Gabriel saranno causate da una sorta di fattore esterno (anche se presente nell’Angelo) che haGabriel e Pete amplificato a dismisura il lato oscuro del fratello? Oppure non vorrà sentire ragioni, alla luce di quanto Gabriel ha fatto in passato?
Permettetemi di dire, comunque, che apprezzo molto questo nuovo ribaltamento della situazione, poiché Gabriel non poteva diventare così in fretta un alleato, visto che per più di venticinque anni è stato IL nemico, ma non avrebbe nemmeno avuto senso farlo tornare sui propri passi di sua iniziativa, dopo il confronto con Michael e il bellissimo discorso rivolto a quest’ultimo, con il quale si era riconosciuto come mostro; pertanto, trovo che da un punto di vista narrativo rendere nuovamente l’Arcangelo il villain, complicando così il suo percorso di redenzione, per mezzo di un fattore esterno che rende Gabriel “non più davvero Gabriel”, sia una buona idea, una buona soluzione.

Julian botola-In questo modo, ora siamo divisi tra l’Arcangelo, vittima di una sorta di “possessione”, per quanto anomala, e Julian-Lyrae, che fino a questa puntata era la minaccia maggiore e che ora è ridimensionato ma non debellato; come abbiamo visto, infatti, la Diade non solo è sopravvissuta, ma ha pronunciato parole ambigue: “Tagliami in due e continuerò a vivere.” Inoltre, Julian-Lyrae si è “inabissato” nel suo nascondiglio con uno scrigno contenente di certo una qualche sostanza celeste, che potrebbe permettergli di curarsi o, peggio, potrebbe essere un’arma. Cosa sarà? E in tutto questo (e in ciò che accadrà) che ruolo avrà Edward Riesen, a sua volta Diade?

 

