Dimenticate Ben Affleck.
Il Daredevil di Netflix è “l’esatto opposto” del tanto criticato film del 2003 di Affleck, promette lo showrunner Steven S. DeKnight. Aspettatevi di vedere immutata la classica storia delle origini: diventato cieco da bambino, Matt Murdock (Charlie Cox) è un avvocato di giorno che va a caccia di criminali la notte (a quanto pare non dorme molto). Ma questo adattamento di Daredevil — il primo di un accordo multi-show della Netflix con la Marvel, che include anche Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage — è più influenzato dai film anni 70 come The French Connection e Taxi Driver piuttosto che i film tradizionali sui supereroi.
“Non ci sarà gente che vola e nessun martello magico” afferma il capo di Marvel TV Jeph Loeb. “Il nostro approccio con questo show è sempre stato prima come crime drama, poi come show sui supereroi”. Ci sono anche contenuti più adulti. “È un po’ più crudo e teso rispetto al percorso intrapreso dalla Marvel in precedenza.” afferma DeKnight, meglio conosciuto per la serie Starz Spartacus, e aggiunge, “ma non stiamo cercando di spingerla nella violenza estrema o nella nudità gratuita”.
Daredevil alla fine avrà il suo costume iconico, ma prima indosserà quello nero ispirato alla graphic novel di Frank Miller, Daredevil: Man Without Fear. Per Cox, la più grande sfida è stata guidare Murdock con destrezza senza usare gli occhi. Cose semplici come fare colazione o vestirsi all’improvviso sono diventate più difficili che combattere i cattivi. “Metto una camicia, ma non posso vedere dove sono i bottoni, perché Daredevil non sa dove sono. Ma non posso nemmeno sbagliare”, dice Cox. Non per mettere pressione, ma c’è un’altra cosa che non potete sbagliare: la striscia vincente della Marvel.