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Beauty And The Beast | Recensione 3×04 / 05 – Heart Of The Matter/The Most Dangerous Beast

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Beauty And The Beast | Recensione 3×04 / 05 – Heart Of The Matter/The Most Dangerous Beast

Helloooooo Beasties!
Come state? Vi siete sciolti sulle tastiere per il caldo? Perchè qui, ve lo assicuro, la situazione rasenta l’infernale.

E, in giornate così terribilmente bollenti, cosa c’è di meglio che guardare l’episodio di una serie tv in cui tutti girano ancora in giubbotto di pelle dal freddo?
Niente.
A parte riguardare un qualche episodio di Natale con la neve alta un chilometro. QUELLO aiuterebbe.

Doppia recensione questa settimana, dovuta un po’ alla Telecom che non collabora affatto (lavori nella mia zona mi hanno costretta all’ennesimo ritardo) e un po’ al fatto che non ci ho capito un’emerita mazza sulle date di uscita dagli episodi. Il mio calendario segna la serie al giovedì, e invece ieri notte (lunedì) ho trovato in rete la quinta puntata.
Se qualcuno ha specifiche su questi salti assurdi me le dica, perchè non so più cosa fare….. a parte scandagliare ogni giorno la rete in cerca di un nuovo episodio di BATB da recensire.

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REALLY???

Iniziamo con la 3×04, “Heart Of The Matter”, perchè ci da un sacco di cose di cui parlare.

Dopo una puntata un po’ tanto moscia, “Heart Of The Matter” ci riporta sul binario giusto con una perfetta dose di ironia, azione e sentimento, come nelle più belle puntate della serie. Finalmente Vin e Cat affrontano un po’ di problemucci, e di riflesso li affrontano anche Tess e J.T.
[Heather compare solo ad un ipotetico telefono. Non sono stata costretta a sorbirmi i suoi piagnistei, e questo mi ha migliorato decisamente l’umore!]

Ad ogni modo: il cambio di direzione in questa stagione si sta facendo sentire sempre di più. BATB non è più quello degli inizi, pur rimanendo sempre uno show che tende a parafrasare i problemi della vita reale, rendendoli “Superumani” e facendoli affrontare ai protagonisti. BATB cresce col crescere delle storie, e diventa in un certo senso sia più

individualista che più collettivo.
Per questo motivo, un episodio come questo ha il suo scopo. Serve a ricapitolare, a tirare le fila di una progressione che va avanti da 3 stagioni, a ripartire, in un certo senso, da quelli che sono i temi principali.
Il problema affrontato nella puntata è sempre lo stesso, ma vista l’entrata in campo della coppia JT/Tess, lo scopo diventa quasi quello di confrontare i due diversi tipi di approccio, oltre che di estendersi anche al campo dell’amicizia e della collaborazione di gruppo.
Questo può creare dei problemi, ammettiamolo.
I casi che vengono affrontati ultimamente, passano quasi in secondo piano rispetto all’approccio alle vite personali dei protagonisti. Si lasciano dietro molti più plot hole di quanti vorremmo. Diventano un espediente narrativo, togliendo all’azione il giusto risalto.
In questo episodio in particolare, si è rischiato di farlo più volte… ma fortunatamente ci si è sempre ripresi all’ultimo, rendendo nel finale chiara e lampante la morale.
Così come il rapporto tra Catherine, Tess, Vincent e JT sta rischiando sempre più di relegare la coppia di migliori amici a squadra di soccorso per i protagonisti, pronta a coprire danni e fare favori a discapito delle proprie vite, così i problemi tra Vincent e Catherine sembrano oscurare tutto il contorno, tanto che quasi non si pensa più [Se non ci fosse Cat a ricordarcelo 10.000 volte a puntata] a cosa si potrebbe nascondere dietro a questo nuovo siero potenziante.
Per nostra fortuna, “Heart Of The Matter”sembra riportare l’equilibrio definitivo in quest’ultima situazione prima che sia Tess che JT sbrocchino del tutto e mandino a quel paese Vincent e Catherine e i loro problemi.

Fenomenale la conferenza telefonica, dove l’incapacità delle due coppie di parlare col partner viene esacerbata al limite, portandoli alla decisione definitiva di PARLARE come persone mature e responsabili gli uni con gli altri.
JT e Tess sono sempre stati, fin dagli inizi dello show, la voce della ragione per Vincent e Cat. Quelli che li riportano coi piedi per terra. Quelli che ricordano loro che con l’amore si possono vincere tante battaglie, ma serve anche pragmatismo e una visione più ampia del problema per poter uscire da un guaio. Quelli che ricordano loro che esiste un mondo, là fuori, pronto a massacrarli se non lo affrontano nella maniera giusta.
E’ la base del loro rapporto, ed è anche la base del rapporto di amicizia che li lega, e ultimamente questa base era venuta a mancare in favore di un approccio alle cose molto più superficiale.