Vega

E veniamo alla capitale della Culla.
Partiamo da Arika. Mi è piaciuto molto il flashback che ha mostrato il passato della Regina di Helena, permettendoci di scoprire come lei sia divenuta la leader di quella comunità, come e perché quest’ultimaarika e Gates sia divenuta Helena (all’epoca, infatti, come era già stato spiegato dalla guida ed è stato riconfermato in questo episodio, era ancora La Jolla, Contea di San Diego, nello Stato della California. Penso che tutti abbiate notato il nome dell’aereo), nonché il cambiamento avvenuto in Arika, che da dolce ragazza che non desiderava il potere è divenuta una donna incredibilmente forte, determinata, non solo intelligente, ma addirittura scaltra in modo sorprendente, quasi sempre un passo davanti agli altri.
Si potrebbe obiettare che è un po’ un cliché quello del personaggio “buono” che diventa quantomeno ambiguo e quasi spietato e forse è vero, ma se ci pensiamo, non è ciò che capita anche nella vita? Le esperienze che viviamo ci forgiano (come ha ricordato Michael al fratello) e più esse sono traumatiche, più il nostro spirito si irrobustisce e noi diventiamo duri. E’ inevitabile, è la realtà e, quindi, perché non dovrebbe essere usato come percorso narrativo? Soprattutto quando inserito in un contesto già drammatico di per sé, qual è la storia di Dominion.
Spero di vedere molto di più del passato della Regina di Helena; è stato spiegato come la sua famiglia abbia preso il comando allo scoppio dello sterminio e come sua madre, un medico, sia divenuta la leader, per poi sacrificarsi per proteggere gli altri. Sappiamo, inoltre, che Arika in seguito alla morte del padre (biologo) ha capito di dover cambiare e dover essere più dura, ha fatto uccidere chi si ribellava e ha, dunque, costruito questa società matriarcale improntata non più all’assistenza e al soccorso, ma alla sopravvivenza. Proprio in seguito a queste rivelazioni mi auguro di vedere altri flashback sul suo passato da Regina della città.
Vederla del tutto padrona di se stessa anche in cella, anche dinanzi alla macchia sul muro consistente in ciò che era Zoe, è stato incredibile; sebbene sia oltremodo pericolosa, letale e senza scrupoli, Arika è un personaggio straordinario. La Regina di Helena è all’opposto di David Whele: laddove quest’ultimo agisce solo ed esclusivamente per potere personale, soprattutto ora, Arika agisce per il proprio regno; questo ovviamente non scusa le sue azioni, ma quantomeno ha uno scopo più degno di quello di David. E ora la curiosità di scoprire perché abbia mandato a prendere David è massima; solo per consegnarlo o c’è dell’altro? Di certo, Arika si circonda di donne di fiducia della sua stessa forza.
Gates avvelenatoIn ogni caso, sono felice che Gates abbia trovato da solo l’antidoto al veleno somministratogli dalla Regina; il genio di Vega, nonché uno dei suoi Padri Fondatori, mi è sempre piaciuto e ora che ha mostrato la sua ferma fedeltà non solo a Claire ma alla città (non che dubitassi), mi piace ancora di più. Vorrei capire cosa lo tormenta così tanto… su di lui è stato rivelato della sua tendenza alla depressione e del suo disinteresse per ruoli di comando a Vega (nonostante Riesen lo volesse come Senatore), ma non è stato spiegato quali demoni lo tormentino.
Certo, povero Gates, ora come ora la sua situazione potrebbe rivelarsi piuttosto infelice, come è sembrato delinearsi: come è stato detto su Twitter durante la diretta, “Avvelenato e friendzonato”.
Proprio nel confronto con Arika, Claire ha scoperto che, contrariamente a quanto credeva, Zoe non aveva partecipato al piano di David per ucciderla e questo potrebbe essere il fattore che la condurrà nuovamente a un maggiore equilibrio. Arika aveva ragione: Claire e Zoe erano molto simili, agguerrite, ma idealiste e desiderose di una società più giusta. Spero davvero che la Claire diplomatica riemerga, anche se amo il suo carattere forte e deciso e mi piace vederla al comando.
Nel frattempo, i ribelli si sono trovati sotto ferreo attacco di Claire, che così ha sorpreso David, il quale ha riconfermato se stesso spedendo in una missione suicida un gruppo di combattenti solo per distogliere l’attenzione da sé e riuscire a svignarsela… per giungere, inaspettatamente, da William. La battuta di William e Davidquest’ultimo, “Ah, sei tu… non c’è da stupirsi che tutti siano così arrabbiati”, è stata molto divertente.
Ritrovare il figlio che credeva morto ha mostrato un po’ dell’umanità di David; sebbene non si possa dimenticare che ha sempre provato un sentimento di amore/odio nei confronti di William, ritenendolo responsabile della morte della moglie e dei due figli maggiori (perché piangeva e li aveva fatti scoprire dagli eight balls), è altrettanto vero che il suo scopo, quando ha portato via il figlio da Vega dopo la condanna a opera di Claire, era quello di dare una possibilità a William; certo, quest’ultimo non la pensa allo stesso modo ed è comprensibile, soprattutto se si rivelasse vero quanto ha dichiarato sulle torture subite. William, comunque, è sempre più inquietante e questo suo fervore nel dichiararsi “Prescelto” sembra davvero un campanello d’allarme… si contrapporrà ad Alex? E questo creerà ulteriori spaccature tra la popolazione? (Sempre che vi sia ancora una Vega, in futuro… SPOILER.)
Per mera fortuna, i ribelli sono riusciti a conquistare il “gioiello” di Vega, presentatoci nel pilot: il reattore nucleare. Le cose si complicheranno molto per Claire e la “sua fazione”, ma d’altronde lei non poteva agire diversamente; Gates, infatti, non aveva ragione nel dirle di non distogliere quel battaglione dal reattore, lasciando Alex, Michael e Noma senza aiuto. Egli non è al corrente dell’importanza di Alex (per ora), al contrario di Claire… è soprattutto per questo che la Lady di Vega ha mandato quel reparto dei corpi speciali a soccorrerli. Per quanto la perdita sia problematica (e lo è, molto), il reattore e qualunque altra postazione possono essere riconquistati, ma di Prescelto e Arcangelo ci sono solo Alex e Michael. In più, i tre hanno informazioni fondamentali: senza di loro, Claire e quindi Vega non sarebbero mai venuti a conoscenza del pericolo incombente (più di quanto ci si aspettasse… hai capito Julian-Lyrae! Cosa accadrà quando Riesen lo scoprirà?) fuori dalle mura della città.
A livello personale, per quanto abbia apprezzato il percorso di Alex e Noma, da una parte, e Michael, dall’altra (e l’ho apprezzato davvero tanto), sono felicissima che siano tornati a Vega; quel “Sir, Archangel. Welcome back to Vega” e l’applauso che è stato riservato a Michael, Alex e Noma quando sono entrati nella sala di comando mi hanno commosso fino alle lacrime, perché ho desiderato quel momento da quando Michael si è sollevato in volo dal laboratorio di Becca e si è capito che Alex stava lasciando la città e quelle parole rivolte a Michael, così semplici, mi hanno fatto venire i brividi.

