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Blindspot | Recensione 2×18 – Senile Lines

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Blindspot | Recensione 2×18 – Senile Lines

Rieccoci per questa diciottesima puntata che si dimostra ancora una volta DECISAMENTE FILLER, talmente filler che di più non si può (certo non tanto come quella della scorsa settimana…)!

Come al solito abbiamo il team da una parte e (purtroppo ancora) Reade dall’altra, e la puntata riprende in pratica, come sta succedendo da ormai un bel po’ in effetti, solo qualche ora dopo da quanto visto nel finale della scorsa, ovvero dopo l’arrivo delle lettere per la commissione d’inchiesta e il pestaggio di Reade.

Comincio subito da Reade così mi tolgo il sasso dalla scarpa; ebbene, purtroppo lo troviamo in un letto di ospedale, purtroppo perché speravo di non rivederlo per un pochino in effetti, lui e la sua storia si sono protratte fin troppo a mio avviso, ci mancava solo il compagno di stanza “maestro di vita”, che capisce tutto di te in un secondo e che ovviamente ti propina le parole giuste al momento giusto. Ci sta che Reade si sia tirato insieme, quando tocchi il fondo e ti danno la massima della vita, se non sei totalmente apatico, raccogli i due neuroni che ti sono rimasti e inizi a tirarti insieme…Mi dispiace per Reade, sono sincera, ma devo anche ammettere che questa sua storyline mi ha parecchio annoiata, prima il coach e il suo omicidio, poi il ferimento nell’attacco di Sandstorm all’FBI, l’arrivo di Nikki (sono ancora inquietata da questo…), la droga e ora il pestaggio…suvvia dai, un po’ troppa roba tutta insieme, e Zapata niente. Possibile?!? Certo direte voi, lei ha avuto la sua parte nella prima stagione…e va beh, sai che parte. Io credo davvero che gli autori dovrebbero gestire meglio le varie storie dei personaggi che non sono Kurt o Jane, dare il giusto peso alle cose, non è plausibile che una storia parallela alla storyline principale abbia così tanta importanza, non va bene. E poi dai, ci stanno triturando le pelotas da almeno 8 puntate con questa fase 2 di Sandstorm e ancora non sappiamo nulla…eppure abbiamo visto (nemmeno troppo bene direi) più Reade e le sue disavventure mentali di Shepherd. TERRIBILE.

Unica nota positiva in tutto questo: nel suo ritornare sui binari giusti Reade coinvolge Tasha, la sua amica, il suo punto di riferimento, la sua scialuppa di salvataggio. E ci mancherebbe anche altro, lei è sempre stata lì accanto a lui, facendo anche scelte scomode per il bene del suo AMICO. Questi due insieme sarebbero davvero bellissimi, e si completerebbero nel migliore dei modi.

Il team nel frattempo è attivo su due fronti: da un lato seguono la pista fornita da un tattoo, dall’altro invece sono sotto interrogatorio da parte della nostra vecchia conoscenza Weitz, il quale vuole un pretesto per emergere e quindi vuole la testa di Kurt e del suo team.

Parlando del caso del giorno, un gruppo di bambini, adottati da una madre tutt’altro che amorevole, che fanno da cavie per un medico psicopatico disposto a liberarsi di loro se non più necessari, ecco che vediamo FINALMENTE Roman in azione. Ho già detto che Luke Mitchell è un figo pazzesco?!? Roman è davvero meraviglioso, il suo personaggio è uno dei migliori di questa seconda stagione, così psicologicamente complesso, diviso tra i rimorsi e il dolore causati dai pochi ricordi che ha del suo passato, la sua infanzia fatta di paura e di rivalsa per sopravvivere e la convinzione di essere un mostro…eppure anche in questa puntata ha dato prova di sè, ha fatto ciò che un buono farebbe, pensato agli altri e non a se stesso, mettendo in salvo i ragazzini e preservandoli fino alla fine delle ostilità.

La faccia fiera di Jane quando vede Roman (ancora al suo posto) uscire con quei bambini…è così orgogliosa di lui, di quello che ha dimostrato a tutti, ovvero che di lui ci si può fidare e anche Kurt è impressionato, diciamo che da tutte le volte che l’ha chiamato, cercandolo, un po’ ci stava pensando al fatto che fosse scappato…e invece no, ecco che è colpito, Roman è riuscito a fare un altro passo verso la rivalutazione di sè, verso la libertà, o quanto meno a diventare come Jane.