CImPBBLUsAAQrdsIn questo episodio, invece, Vincent e Catherine tornano un po’ alle origini, a salvare vite, a mettere in galera i cattivi, a fare quello che riesce loro meglio.

Piccola Digressione: Analizzando la stagione scorsa, tutto quell’uccidere altre bestie e dare la caccia alle persone ci aveva un po’ disorientati, abituandoci ad un Vincent più dark e con meno scrupoli. “Heart Of The Matter” torna a quel punto della storia dove entrambi i protagonisti erano focalizzati sul fare la cosa giusta per poter salvare più vite possibile, cosa che non sono più abituati a fare nemmeno loro, e questo ci permette di rivivere con loro i punti salienti di quello che è stato il loro percorso fino a qui, anche grazie al consulente di coppia che hanno scelto.

Qual’è il problema vero? Il fatto che Cat stia inconsciamente scappando da qualcosa [Vi dice niente la parola MATRIMONIO?] e, per evadere, si butti sul lavoro. Il fatto che entrambi siano talmente assorbiti dai loro doveri da non avere più tempo per stare assieme. Il fatto che si siano un po’ persi per strada, diciamocelo, quei valori che li avevano visti mettersi assieme nella prima stagione.
Sanno benissimo entrambi di essere “meglio” assieme che separati, ma quella che il consulente di coppia definisce “codipendenza”, e che anche un cretino avrebbe attribuito alla coppia sin dall’inizio della storia, sta facendo loro perdere loro il senso dell’individualità che ogni membro di un rapporto sano deve avere. Perchè altrimenti Cat avrebbe accettato di sposarlo, quando fino a dieci minuti prima aveva detto “no grazie, non sono ancora pronta”? Perchè altrimenti Vincent sarebbe così restio a riadattarsi alla sua parte bestiale e ad usarla a volontà come faceva un tempo?
Stessa cosa per quanto riguarda Tess e JT, codipendenti dal rapporto con i loro migliori amici tanto da cercare comunque e sempre di aiutarli.

“Heart Of The Matter” ci mostra, finalmente, con questo ritorno alle origini, quanto la collaborazione (sia in una coppia che in un gruppo di persone) sia basilare per la riuscita di qualsiasi missione, quando ognuno riesce ad aiutare gli altri in base alle proprie competenze e sfruttando ciò che lo rende un individuo distinto dalla massa.
Da giocatrice di ruolo, non potrei essere più d’accordo con la morale di questa puntata, che si sviluppa come sempre con le caratteristiche che tutti conosciamo, mostrandoci quindi l’esasperazione di un problema esterno e paragonandolo a quello dei protagonisti.

Vincent e Catherine litigano per un cuore fisico, mentre il litigio è in realtà riguardante il loro cuore metaforico.
Nel ritrovare e salvare il cuore del miliardario, colpevole solo di aver cercato di spiare la lista donatori per conoscere l’identità della persona che probabilmente gli avrebbe salvato la vita (FORSE), salvano anche il loro, di cuore.

Dico FORSE perchè questa storia del siero potenziante, alla quale oramai stiamo girando attorno da troppo troppo tempo per i miei gusti, continua a saltare fuori nei momenti meno opportuni.
Spero per il vecchietto malato di cuore che ilsuo unico problema sia una moglie bastarda e ossessionata dal loro rapporto, perchè no mi torna davvero che, guarda caso, proprio il cuore per lui fosse uno dei cuori potenziati dal misterioso composto.

Per quanto riguarda invece JT e l’antidoto, i casi sono due: o l’antidoto in realtà non ha funzionato sul cuore, oppure il processo è reversibile solo ed esclusivamente dopo poco tempo dalla mutazione, perchè altrimenti il fatto che su di lui non funzioni non ha senso.safe_image.php

Highlights della puntata: la conferenza telefonica a 4 dove nessuno voleva parlare con nessuno e, perdonatemi ma ci ho riso fino alle lacrime, la scena del freezer.
LA FACCIA DI CAT quando dice a Vincent che lo ama e poi lo obbliga a buttare giù la porta E’ IMPAGABILE.

Per mia immensa fortuna, i due episodi sono così ben collegati che non mi è difficile dare un seguito alla recensione.

