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Devious Maids | Recensione1x01 – Pilot

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Devious Maids | Recensione1x01 – Pilot

Devious-Maids

“Who has the dirt, holds the power” che detto in termini di casa nostra è più o meno: chi controlla la polvere controlla la casa. E questo fanno le cameriere della nuova serie iniziata domenica scorsa sul canale americano via cavo Lifetime.

Vi mancavano le casalinghe disperate di Wisteria Lane? Tirate un sospiro di sollievo, il creatore della serie Marc Cherry ha sfornato una nuova serie e lo stampo è quello. Si chiama Devious Maids e il pilot è andato in onda domenica ottenendo un discreto risultato (2 milioni e spiccioli di telespettatori, visto che la serie è trasmessa su un canale via cavo la media è buona).
Vi ricordate le quattro casalinghe disperate sempre in outfit perfetto (a parte qualche strafalcione di Susan ogni tanto) e impegnate a spettegolare e far chiarezza sui vari omicidi capitati nelle case dei vicini? Bene, si sono trasformate in cinque cameriere latine, roba da fare invidia ai migliori film erotici a tema. Con tacchi alti e piega perfetta queste cameriere “deviate” si prendono cura delle case di miliardari e VIP di Beverly Hills. Il primo episodio si apre tuttavia con un evento che ricalca molto la prima, storica, puntata delle casalinghe disperate. Non si tratta di un suicidio ma di un omicidio, comunque il drama ed il mistero sono assicurati. Non andiamo oltre a spoilerare la trama perché è tutto fuorché fondamentale.
Non è infatti la storia, ancora, a coinvolgere il pubblico in questo pilot quanto più il trovare uno schema conosciuto riapplicato ad una realtà diversa. E’ affascinante notare come delle stesse meccaniche non mutino se si cambiano i fattori ambienti (passare dalla periferia americana alla scintillante Los Angeles), e i fattori sociali (da casalinghe borghesi a cameriere latino americane).
25119797_desperate-housewives-eva-longoria-produce-lo-spin-off-in-salsa-latina-devious-maids-0La serie, per altro, trae anche ispirazione da un telefilm messicano dal titolo “Ellas son la alegría del Hogar”. In breve il caro Mark Cherry, il creatore, non ci ha messo niente di nuovo o personale se non la voglia di sperimentare.
E’ anche vero però che non si giudica una serie dal suo pilot e che è corretto aspettare qualche altra puntata prima di bollare questo prodotto come una semplice copia infiorettata di un già visto. Potrebbe anche essere una tattica fornire allo spettatore (soprattutto quello nostalgico) un boccone di qualcosa che conosce per agganciarlo e poi virare per lidi diversi e più inaspettati.
Per altro ci sono dei punti molto interessanti da evidenziare come ad esempio la bellissima colonna sonora, coinvolgente ed accattivante tanto quanto la buona prova di recitazione di tutte le “maids”, degne eredi di Eva Longoria che in questo progetto abbandona i panni di attrice per vestire quelli di produttrice. In generale tutto il cast è credibile e regge un copione fatto di ironia sferzante e leggerezza, che cela un gusto grottesco che è il marchio di fabbrica di Cherry.
Basti pensare ad una delle battute dei primi minuti. Dopo l’omicidio di Flora, la loro cameriera la signora in preda ad una crisi isterica urla ai poliziotti:devious-maids-foto-di-scena
“Non mi importa delle foto e di voi che raccogliete le prove. La mia cameriera è stata uccisa! Chi pulirà tutto questo?”. I canonici quaranta minuti di puntata scorrono in maniera veloce e piacevole.
Non ci resta che pazientare fino a domenica prossima per concederci una nuova puntata di questa nuova serie che non promette di essere la rivelazione della stagione estiva, ma che è necessaria ed immancabile come un giornale di Gossip sotto l’ombrellone.

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