Broadchurch questa settimana ci regala un episodio denso di avvenimenti e variegato di emozioni, esplorando tematiche sempre nuove e con una modesta quantità di momenti WTF.
L’episodio della scorsa settimana lasciava ben capire che la piccola Latimer avrebbe visto a breve la luce, infatti così è stato, la piccola Lizzie dopo qualche peripezia, è tra le braccia dei suoi genitori sana e bella. Questo spaccato dell’episodio racchiude scene molto belle e significative della famiglia Latimer che, per un po’ riesce a buttarsi tutto alle spalle e viversi il primo vero momento di gioia e serenità da quando Danny è stato ucciso. Anche se poi quasi subito, ci rendiamo conto che Beth e Mark sono ancora lontani anni luce.
Ellie è per certi versi il personaggio che l’episodio usa come perno, e perché la vede testimoniare e perché è stanca di subire gli eventi ed inizia a tirar fuori il carattere.
È peculiare il parallelo che s’instaura a questo punto tra i Latimer ed Ellie, mentre i primi nonostante tutto, nonostante un figlio che nessuno potrà riportargli indietro, nonostante quella ferita perennemente aperta, possono in qualche modo provare ad andare avanti e rifarsi una vita, per Ellie ciò risulta più complicato perché si ritrova da sola, perché ha perso la fiducia nel prossimo, perché i suoi figli sono lontani da lei, insomma si ritrova a dover riesaminare non solo la sua vita ma anche le sue capacità di giudizio e quindi il suo lavoro, con simili presupposti, un brava donna come la Miller, che non è una tipa da una botta e via, in che modo può rimettere in piedi la sua vita?
Attenzione, non sto dicendo che i Latimer ora vivono tutto rose e fiori, sono sicuramente vittime della cosa ma lo è anche Ellie, ci troviamo davanti a situazioni differenti ma comunque dolorose, e chi siamo noi per dire che il dolore di uno è “più forte” di quello di un altro? Il dolore è dolore, non esistono attenuanti.
L’ennesimo colpo di scena si ha in tribunale, quando una volta chiamata Ellie a testimoniare, la difesa la accusa di avere una relazione con Hardy e che i due si siano accordati per incastrare Joe e galoppare insieme verso il tramonto.
In tutto ciò che gioco sta facendo l’accusa? Sono davvero così sprovveduti come sembrano? No, secondo me hanno i loro assi nella manica e stanno aspettando il momento giusto per tirarli fuori, anche se nel frattempo le stanno prendendo sui denti.
Si confermano giuste anche la teoria sui problemi di vista di Jocelyn e quella sull’avvocato della difesa e le discussioni con suo figlio, la cosa qui però si fa più interessante dato che il figlio di Sharon è in prigione. Certo un avvocato come lei, con quella forza e quella dedizione che vede suo figlio in prigione senza poter fare nulla è un’immagine che mi da da pensare, se ci fosse anche qui un collegamento con Jocelyn? Sappiamo che questa è stata mentore di Sharon magari potrebbe aver rinunciato al caso o potrebbe aver sbagliato qualcosa per il suo problema di salute o magari non c’entra nulla e sono tutti film miei. In ogni caso ho apprezzato gli spaccati di vita personale dei due avvocati, una che si prende cura della madre e l’altra di suo figlio, servono a dare prospettiva, a dimostrarci che chi si trova su quei banchi, per quanto possa risultarci di difficile comprensione considerato il loro lavoro, ha degli affetti, ha dei sentimenti, non ci troviamo di fronte a dei robot senz’anima ma a delle persone.
SANDBROOK
Prosegue anche questo filone narrativo che pian piano inizia ad incastrarsi sempre meglio a quanto già presente sul piatto dello show, dopo la pessima riuscita dell’incontro combinato Hardy si trova a dover affrontare Lee a viso aperto in più di un’occasione, fino a quando non lo trova fuori casa sua con una busta di interviste e prove che lui stesso ha raccolto nel tentativo di scagionarsi. È tutto più confuso di prima, se magari al primo episodio di questa stagione Lee ci sembrava l’assassino perfetto non è più così, inoltre ora vengono anche fuori i nomi di altri possibili sospettati, possiamo mica tralasciarli? Poi se non è stato lui ad inviare a Claire la campanula chi è stato? Sicuramente qualcuno che li conosce, che ha familiarità col caso e che probabilmente sa qualcosa di molto importante. Veniamo a Claire, se Lee sembra essere meno colpevole rispetto ai primi episodi, sua moglie appare sempre più instabile, passa dall’aver paura del marito e quindi dal sentirsi vittima della situazione, all’andare a letto col primo che incontra senza farsi problemi o porsi domande. Inoltre le sue dichiarazioni sono il più delle volte inconsistenti, cosa di cui si rende conto anche Ellie la quale ci fa rivalutare anche Hardy.
Onestamente Claire non mi piace, quella sorta di rapido flashback ci fa vedere che picchia qualcuno e l’ipotesi più semplice sarebbe Lee ma se non fosse lui? Se fosse uno dei terzi coinvolti?
Abbiamo visto Ashworth scambiare qualche sguardo con le ragazzine, era solo quello o c’era dell’altro? È possibile che eventuali altre dinamiche abbiano innescato in Claire qualche tipo di risposta? Magari ha avuto una relazione extra coniugale, magari era gelosa e potrebbe aver compiuto un atto folle, per ora non abbiamo prove concrete su cui ragionare, quindi son tutte teorie che però non ci portano da nessuna parte.
Hardy, povero Hardy! Non so come non gli sia venuto un attacco di quelli potenti con tutto quello che è accaduto in quest’episodio, ma se non è successo ora, secondo me a breve ci ritroveremo seriamente preoccupati per lui e per la sua salute. Anche lui si sente impotente, non ha modo di combattere come vorrebbe in tribunale, si sente responsabile per Ellie, anche se non lo da a vedere, con la storia del presunto affair poi sente di averla delusa, anche se nemmeno lui ha colpe ma è l’unico che in realtà si è calato nei panni della collega ed ha cercato, per quanto possibile di farla stare meglio, quindi questa proprio non ci voleva.
Continuo ad amare la cura quasi maniacale dei particolari che si presenta in tutte le scene, Mark che porge il cuscino a Beth in tribunale, l’inquadratura centrata di Hardy quando assiste al bacio tra Lee e la moglie, l’aneddoto che Ellie racconta a Claire; i gesti, il modo in cui Jocelyn poggia la mano su Ellie mentre va via, o le dita di Claire sulla giacca di Hardy, ogni cosa trova il suo incastro perfetto e se, con un impianto narrativo così ben costruito ed ampio, riusciamo a soffermarci e a prestare attenzione anche alle cose che magari solitamente trascuriamo, vuol dire che queste sono importanti non solo da un punto di vista plottistico ma da un punto di vista esecutivo globale che decide di trovare la sua forza anche in ciò che di solito è puramente di contorno, rendendolo parte integrante ed indissolubile della storia.
BEST LINES
Questa settimana Ellie le vince tutte, ha una serie di battute fantastiche e piene d’amore verso il prossimo xD.