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Mi chiedo, però, cosa sappiano quelle persone di ciò che è accaduto alla House Thorn, nei laboratori, quindi cosa sappiano di Becca; le alte sfere della città e dei corpi dell’esercito non sanno che è stato Michael a ucciderla? E se no, credono sia stato Gabriel? Potrebbe essere, d’altronde le due guardie che sapevano sono morte, uccise da Michael stesso. E mi domando, altresì, come si senta Claire nei confronti dell’Arcangelo… lo ha fatto salvare, certo, ma lei sa la verità su Becca? E se sì, quindi ha salvato Michael perché lo ha visto con Alex ed è disposta a concedergli il beneficio del dubbio per Alex (come già avvenuto in passato), ma come si sente nei suoi confronti? E se no… lo scoprirà?
Noma Alex kissPer quanto riguarda Alex e Claire… Le lacrime negli occhi di lei quando ha visto Noma baciare Alex e l’intenso struggimento in quelli di Alex quando si è trovato davanti Claire nella sala di comando (ricambiato da lei, peraltro), lo sguardo di Noma, che ha colto tutto, danno la misura dei sentimenti ancora ben presenti e radicati nei cuori di entrambi. Certo, sul terrazzo degli appartamenti di Claire non si sono buttati l’uno nella braccia nell’altro, ma lei lo guardava come se non riuscisse a credere di averlo lì accanto a sé, con incredulità e gioia, e, soprattutto, è giusto che le cose si siano svolte in tal modo, poiché entrambi hanno passato l’inferno, senza l’altro, e non sarebbe naturale che la situazione tra loro fosse come sarebbe se si fossero visti pochi giorni prima per l’ultima volta… sono passati mesi, entrambi hanno sofferto, sono maturati ulteriormente, sono divenuti più duri e devono imparare a conoscere questi aspetti l’uno dell’altro; inoltre, Claire doveva dirgli della perdita del loro bambino (un momento che mi ha commosso molto. Povera Claire, quel suo continuo chiedere scusa, come se fosse colpa sua, cosa che assolutamente non è). Tuttavia, che i loro sentimenti reciproci siano ancora presenti, come dicevo, è stato palese dai loro sguardi, che valevano mille parole.

