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Blindspot | Recensione 2×16 – Evil Did I Dwell, Lewd I Did Live

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Blindspot | Recensione 2×16 – Evil Did I Dwell, Lewd I Did Live

Carissimi!

Dopo una lunghissima pausa primaverile, torna il nostro team di agenti al gran completo… ebbene sì, anche Naz.

Facciamo un passo indietro: nell’ultima puntata prima della pausa ci avevano lasciati con Naz di nuovo in contatto con la sua fonte che, però, l’aveva attirata in una trappola che le era costata quasi la vita. Quasi, perché grazie a delle mosse che Bruce Lee levati, Naz aveva fatto il sedere a capanna al suo assalitore ed era riuscita a portare con sé all’FBI una chiavetta USB importantissima e ricca di informazioni preziose.

Devo dire che mi fa piacere che Naz non sia morta, alla fine credo che sia un bel personaggio, sicura e determinata ma anche fragile, femminile ma forte e piena di risorse; una bella scoperta in questa stagione. Di fatto credo che Naz e (ovviamente, vedete i miei occhi a forma di cuore?!?) Roman siano i nuovi personaggi meglio riusciti, non che ce ne siano stati altri in effetti (rilevanti), ma non è comunque cosa semplice introdurre e caratterizzare un personaggio che abbia spessore. E con loro ci sono riusciti, due volte.

Parlando di Roman, nella scorsa puntata l’abbiamo visto in azione con Kurt e devo dire che sono stati una gran bella coppia e, come era successo per Jane, abbiamo scoperto che anche Roman conosce diverse lingue, in particolare lo spagnolo. Roman è proprio un cucciolo indifeso, ogni flashback ce lo mostra come quel bambino impaurito che si attacca a ogni spiraglio di sopravvivenza e che ha trovato nella sorella la sua stella polare, ovvero quella guida, quell’appiglio necessario a non smarrire la propria identità. Lui è diventato un “mostro” dapprima per autodifesa, in seguito per essere parte della sua Famiglia, per seguire Remi. In tutto questi flashback del passato c’è sempre una costante, che ancora non ci è stata spiegata: tutta la rabbia, l’accanimento e la voglia di vendetta di Remi, da dove vengono? Per quanto sia vero che il governo ha usato lei e la sua squadra per le missioni più terribili, che alla fine li hanno ammazzati tutti per insabbiare ogni cosa… però ci deve essere dell’altro. Voglio dire: Remi già conosceva Shepherd, sapeva la sua storia, il suo passato, eppure è entrata nell’esercito come la “madre”, poi a un certo punto ecco che era scattata la voglia di rivalsa… perché? Inoltre, non si può dimenticare il primo flashback di Jane, lei in una chiesa che ammazza una suora, avrà un senso?

Di certo il sentimento di Jane per Roman è reale, sincero… lei vuole che lui abbia una possibilità, vuole che lui ricominci, e ci pensa lei cercando di costruirgli attorno uno spazio confortevole. Poca roba forse, ma tantissimo se pensiamo che Roman non ha nulla, né un’identità, né una “casa”. Non vedo l’ora di scoprire frammenti del suo passato e vedere come questi lo influenzeranno, però gli autori si devono dare una mossa, non è che Roman può essere tenuto lì così fino alla 2×21.

Come spesso capita, anche questo episodio ha seguito due storie che poi si sono unite suo finale e anche questa volta una delle storie riguardava (purtroppo aggiungerei io) Reade.

Io non capisco perché gli autori stiano dando tanta dignità alla sua storia, voglio dire, è vero che è un personaggio principale, però, davvero, basta. Casualmente sia Reade che Tasha vengono selezionati per il test sulla droga, tutti e due?!?!? Ma che sistema random è quello che casualmente, in un edificio pieno di agenti, va a prendere proprio due del team di Weller?! Non è tanto credibile, diciamocelo. Certo, questo ha permesso a Tasha di capire la gravità dello stato psicologico del suo amico, però potevano anche farlo in un altro modo. Eviterò anche di commentare la botta di fortuna di Reade, che nonostante il consumo temporalmente vicino di coca è riuscito a passare il test… e ora ci troviamo con Tasha intenzionata a raccontare tutto a Kurt. Fa bene? Secondo me sì, perché se ami qualcuno fai anche delle cose scomode pur di “salvarlo” e Reade ha bisogno di essere salvato da se stesso. Parlarne con qualcuno gli farebbe bene e di fatto credo che un avvicinamento romantico con Tasha avrebbe potuto in qualche modo salvarlo, perché lui ci credeva davvero in quel bacio. Ed è stata anche un po’ un’ulteriore mazzata.

Passiamo oltre, perché dei problemi di Reade non se ne può davvero più.

Parlando di problemi (gravi problemi), devo dirvi che vedere Patterson ridotta così mi ha davvero fatto male. La sua forza quando si è trovata ad affrontare Borden, la sua fiducia in quello per cui ha fatto giuramento, la voglia di Giustizia, quella con G maiuscola, una giustizia SOCIALE e non PERSONALE, una giustizia che È ANCHE VENDETTA. E invece Borden decide di togliersi la vita. Uno schifoso fino alla fine, scusate il francesismo, ma quando ci vuole ci vuole. E le parole di Patterson, “Mi hai distrutta”, fanno male perché lei lo ammette, lo grida, e l’accettazione porta con sé il nulla, il non provare più niente. Non rimane neanche più il dolore.

In tutto questo abbiamo scoperto che la fonte di Naz in Sandstorm non era altro che Cade (non me lo ricordavo così belloccio tra l’altro!) che devo dire mi ha stupita in positivo: terrorista redento perché resosi conto del fatto che la vittima era diventata essa stessa carnefice (ovvero che Shepherd è matta come un cavallo e di fatto non vuole fare altro che quello che ha subito).

