Il quarto episodio di questa terza e ultima stagione di Da Vinci’s Demons è stato molto particolare.
La puntata è stata quasi interamente l’allucinazione indotta in Leonardo dalle torture subite come prigioniero del Labirinto. Un’allucinazione che è stata anche, in qualche modo, allegoria.
Da una parte, è interessante notare che nell’allucinazione Leonardo ha avuto quello che il suo cuore potrebbe desiderare, ovvero il matrimonio con Lucrezia, con la quale lo abbiamo visto sposato, la felice quitidianità in tale situazione, l’amore e un figlio, avuto proprio da lei.
Dall’altra, un pezzo alla volta, tuttavia, sono emerse le crepe di tale allucinazione: il bambino, Andrea, era attentamente sorvegliato da Leonardo e Lucrezia, nei quali abbiamo visto esplodere il panico quando si sono resi conto di non vederlo più, nonostante fossero a pochi metri dalla casa; Andrea sentiva delle voci, precisamente quelle che recitavano il motto del Labirinto, e ne disegnava ripetutamente il simbolo; Lucrezia e Leonardo parlavano di qualcuno o qualcosa che in quegli anni li ha lasciati vivere tranquillamente (particolare che ha trasmesso una sensazione di inquietudine e pericolo), a patto che Lonardo si rendesse disponibile in determinate occasioni, una delle quali incombeva su di loro, in merito alla quale Lucrezia era restia ad accettare che Leonardo vi partecipasse e contraria al fatto che lui portasse con sé Andrea. E, proprio grazie a tale particolare, è emersa la possibilità e/o il pericolo che Andrea venisse portato loro via.
Infine, questa minacciosa presenza si è concretizzata ed ecco che abbiamo assistito all’arrivo di cavalieri vestiti di nero, al cui capo c’era Carlo De’ Medici: era proprio il Labirinto.
Si è scoperto, così, che nell’allucinazione di Leonardo esso ha conquistato il potere e ha governato l’Italia intera, avendola piegata sotto il proprio giogo, come una crudele tirannia.
E tutto ciò sarebbe avvenuto proprio grazie all’aiuto di Leonardo, il quale infine, in passato, aveva ceduto alla loro pressione.
E altri atroci particolari sono emersi quando sono entrati in scena anche Zo e Vanessa, stanchi, addolorati e feriti, membri della resistenza a tale tirannia. E la situazione è precipitata.
In tutto questo, però, nella realtà Leonardo ha combattuto per riconquistare il controllo della sua mente e nell’allucinazione è apparsa una fantomatica ultima pagina esistente del Book Of Leaves, che solo lui era ed è risultato essere ancora in grado di leggere. Proprio questa pagina ha riportato Leonardo alla realtà.
Sono rimaste, tuttavia, le domande: allucinazione o visione? La pagina era un mero strumento creato dalla sua mente affinché lui riprendesse il controllo o era qualcosa di più? Il figlio, Andrea (nome chiaramente scelto in onore al Verrocchio), rappresentava, in verità, Leonardo e ciò che sarebbe successo se lui avesse ceduto al Labirinto, essendo, dunque, un’allegoria della mente del genio? La scena che ha visto la caduta dell’Italia sotto il Labirinto, d’altronde, è stata a sua volta un’allegoria, poiché abbiamo visto una figura umana con una specie di ali di fuoco (il fuoco della distruzione), come un Icaro “del male”, che, come ha detto lo spirito di Clarice nello scorso episodio, ha provocato la caduta di tutti.
Vi dirò che il Labirinto, regime dittatoriale a parte, mi è sembrato una rappresentazione di alcune organizzazioni religiose dagli usi particolarmente “oscurantisti” ancora oggi.
In ogni caso, ho apprezzato il ruolo di Riario, sempre più preoccupato per Leonardo (del quale, ancora una volta, ha riconosciuto la grandezza), agghiacciato dalle risposte che riceveva dall’Architetto e che, infine, dopo aver consegnato Leonardo, lo ha salvato, chiamando in soccorso Lucrezia e Zo. Proprio da qui è sembrta ripartire la storia di Lucrezia, che probabilmente si riscatterà per i suoi errori e, chissà, magari diverrà una sorta di “nuova Clarice” quanto a forza d’animo. Non mi dispiacerebbe.
E, ovviamente, ho apprezzato anche proprio la dinamica tra Zo e Leonardo, nuovamente uniti come se non si fosse verificato screzio alcuno.
Dopo questa puntata, resta ancora il quesito principale: come sconfiggere gli Ottomani e, dunque, per Leonardo, come sconfiggere se stesso?
Al prossimo episodio, “Anima Venator”!