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Ciò che mi domando, però è: Claire non ha rivelato ad Alex che sapeva che probabilmente lui era nel covo di Gabriel e ha dato ugualmente l’ordine di bombardare… oppure quel suo annuire era nel senso di “Sì, lo sapevo”? In questo caso la faccenda sarebbe di certo risolta, ma se non fosse così, potrebbe essere un indizio di futuri problemi tra i due?
E chiudiamo con Michael e Noma. Insieme mi piacciono enormemente, adoro vederli confrontarsi, perché il loro rapporto è di certo molto antico, Noma ha sempre mostrato una fiducia incrollabile in Michael, ha rischiato di essere scoperta per salvargli la vita quando lui fu ferito da Furiad (il quale, a proposito, è morto proprio in seguito alla pugnalata di Noma, nella 2×01, lo ha confermato Wilmott, il produttore esecutivo), gli è sempre stata leale… quindi più li mostreranno insieme, più sarò felice. Sia chiaro, non che veda o speri in una qualche implicazione romantica, assolutamente no, non mi interessa, proprio perché penso che un rapporto per essere bello non abbia bisogno di avere tali caratteristiche. A rendere bello un rapporto sono la fiducia, la lealtà, la conoscenza reciproca, la comprensione… e non solo quelli romantici hanno tali peculiarità, anzi; tra Michael e Noma esse sono presenti ed è per questo che mi piace vederli insieme. Con Noma, Michael ha usato il tono comprensivo e dolce che ha usato con Alex, che nei secoli ha usato con il suo gemello… per quanto lui sia del tutto consapevole della forza di Noma, delle sue capacità di guerriera e le abbia usate e abbia intenzione di usarle, nei suoi confronti mi sembra quasi protettivo, soprattutto ora che lei è ferita nel corpo e nell’animo, come se, in qualche modo, lei fosse una sorta di “sorella minore”, per lui (e in un certo senso è così, in fondo sono entrambi Angeli). La frase che le ha rivolto, nella loro lingua (che, peraltro, è stata creata appositamente per la storia), “Hai l’onore. Molto più di qualunque altro Angelo”, è stata giusta e dolce quanto quel “Tu sei Nomes” di Alex (e peraltro la confidenza di lei è stata quasi identica), perché entrambe rappresentano chi Noma è, nonché l’amore (in senso generale), la considerazione e il rispetto che i due uomini hanno per lei.
Ho adorato anche la risposta di Michael alla domanda di Noma su Alex e Claire, “Sì, ma non per loro, per Vega. E forse anche per la nostra specie”, poiché è assolutamente giusta (nonché espressione della lungimiranza di Michael). Quei due sono ancora innamorati? Si direbbe di sì, ma ciò che davvero conta è quello che possono fare insieme: poiché Claire è il leader giusto non solo per Vega, ma per la Culla, e Alex è il Prescelto, che potrebbe salvare non solo gli umani, ma anche gli Angeli, è vitale che siano insieme, in quanto la verità è che quei due sono i leader di cui tutti necessitano.
Alla luce di ciò, dunque, che si amino ha una sua importanza, ma essa è relativa e i loro sentimenti sono dunque secondari, ciò che davvero conta è quello che, di positivo, possono fare insieme.

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Per quanto riguarda Michael (che angoscia vederlo “stare male”… ma a parte questo). Ho come l’impressione che il suo sacrificio a Mallory abbia creato un qualche legame con Il Profeta o con, come dire, “la divinità” che la protegge (della quale non conosciamo ancora l’identità), o, quantomeno, con la cittadina stessa. Ovviamente, è qualcosa che non è mai successo prima, perché chi si è sacrificato è… beh, rimasto morto, mentre Michael, da essere immortale qual è, si è risvegliato. E’ interessante che lui abbia visto il Profeta, perché a questo punto sorge la domanda fondamentale: lo ha riconosciuto? Se sì, allora Michael sa chi è, se no, egli potrebbe davvero essere un Angelo Superiore al servizio di qualcun altro. Altri quesiti altrettanto importanti sono: perché Michael si sente male quando ha tali visioni? Forse perché per lui non è cosa comune? (Ricordiamo che quella con il dono delle visioni e della Profezia è Raphael, la gemella di Uriel.) Oppure proprio perché è inusuale che il leader sia sopravvissuto al sacrificio e, tecnicamente, non avrebbe dovuto? Sarebbe strano, però, perché la “divinità” a protezione di Mallory sapeva chi è Michael e ha approvato il suo farsi avanti per sacrificarsi. O ancora, è proprio questo che tale “divinità” voleva, quando ha approvato Michael come sacrificio?

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Quello che sappiamo, al momento, è che Michael metterà a rischio la sua vita contro un nuovo nemico, quando una nuova minaccia sarà scatenata su Vega.

