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By Any Means | Recensione 1×01 – Pilot

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By Any Means | Recensione 1×01 – Pilot

Eccomi a recensire una delle prime serie britanniche di quest’autunno. Sto parlando di By Any Means, in onda la domenica su BBC One. Se ancora non avete visto l’episodio o non avete sentito parlare di questo show vi ripropongo il trailer e vi avviso di proseguire nella lettura a vostro rischio e pericolo in quanto potrebbe contenere spoiler.


http://www.youtube.com/watch?v=Nwng5g0YHlc&feature=youtu.be

Jack Quinn (Warren Brown), Jessica Jones (Shelley Conn) e Thomas Tomkins, amichevolmente chiamato Tom Tom (Andrew-Lee Potts), sono i tre membri di un’unità clandestina, nata col fine di sistemare i cattivi quando la giustizia e le forze dell’ordine da sole non ce la fanno (cioè una volta si e quell’altra pure). Il team prende ordini dalla misteriosa Helen Barlow (Gina McKee), donna della quale al momento non sappiamo praticamente nulla.
In questo primo episodio la squadra sarà alle prese con Nick Mason, spietato criminale d’elite di Londra. Indiziato per aver terrorizzato una famiglia ed aver ucciso a sangue freddo uno dei suoi componenti, Mason riesce comunque ad uscire dal tribunale a testa alta, senza alcun capo d’accusa sulle spalle per mancanza di prove. L’uomo per la terza volta in cinque anni la fa franca e non per crimini minori, è proprio questo a spingere la Barlow a prendere contatti con Quinn e il suo team per fare giustizia. Il trio ha come quartier generale un piccolo loft nel sottoscala di un quartiere di periferia, non ricorda nemmeno lontanamente uno di quegli uffici tutti lindi e pinti, tutt’altro, ma è attrezzato con tutto il necessario per poter portare avanti il caso di turno.
Jack è il leader, il regista della squadra, sarcastico e con i piedi per terra, sarà lui quello che a fine episodio conosceremo meglio. TomTom è il cuore nerd del team, tutto quello che ha a che fare con la tecnologia passa tra le sue mani: antifurti, telecamere, GPS e così via, dal punto di vista più “pratico” dell’azione non l’abbiamo ancora visto, ma qualcosa mi dice che non è proprio il classico tipo dal pugno di ferro. Jessica è la donna del trio e non è proprio il ritratto della damigella in difficoltà, anzi, è una donna di polso, determinata e dotata di molto senso pratico, forse anche più di Jack.




Ogni membro della squadra mette a disposizioni le sue qualità per risolvere i casi, si andrà quindi dallo scasso tecnologico, alle performance attoriali di fronte a poliziotti e psichiatri, passando per qualche scazzottata e pedinamento, un po’ di photoshop ed ecco che arriva il piano perfetto per incastrare Mason. I tre ovviamente non sono da soli, possono contare su qualche conoscenza che, all’occorrenza presta il suo aiuto, magari una di queste la troveremo come parte integante del team nei prossimi episodi e mi fermo qui per non rovinarvi la sorpresa. Racchiude il caso centrale dell’episodio l’avventura di un giovane sbarbatello, sempre nei guai con la legge che non riesce proprio ad imparare la lezione e cade ripetutamente nei tranelli che gli tende la squadra.

Ho trovato questo pilot scorrevole e ben scritto, non ci sono forzature nei dialoghi nè tantomeno la necessità di dover stupire a tutti i costi. E’ ovvio che, come primo episodio, il suo scopo è quello di gettare le basi per il resto della storia, magari anche di una trama orizzontale che non riguardi solo l’evoluzione dei personaggi (chi lo sa?!), e quindi credo abbia ancora molto da dire. Se proprio devo trovare una cosa che non mi è piaciuta, è il modo in cui hanno realizzato i flashback, in generale non sono una grande fan del mix tra l’effetto “ovattato” ed il filtro seppia, ma ripeto è giusto una cosina da poco.
E’ una serie d’azione realizzata bene, senza buchi nella trama e con un cast di tutto rispetto che sa far bene il suo lavoro, direi che come premesse ci siamo. Non c’è solo azione però, infatti abbiamo diversi siparietti divertenti, specialmente tra Jack, TomTom e Jess.




E se volete un po’ di drama c’è anche quello, si capisce chiaramente a fine episodio, quando Jack parla all’ex agente Charles O’Brien, raccontando non solo un triste aneddoto riguardante la sua vita, ma anche cercando di dare una spiegazione su quale sia più precisamente il lavoro portato avanti dalla squadra.



Se preferite poi una spiegazione più rapida e meno profonda, c’è sempre la frase tormentone di questo primo episodio.


-“Are you cops?”
-“It’s a grey area”

Dovrebbero usarla come frase sui biglietti da visita.

Già con questo pilot capiamo che la serie è molto dinamica, non solo dalla scrittura, ma anche dalla fotografia, che urla “LONDRA!” da tutti i pori anche se è stata girata principalmente a Birmingham. L’opening, che mi piace tantissimo, centra il bersaglio sia dal punto di vista visivo con le varie animazioni, che dal punto di vista musicale, con il tema composto da Samuel Sim, che si sente anche nel corso dell’episodio.




Vi lascio quindi con il trailer della prossima puntata, subbato in italiano dall’efficientissimo team di >No Way Subs<, spero che il pilot vi sia piaciuto e che anche la mia recensione non sia stata tanto male.

http://www.youtube.com/watch?v=mbn_Y6V0skA

Vi aspettiamo su TELEFILM ADDICTED settimana prossima con i sottotitoli rilasciati da >No Way Subs<.

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