E parlando di Jane sono fin troppo vere le sue parole a Weitz quando afferma di essersi guadagnata sul campo il suo posto nella squadra, perché è davvero così, con tutte le volte che ha salvato il di dietro a tutti, che è stata in prima linea affrontando il nemico, scegliendo sempre e comunque il team su tutto, anche quando il suo passato (e la sua famiglia) sono tornati a bussare alla sua porta. Purtroppo Jane (o meglio, Remi) non ricorda ancora tutto, pertanto vivendo dei ricordi da Times Square in poi è un po’ più facile scegliere chi ci ha aiutato a essere ciò che siamo ora…

Non ci giro attorno perché comunque è l’evento più importante di tutto l’episodio, ovvero la mossa di Naz. Personalmente l’ho trovata molto scontata, me lo aspettavo da quando sono iniziati tutti gli interrogatori e anche per il fatto che lei non fosse stata coinvolta…suvvia, non mi sembrava poi chissà che scoop. Sicuramente poi questa sua scelta è stata DECISAMENTE IN LINEA A COME CI HANNO MOSTRATO IL PERSONAGGIO DI NAZ, pertanto l’ho apprezzata molto, anche se davvero non pensavo fosse tutta una farsa così, l’interrogatorio intendo, solo una caccia alle streghe. E Naz si è messa alla regia, smascherando il tutto egregiamente.

Naz sapeva benissimo cosa stava facendo, così risoluta, così sicura. L’ha messo nel sacco. Peccato che questo la faccia (per ora mi viene da dire) uscire di scena, perché alla fine come dice lei stessa, in tutti questi episodi, Naz è riuscita a ritagliarsi il proprio posto all’interno del nostro team, un posto di guida, accanto a Kurt, ma anche di consigliera. E naz ha sacrificato la sua carriera per dare una possibilità al team contro Sandstorm, ha perso una battaglia per dare la possibilità di vincere la guerra. Mi mancherà? Insomma, non vi nascondo che in parte sono felice (sono un po’ stronza lo so ma di fatto non è che mi stesse molto simpatica), sicuramente riconosco  è un personaggio ben riuscito.

Mi chiedo una cosa: e se anche questa fosse una mossa nel piano globale di Sandstorm per far trovare ogni singola risorsa del team nel posto giusto e al momento giusto? Devo dire che io ci penso spesso, perché alla fine qua non ci si può fidare davvero di nessuno, e il ruolo di Kurt è ancora troppo incerto, ma è chiaro che lui debba essere dove è…o forse Naz ha cambiato le carte in tavola e Kurt avrebbe dovuto essere rimosso dall’incarico?…troppo complesso…

Infine, ecco Shepherd: pronta a far ritorno in America con una scorta formato famiglia di materiale radioattivo…con un monito: stare lontani dalla zona occidentale…brutti momenti in arrivo, brutti davvero…

QUESTO E QUELLO

Seriamente?!? Ci sono cascati ancora, dopo la chiamata senza aver risposto, adesso parlano anche con il cellulare al contrario, dei geni del male.

Vogliamo parlare della descrizione da parte di Kurt del suo rapporto con Jane?

Va bene Kurt, lo sappiamo tutti che non vorresti uscire solo per una birra…non vediamo l’ora!

Il prossimo episodio di intitolerà “Regard a Mere Mad Rager” e va a chiudere le parole KURT WELLER derivate dai titoli palindromici…sono proprio curiosa di vedere se scopriremo finalmente il ruolo di Kurt, sarebbe anche ora. Intanto ecco a voi il trailer dell’episodio:

….finalmente si bacianoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

Mi sentite esultare?!?!?! Il #maiunagioia sarà sicuramente dietro l’angolo…

 

 

 

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

2 COMMENTS

  1. Puntata carina, purtroppo ancora molto lontana dalla suspance della prima stagione. Se proprio qualcuno doveva sacrificarsi per il team, già ad inizio episodio avevo capito (abbastanza prevedibile direi) che si sarebbe trattato di Naz, in effetti la stagione sta per terminare e in qualche modo dovevano farla uscire di scena, almeno è uscita da eroe e non da traditrice. Dopo la storia di Borden sarebbe stato davvero troppo ripetitivo.
    Convido quello detto su Roman, davvero una bella aggiunta al cast.

    • Ciao! Effettivamente questa puntata non è stata male però dai, siamo a -4 dal finale e boh, mi sembra che si sia a metà stagione!
      Quest’anno proprio hanno sprecato tempo con storyline inutili dimenticando di sviluppare in modo interessante quella principale..
      Naz che si sacrificava era scontato e si capiva dal minuto 1 in cui ha parlato..
      Voglio proprio vedere cosa ci hanno riservato per Kurt e cosa succederà tra Roman e Jane..
      Alla prossima.
      Ah! Ci sarà il rinnovo?!?

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