 

Anche per questa settimana mi fermo e vi lascio, come sempre, con il promo del prossimo episodio, “House Of Sacrifice”:

 

Alla prossima settimana!

 

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

2 COMMENTS

  1. quindi ciò che Gabriel farà da qui in avanti sarà a causa di questa goccia d’oscurità presa dall’anfora, giusto?
    no perché non ho capito proprio bene la scena in cui Julian/Lyrae si specchia e si vede Gabriel, c’è stato come un tipo di “sdoppiamento” o trasferimento di anime? se così si può definire.

    alla prossima 🙂 P.S. sarò la voce fuori dal coro, ma a me piacciono molto Alex e Noma insieme

    • Sì, esatto.
      Ciò che sta facendo Gabriel è dovuto a quella goccia di Oscurità che è rimasta dentro di lui e “ha messo radici”, per così dire. So che Gabriel non è mai stato, da Legion (il film di cui Dominion è il seguito) ad ora, dalla parte giusta, ma lo abbiamo visto mettersi in discussione per la prima volta e accettare di dare una possibilità ad Alex, nel suo confronto col gemello. Questo è un cambio radicale, visto che è divenuto non solo sterminatore folle più di prima, ma addirittura vuole uccidere il fratello gemello (*coff coff* di nuovo, dopo averlo fatto in Legion *coff coff*) e non avrebbe senso se non fosse dovuto all’Oscurità. E quando dico che non avrebbe senso lo intendo anche a un livello narrativo.
      Peraltro, abbiamo la prova che è l’Oscurità a parlare e non Gabriel: i suoi occhi divengono completamente neri, non solo l’iride, ma anche la sclera (che è la parte bianca del bulbo oculare che noi vediamo), esattamente come nel momento in cui la goccia è caduta nel suo occhio dal bastoncino che Julian-Lyrae aveva immerso nell’Anfora; lo vediamo di continuo e spesso accade quando lui è in preda a un… come dire… impeto piuttosto spiccato. E’ l’Oscurità. Gabriel al momento non è se stesso.

      A rispecchiarsi non è stato Julian-Lyrae, ma Gabriel, per l’appunto, dopo aver espulso dal suo corpo lo spirito di Lyrae, che è tornato nel corpo di Julian. Questo particolare è fonte di domande tra tutti, praticamente.

      Anche a me piacciono Alex e Noma, mi piacciono entrambi singolarmente, quindi non posso certo odiarli insieme, ma tendo a essere… come dire, piuttosto fredda e distaccata nelle valutazioni e non è possibile che in quattro mesi scarsi lui abbia smesso di amare Claire, che voleva sposare e dalla quale aspettava un figlio e che non ha lasciato perché volesse farlo, ma perché è stato obbligato dalla minaccia di Gabriel.
      Inoltre (so che sto per dire una cosa non carina, ma è la realtà), il motivo per cui lui ha fatto sesso con Noma, prima del disastro che lo ha costretto a lasciare Vega, è perché Claire gli ha detto che aveva accettato di sposare William per ottenere la carta dei diritti per i cittadini di Vega, cioè che era decisa a sposare William. E infatti, quando ha impartito l’ordine di proteggere Claire ai soldati della guardia, quando l’ha lasciata per dirigersi alla House Thorn da Michael, l’ha baciata. Ancora prima, il giorno del matrimonio, lui era andato da lei, sperando che non sposasse William. Eppure aveva già fatto sesso con Noma.
      Alex ha lasciato Vega amando Claire e anche lei ha continuato ad amarlo, ha intrapreso una relazione con Gates perché pensava che Alex fosse morto.
      Questo non vuol dire che Alex non voglia bene a Noma o che Claire non volesse bene a Gates, assolutamente no. Tuttavia, sino a questa puntata abbiamo avuto la dimostrazione che quei due provano ancora quei sentimenti l’uno per l’altro.
      Comunque, al momento l’importante non è questo. Con tutti i problemi che hanno e quelli peggiori che sono in arrivo il romanticismo è proprio l’ultimo dei loro pensieri.

      Alla prossima!

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