
Carissimi Addicted, oggi analizziamo quali sono state le maggiori differenze tra il libro di Huxley e la trasposizione sul piccolo schermo di “Brave New World“.
Ognuno ha le sue passioni letterarie, e magari spera di vedere un giorno quelle parole scritte prendere vita sullo schermo. “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley era senza dubbio in cima alla mia lista. Ho sempre sperato che qualcuno decidesse di riadattare questo romanzo in una serie tv, per cui alla notizia dell’uscita di “Brave New World” non potevo essere più entusiasta.
Di base quando si tratta di trasposizioni cinematografiche o televisive di opere letterarie, non mi aspetto mai una copia fedele, ma piuttosto un adattamento che riesca a coglierne lo spirito. Carta e schermo sono due mezzi di fruizione molto diversi e, in alcuni casi, il passaggio da uno all’altro non può essere così diretto.
Inizialmente, quindi, ho accettato di buon grado alcune piccole modifiche che servivano a rendere la storia più attuale e dare una maggiore caratterizzazione ai personaggi. Peccato però che, proseguendo nella visione, alcune di queste variazioni siano diventate troppo invasive e siano andate, a mio parere, a snaturare il vero messaggio del romanzo, facendogli perdere parte della sua forza.
BRAVE NEW WORLD – LE DIFFERENZE TRA LIBRO E SERIE TV
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE INDRA
“Brave New World” è un romanzo del 1932, quindi l’universo distopico che Huxley aveva dipinto poteva aver bisogno di qualche aggiornamento per renderlo più appetibile al pubblico della serie tv. L’introduzione dell’intelligenza artificiale Indra, però, è stata una forzatura, un’aggiunta che ha distorto il messaggio del romanzo. L’intero universo di “Brave New World” non può essere ridotto ad un esperimento sociale manovrato da un’intelligenza artificiale andata fuori controllo, perché in questo modo ha banalizzato l’intera rappresentazione distopica, rendendolo una sorta di lungo racconto alla “Black Mirror”.
LA MANCANZA DI EMOZIONI
La descrizione che hanno dato nella serie del nuovo mondo ha risentito fortemente dell’introduzione di Indra, banalizzando molte questioni. Attraverso il perfezionamento tecnologico, il condizionamento e il soma, la società vive in una condizione di perfetto equilibrio, senza guerre o malattie, senza alcun tipo di turbamento. Negando la possibilità di provare emozioni, viene bandita però anche qualsiasi forma d’arte in grado di poter suscitare quei sentimenti. Motivo per cui gli abitanti del nuovo mondo non solo non riconoscono il concetto di famiglia, ma sono tenuti lontani anche da musica e letteratura. Una piccola omissione, certo, ma che rende questo universo molto meno sfaccettato di quanto fosse in origine e che toglie anche una grandissima componente della personalità di John.
MUSTAFA MOND
Questo personaggio chiave è stato relegato alla storyline di Indra e completamente scollegato dal resto dei protagonisti, perdendo così quasi tutta la sua forza. Le interazioni tra Mustafa Mond e John rappresentano alcuni dei passaggi più interessanti dell’intero romanzo, proprio perché mettono a confronto due visioni completamente opposte della società. Mond non ha dubbi sul fatto che l’astensione da qualsiasi tipo di sentimento abbia portato al vero benessere del Nuovo Mondo, mentre ciò che vediamo nella serie è solo un’ombra, che vaga nel dubbio di aver commesso un errore irrimediabile.
LA STORIA D’AMORE TRA JOHN E LENINA
Nel romanzo la relazione tra i due esiste ma non è tanto approfondita: si intuisce ma non è mai espresso in modo palese come “amore”. Inizialmente avevo apprezzato questo cambiamento, proprio perché suggeriva un approfondimento di qualcosa che nell’originale si poteva solo leggere tra le righe. Se Lenina è uscita vincente da questa trasposizione, con una maggiore caratterizzazione, John invece è rimasto completamente schiacciato da questa scelta. Il suo personaggio, che dovrebbe essere il protagonista della storia, si è ridotto sostanzialmente alla sola funzione che ricopre all’interno di questa coppia.
IL MONDO DEI SELVAGGI
La rappresentazione data dalla serie è molto più vicina alla nostra società, mentre Huxley lo aveva descritto più come una sorta di riserva indiana. Il cambiamento in questo caso è stato positivo, perché ha enfatizzato l’atteggiamento di sfruttamento che la nuova società fordiana aveva nei confronti del vecchio mondo. L’idea di spettacolarizzare la vita quotidiana, come fosse un parco divertimenti, è stata davvero molto azzeccata.
LA RIVOLTA DEGLI EPSILON
Come la rivolta dei Selvaggi, anche questo è un elemento totalmente estraneo al romanzo originale, a servizio senza dubbio della volontà di creare più azione e coerente con l’attenzione posta sul personaggio di Joseph Morgan. Leggendo il romanzo si avverte un certo senso di impotenza, quindi quest’aggiunta può essere vista come una sorta di riscatto per ciò che molti avranno provato di fronte alla rappresentazione di una società funzionante come una macchina bene oliata, ma castrata della sua umanità. Quest’ultimo cambiamento porta anche ad un finale completamente diverso da quello del romanzo di Huxley.
BRAVE NEW WORLD – LE DIFFERENZE TRA LIBRO E SERIE TV
Nonostante il mio grande, grandissimo amore per il romanzo ho cercato di mantenermi il più possibile oggettiva. Come detto all’inizio, non sempre il cambiamento è un male e confermo che alcune variazioni hanno dato davvero un valore aggiunto allo show. Così come tante altre modifiche sono risultate eccessivamente stonate.
Nel complesso “Brave New World”, nonostante l’ottimo cast e l’estetica molto curata, non è una serie che arriva al cuore e manca della poesia che era racchiusa nella carta stampata. Non dubito che possa risultare godibile per chi non avesse mai letto il libro, ma per gli amanti del romanzo credo sia quasi impossibile non provare un minimo di delusione per questo adattamento.
A chiunque non avesse mai letto “Brave New World” di Aldous Huxley, consiglio caldamente di recuperare questa lettura e invito invece i lettori a farmi sapere nei commenti se sono d’accordo con queste differenze.
Alla prossima!