“The Most Dangerous Beast” Completa il ciclo iniziato due puntate fa, col ritorno di Bob e Carol e con la conclusione [apparentemente] dell’arco narrativo che ha visto Vincent in difficoltà nel controllare la propria parte bestiale.

E lo fa bene. E lo fa continuando direttamente dalla puntata precedente, con Cat e Vincent ancora in terapia che tentano di passare oltre questa Codipendenza e con JT e Tess pronti a fare, ancora una volta, da coscienza e da ancora per i due protagonisti, mentre procedono anche loro facendo nuovi passi nella loro relazione.
CJKxECIWoAATcEgSi ritorna sempre di più alle origini, se possibile, con Tess scettica ed impositiva che si vede costretta a mettere un freno a quella che sembra una vera e propria ossessione per Caterine e che poi deve ritrattare, una volta scoperta la verità, il tutto però trovandosi irrimediabilmente incastrata nel suo nuovo ruolo di Capitano con il quale deve trovare un nuovo equilibrio.
Si ritorna alle origini con Vincent di nuovo in grado di utilizzare la sua parte bestiale, e braccato per essa.
Si torna alle prigini col sesto senso infallibile di Cat per i guai.
Si tornaalle origini con JT, che perde il potere di guarigione che lo spaventava tanto e che poteva creare problemi grossissimi.
[Heather non pervenuta,2.0. GRAZIE AL CIELO!]

Come negli episodi precedenti, parere personale e spassionato, si è però puntato un po’ troppo sul confronto tra risoluzione giusta e sbagliata del problema “sentimentale” principale: la Codipendenza. Quella codipendenza che ci hanno per forza spinto in gola rimarcando le differenze di approccio che hanno le due coppie maggiormente coinvolte, ovvero i protagonisti e gli antagonisti.
La metafora VA BENE, è ottima per spiegare certi meccanismi. MA BASTA.
A lungo andare STANCA. Risulta melensa e difficile da digerire, specie quando ce la telefonano in maniera così spudorata.
Preferirei un approccio più sottile ai fatti, meno palese. Meno “Ricordiamolo ogni 2 minuti che stiamo parlando di questo, non si sa mai che il pubblico a casa sia imbecille”.

Che Bob e Carol fossero codipendenti l’uno dall’altra lo avevamo capito perfettamente. In fin dei conti, sono stati scelti per un esperimento che li ha resi eccezionali in coppia più di quanto lo fossero singolarmente.

Ho gradito molto, però che gli scontri alla fine siano stati “paritari”, che abbiano concluso la storia così come era iniziata, con Carol e Cat da una parte e Bob e Vincent dall’altra.
E sono sincera: mi spiace molto che questo episodio abbia segnato per loro una fine così tragica e dolorosa. Avrebbero potuto essere alleati ECCEZIONALI contro chiunque stia sperimentando quel siero, e non solo per le capacità. Avrebbero potuto avere la giusta dose di motivazione per parlare, per allearsi con i protagonisti, per diventare per loro una sorta di “mentori” alternativi.
E’ indubbio che le due coppie si piacessero a vicenda, all’inizio. Anche senza le spiegazioni date dai dialoghi che abbiamo visto, era indubbio che Bob e Carol si rivedessero in Vincent e Catherine, che gradissero la loro compagnia.
E’ TANTO potenziale sprecato la loro morte, ma contemporaneamente serve per dare un’idea chiara del livello di pericolosità e di spietatezza dell’organizzazione dietro agli esperimenti.

Che, a quanto pare, NON e’ la Muirfield, ma SA qualcosa delle Bestie.
Ci sarebbe da capire che cosa.
Perchè [LO SO che non ho un Angolo delle Speculazioni in queste recensioni… ma passatemela per una volta…] ho un’impressione, dettata più che altro dal contenuto degli sms che si sono scambiati Bob e Carol durante l’episodio.
Quei test, quelle prove che Bob ha forzato Vincent a superare, erano “strane”. Non riguardavano solo la forza fisica, la velocità, la capacità di vedere al buio… cose che, diciamocelo, essendo tratti animali dovrebbero interessare di più a qualcuno che conduce esperimenti genetici, se non altro per cercare di capire di quali DNA animali fosse arricchito il siero usato dalla Muirfield.
MA NO.
La prima prova, la PRIMA in assoluto, riguardava la MORALITA’ di Vincent.
Avere DNA animale non ti priva della moralità. Al massimo ti priva della sanità mentale, ma usare la parola MORALITA’ per definire l’atteggiamento di Vincent è una cosa che può fare un soldato…. non uno scienziato.
E allora: che le persone interessate ad avere Vincent per studiarlo non siano in realtà puramente scienziati, ma abbiano a che fare con il famoso passato già visto col diario dei loro antenati, e che il padre di Catherine teme tanto possa tornare a creare problemi alla figlia?
Scopriremo il perchè esistessero altre bestie PRIMA della Muirfield, finalmente?
Scopriremo cosa c’è dietro ad una storyline che potrebbe anche rivelarsi interessante?

