
Annie Walker sta finalmente tornando alla luce.
Quando Covert Affairs torna questo martedì (USA Network), l’agente della CIA si ritroverà ad affrontare un’ardua sfida mentre cerca di tornare alla sua vecchia vita, dopo un percorso oscuro che l’ha portata ad uccidere Henry Wilcox.
Almeno può riprendere da dove aveva lasciato con Auggie – ma ci riuscirà davvero? Anche se entrambi sono ancora una volta degli operativi, Annie ora è un tipo di spia diverso, e il lavoro si mette in mezzo a qualunque tipo di romanticismo, come dicono nell’intervista qui sotto i produttori esecutivi Matt Corman e Chris Ord.
TVLINE: Cosa affronterà Annie ora che è tornata al lavoro?
MATT CORMAN: Affronterà diverse sfide, sia personali che professionali. Vedremo, fin da subito, che abbiamo cambiato un po’ le dinamiche.
TVLINE: Quanto è diversa come persona e come agente, dopo gli eventi della scorsa stagione?
CHRIS ORD: Molto diversa, e deve esserlo. Dopo quattro anni a fare questo lavoro, specialmente nello scorso anno, vedere cosa stava facendo, percorrendo una strada oscura, inseguendo Henry a Hong Kong e batterlo… Queste cose devono intaccare la tua psiche e la tua mente deve andare avanti, e noi vogliamo onorare tutto ciò che lei ha passato, quando la portiamo in questa nuova stagione.
TVLINE: Direste che quello che è successo l’ha resa un’agente migliore? O questo rende le cose più difficili per lei?
CORMAN: Entrambe le cose. Sicuramente ha una conoscenza più profonda riguardo al lavoro di spia, e il suo approccio è più avanzato. E’ diventata una spia molto più avanzata, operando ai livelli più alti. Ma è una cosa normale, è una crescita. Nella prima stagione, non portava nemmeno una pistola. Ora, è arrivata al punto in cui, quando serve, come con Henry, è in grado di uccidere qualcuno in un vicolo.
TVLINE: Alla fine della stagione, sembrava che la porta fosse aperta per Auggie e Annie, per poter tornare insieme. Ma da quello che abbiamo visto nel promo, non è così. Perché?
CORMAN: Quello che c’è di mezzo in una relazione in cui qualcuno è una spia, è appunto la vita da spia. E’ il prezzo da pagare con questo lavoro e le sfide che uno affronta facendo questo lavoro. La domanda centrale di questo show è sempre stata – chiesta dall’ideatore nel pilot – “Puoi separare il lavoro dalla tua vita privata? Puoi tenere i due mondi separati?” Si distruggono l’un l’altra, e si sfidano sempre e si compromettono. Ancora, questo è il tema principale di questa stagione, e sarà evidente fin da subito.
TVLINE: Dove siete andati quest’anno?
CORMAN: Finora, siamo andati a Cartagena, in Colombia, a Parigi, nel sud della Francia e a Washington.
TVLINE: Riguardo Annie e Auggie, ci potete dire quando avremo un po’ di chiarezza in questa stagione?
CORMAN: C’è un reset. Annie e Auggie saranno sempre l’una nella vita dell’altro, ma nel primo episodio, avremo un po’ di chiarezza riguardo a che punto stanno e dove sono diretti.
TVLINE: Quanto è diversa la dinamica tra Auggie e Annie come colleghi ora che hanno anche una storia?
CORMAN: E’ una bella domanda. E’ più ricca, in un certo senso. Si capiscono. Ma è anche più difficile perché sono semplicemente acqua sotto il ponte. Come qualsiasi coppia quando hanno una storia, le cose diventano complicate velocemente.
TVLINE: Avete ingaggiato Nic Bishop come interesse amoroso di Annie. Quanto è diverso dagli uomini con cui lei è stata nello show?
CORMAN: Amiamo Nic, e la cosa bella del suo personaggio è che non ha nessun rimorso atroce riguardo la sua vita o il suo lavoro da spia. Ama essere una spia privata. Ama il fatto che non seguito o limitato da nessuna burocrazia della CIA. E vuole che Annie sia libera allo stesso modo e che si diverta ad avere tutto questo. Nel primo episodio, dice ad Arthur, “Puoi avere tutto.” E’ una questione che Annie si pone per tutta la stagione. “Posso avere tutto? Posso avere una vita privata normale e essere una spia? O queste due cose sono incompatibili?”