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Constantine | Lo show andrà in onda su un altro network?

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Constantine | Lo show andrà in onda su un altro network?

CONSTANTINE -- "The Saint of Last Resorts: Part Two" Episode 109 -- Pictured: Matt Ryan as John Constantine -- (Photo by: Dan McFadden/NBC)

Lo showrunner Daniel Cerone fa sapere che Constantine è stato cancellato a tutti gli effetti e che non sono andati a buon fine i tentativi di trovare una nuova casa alla serie basata sui personaggi di DC Comics.

Le prospettive per il nuovo drama si sono fatte lugubri quando NBC ha deciso di non ordinare una serie completa dopo la première. All’inizio di maggio Cerone aveva confermato che lo show non sarebbe proseguito su NBC ma aveva offerto un barlume di speranza, accennando al fatto che Warner Bros. TV potesse venderlo ad altri eventuali pretendenti.

A febbraio TVLine aveva smentito le indiscrezioni relative a un trasferimento di Constantine a Syfy, eventualmente ribattezzando la serie Hellblazer, mentre lo scorso mese aveva scartato l’ipotesi che la serie DC potesse unirsi ad Arrow, The Flash e compagnia.

In un messaggio rivolto ai fan, domenica ha confermato via Twitter che “lo show è finito” e che il destino della serie è segnato.

“Avevo promesso di condividere la notizia una volta avuta la conferma: sfortunatamente la notizia non è di quelle buone. Il cast e gli autori di Constantine non sono più sotto contratto. Lo studio ha cercato di trovare una nuova casa per lo show, cosa per cui gli saremo per sempre grati, ma gli sforzi non hanno prodotto risultati. Mi dispiace, non mi sono state fornite informazioni sui tentativi di vendere lo show ad altri. Tutto quello che vi posso dire è che lo show è terminato.

Sono tanti gli ingredienti di questa serie TV: dal cast zelante – guidato da Matt Ryan, che ha incarnato John Constantine – che ha dato vita a questi personaggi, alla troupe incredibilmente talentuosa che ha messo sullo schermo immagini non reali, fino agli autori originali di Hellblazer e agli artisti che ci hanno regalato un intero universo.

Come principio generale, gli sceneggiatori non scelgono questa carriera per raggiungere la celebrità. I demoni o le insicurezze che li spingono a trovare libertà di espressione attraverso la parola scritta generalmente lascia che gli autori se ne stiano a loro agio nell’oscurità, dietro le loro parole. La gente non sceglie di scrivere nemmeno per raggiungere la sicurezza finanziaria. Mi arrischio a dire che la maggior parte di chi sceglie di scrivere per mestiere non riceve mai un assegno per i suoi scarabocchi o per le parole scritte a computer piene di speranza.

Infatti, non conosco nessuno che abbia scelto questa carriera: è lei che ha scelto loro. Scrivi perché è quello che fai: è come respirare. Succede e devi farlo e speri semplicemente che un giorno qualcuno là fuori si accorga di quello che stai cercando di dire.

 

Se questo è il sogno degli scrittori, allora gli autori di Constantine lo hanno vissuto perché ci lasciamo alle spalle fan appassionati che credono e sono stati colpiti da quello che abbiamo provato a fare. Lasciarsi dietro una fanbase così appassionata e devota è la cosa più triste. Tutti voi vi meritate molti anni della serie che abbiamo pianificato e siamo delusi di non aver potuto darveli. La buona notizia è che Constantine continuerà a vivere per ancora molti anni in molte più forme. Non saremo però più noi a prendercene cura.

 

Grazie mille per averci accolto.

Daniel Cerone”

Fonte

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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