(Io mi sarei di sicuro spaccata una gamba dopo una discesa così…)

Le scene di lotta di Jane sono sempre molto belle, a chi non piacerebbe essere forti come lei?!? E poi ecco che scopriamo anche il perché dei continui malesseri di Patterson: una cimice nel suo dente!

Ecco perché Sheperd e i suoi sapevano sempre cosa fare e il momento giusto per farlo! E Patterson capisce che è importante usare a loro vantaggio questa informazione per riuscire a essere per una volta un passo avanti a Sandstorm! Una trappola, che purtroppo però si conclude in un niente di fatto perché, pur di non farsi prendere, gli uomini di Sandstorm si ammazzano, o meglio, un omicidio-suicidio in cui uno ammazza tutti gli altri e poi si toglie la vita… e il nostro team se ne è rimasto lì pietrificato a cercare di capire cosa fosse successo; ma qualcuno non poteva sparare alla gamba al killer?!? No, ovviamente altrimenti la stagione finiva prima.

Interessante quello che dice Cade, ovvero che una volta messo in moto, il piano di Shepherd sarà compiuto perché quello che lei vuole accade. E interessante anche il fatto che Cade “conosca” Kurt, anche se non il suo ruolo ed è importante la conferma che ci viene data: Kurt è importante solo perché necessario, quando non lo sarà più sarà sacrificabile. Quello che sappiamo è che Shepherd tiene d’occhio Kurt già da quando era adolescente, quindi putativamente a quel tempo Remi aveva qualche anno in meno: noi sappiamo che la rabbia di Remi è emersa quando il governo ha fatto fuori il suo team dell’esercito, team di cui lei è stata l’unica sopravvissuta. Eppure parrebbe che Shepherd abbia cominciato a muoversi parecchi anni prima… o no? Ci deve essere qualcosa che mi sfugge… idee?

Vogliamo parlare anche di quanto forte sia il sentimento di Kurt per Jane?!?

Basta vedere quanto si arrabbia al solo pensiero di Cade che provò ad ucciderla… ADORABILE!

Così come sono adorabili tutti insieme a “bere e ubriacarsi”, mi mancavano così uniti.

E infine: Jane a cena con il suo “ragazzo”. Ora, io non conosco nessuno che abbia cambiato nome a un certo punto della sua vita, e dal mio punto di vista questo sarebbe sufficientemente “sospetto”, sicuramente siamo in “Blindspot” e non ci si può stupire, però se fossi in Jane qualche domanda me la farei. Lui però è davvero carino, le ha preparato anche una cena meravigliosa! Ovviamente lo odio lo stesso e continuo a pensare che ci sia qualcosa sotto o che comunque non arriverà alla fine della stagione, ma detto questo: chi sono quelli che hanno fatto irruzione in casa sua e li hanno narcotizzati?!?! Sandstorm? Terroristi? Qualcuno dal passato di lui? Vedremo…

QUESTO E QUELLO…

1. Ma i medici che vedono una carie in un dente di Patterson e non le dicono niente?!? Va bene che cercavate danni alla mandibola, però suvvia, non mi sembrava una “carie” da niente. Magari poi uno può andare dal dentista no?!? Caso di malasanità da denunciare…

2. Ancora non mi capacito di come abbia fatto Naz a girarsi e saltare sul sedile della macchina posteriore senza aggrovigliarsi nel cavo che aveva l’assalitore… io farei la fine di Kai in “TVD” quando cerca di uscire dalla Camaro di Damon…

3. Ancora una volta titoli palindromici, abbiamo già trovato:

KURT WELLE

È abbastanza chiaro che l’ultima lettera sarà una R, in quella puntata (la 19) scopriremo il ruolo di Kurt?!?

Ragazzi, per oggi è tutto, vi lascio con il promo della prossima puntata, intitolata “Solos“:

 

 

 

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

4 COMMENTS

  1. Ho adorato la prima stagione ma ultimamente trovo difficile seguire le puntate, troppa carne al fuoco e molto spesso mi annoio.
    A mio parere Tasha e Reade dovrebbero essere personaggi di supporto, di contorno, e trovo inutile, ai fini della trama dedicare loro tutto questo “screen time”. Ho trovato inutile nella prima stagione la questione gioco d’azzardo di Tasha (personaggio che tra l’altro trovo incredibilmente fastidioso) e in questa la questione droga di Reade: sono storie a parte che non centrano niente con tutto il resto e servono solo ad “isolarli” dal gruppo.
    Il fidanzato di Jane non convince neanche me e mi stupisce moltissimo che, nonostante l’estrema e giustificata paranoia che gira in quegli uffici dell’FBI lei si sia lasciata convincere che fosse una buona idea frequentare qualcuno al di fuori del loro settore lavorativo.
    Weller bravissimo nel suo lavoro, pessimo nel mascherare i suoi sentimenti: Kurt ha perennemente l’occhio da triglia quando Jane è nella stanza, lo sa Naz lo sanno i muri lo sanno tutti. Mi immagino come reagirà nel prossimo episodio quando capirà che Jane è stata rapita, sento già le urla da casa mia 🙂 #Jeller4ever

    • Ahahhaha! Weller occhi da triglia rende davvero bene l’idea Effettivamente!
      Concordo su Reade e Tasha, neanche io capisco tutto questo importanza che viene data loro, rendendole storie parallele a quelle degli altri protagonisti, storie inutili ai fini della trama complessiva..che senso abbia francamente lo ignoro..

  2. Tranquilla mia cara, se andassi ad aikido o a qualsiasi arte marziale ed imparassi le cadute, potresti imitare Jane senza sforzo.. te lo dico per esperienza.

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