
Qui si viaggia nel tempo…
Correva l’anno 2006 quando il network americano NBC promuoveva una serie tv sul football che si sarebbe differenziata da tutte le altre mai realizzate sia per luogo che per tematiche che per metodo di ripresa.
Era Friday Night Lights e sarebbe rimasta in vita per altri cinque – faticosi – anni diventando un piccolo gioiellino da custodire a costo della vita per tutti i suoi fan.
Quando arrivò in Italia, con l’orrido titolo High School Team, io non la calcolai di striscio: “Ma chi se frega di una serie sul football!” diceva lei, cioè io. E invece anni dopo l’ho riscoperta e l’ho amata alla follia, pur con tutti i suoi alti e bassi.
In fondo le sono anche grata perché mi ha regalato una delle cotte telefilmiche più stratosferiche che mi sia presa nella mia carriera di telefilm addicted: Matt Saracen.
Quaterback per miracolo – o per disgrazia di qualcun altro – Matt e il suo interprete mi hanno conquistata dopo circa mezzo minuto: a quanto pare, se balbetti, sei leggermente nevrotico e in fondo tanto tanto un bravo ragazzo… mi conquisti al volo (ogni riferimento al mio recente innamoramento per Diego Hargreeves di The Umbrella Academy e alla mia passione per il Bruce Banner di Mark Ruffalo a quanto pare non è del tutto casuale).
Ma perché il caro Matt si è rubato il mio cuoricino telefilmico ?
Perché è tremendamente timido, strano, nevrotico ma anche dolcissimo.
Perché è gran bravo ragazzo: sebbene sia così giovane, ha sulle spalle la nonna malata di Alzheimer e il peso dell’abbandono di entrambi i suoi genitori. Nonostante ciò non è arrabbiato col mondo, non se la prende con gli altri ma assume il look San Sebastiano davanti agli arcieri che, unito a uno sguardo da cucciolo abbandonato in tangenziale, mi hanno stesa subito. Stecchita.
Perché non appena riesce a raggiungere un po’ di sicurezza in se stesso è in grado di fare cose meravigliose: tipo far risollevare le sorti di partite senza speranza, o conquistare la figlia del suo allenatore, o mandare al diavolo quella stessa figlia dell’allenatore, o tenere testa al suddetto allenatore quando questi ostacola la sua relazione con la figlia.
Perché ha uno di quei sorrisi sghembi che ti fan venir voglia di perdonargli tutto.
Perché ad un certo punto sceglie se stesso e non si volta più indietro una volta compresa la sua vocazione.
Perché è autore di una bellissima proposta di matrimonio, in pieno stile Saracen e per questo adorabile…
Ed infine perché lo interpreta Zach Gilford: che non sarà stato affascinante quanto Taylor Kitsch, ma con la barba sta molto meglio.