Saltando di palo in frasca [non fatemi andare avanti con le speculazioni, per carità!]: JT e Tess sono stati ECCEZIONALI.
Ho AMATO ogni momento che li ha visti protagonisti.
Primo: perchè finalmente Tess tira fuori gli attributi e si impone, col suo grado e con la sua forza di volontà, senza seguire l’onda di Catherine e vedere in che guaio la trascina.
Chiariamoci: voglio bene a Cat, e sono felice che finalmente sia stato provato che le sue non erano solo paranoie… ma Tess ha sempre avuto questo atteggiamento un po’ passivo, da persona che la mette in guardia ma poi si fa trascinare ugualmente nel pericolo.
Stavolta NO. Stavolta ha chiarito definitivamente che la sua posizione è e deve rimanere SUPER PARTES, e che Catherine deve darsi una regolata.
EVVIVA.
Per non parlare di JT.
JT e quel coraggio che ha, ma che non sempre riesce a dimostrare. JT che torna a salvare il suo migliore amico, suo fratello anche se non di sangue, e che rischia la vita per lui.
Jt che dice quel TI AMO al telefono, terrorizzato dalla possibilità di non vedere più la sua donna.
Era da tanto, quasi da un’intera stagione, che non vedevamo JT così coinvolto, e MI E’ PIACIUTO UN SACCO. Si merita più occasioni. SI merita importanza. Perchè la sua vita non è mai stata vissuta in funzione di Vincent, quanto piutosto in ONORE di quell’amicizia che li lega. E questo non tutti lo capiscono.
Ho letteralmente saltellato e fanghirlato e parlato balenese per una decina di minuti, dopo la scena del pugno sulla spalla tra lui e Tess. Sappiatelo.
Li shippo come ho shippato POCHE coppie nella mia vita, e sono ADORABILI.

E dopo avervi tediato con i miei sproloqui, vi rimando alla prossima settimana con una slide di 45 secondi di foto promozionali….. Non ho trovato il promo, solo questa.
E in questa, rivediamo non solo Heather ma anche…. il padre di Cat! Tadaaaa!

Alla prossima settimana, Beasties!

https://www.youtube.com/watch?v=CQnM62Iersw

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Annalisa Mantovani nasce a Ferrara, in un freddissimo e nevossissimo Febbraio del 1980. Forse è per questo che odia l’estate, il sole e il caldo e preferisce climi rigidi e temperature polari, grazie alle quali può godersi le fusa dei suoi gatti, una bella coperta calda, il divano e i suoi amatissimi libri. Sin da piccola legge tutto il leggibile, dal romanzo d’avventura al fantasy, dalla storia d’amore alle etichette dello shampoo, ma le sue letture preferite rimarranno sempre i romanzi di Emilio Salgari sul pirata Sandokan, Il Silmarillion di quello che definisce il suo “papà” letterario J.R.R.Tolkien, la saga di Harry Potter e qualsiasi cosa sia stata scritta sui vampiri, anche la spazzatura. Da qui, e dalle sessioni di Dungeons&Dragons a cui gioca col marito ormai da più di 15 anni, la passione per la scrittura di romanzi fantasy e urban fantasy che, se dio vuole, un giorno riuscirà anche a pubblicare. Telefilm Addicted da quando guardava Hazard e l’A-Team con il nonno dopo i compiti, predilige serie dove la componente sovrannaturale giochi un ruolo importante, anche se non disdegna Downton Abby, Criminal Minds e Broadchurch. Whovian per la vita, le sue serie del cuore saranno sempre Doctor Who, Buffy e, da poco aggiuntasi, Once Upon a Time, che ha il potere di farla tornare bambina.

1 COMMENT

  1. Ciao!! omg non tocchiamo il tasto rovente del caldo, io non la sopporto tutta questa umidità, il mio corpo non riesce a reggerlo proprio!
    by the way hai tv shows manager per caso? 😀
    pure a me lo segna il giovedì però credo sia dipeso dal fatto che magari in un altro paese, tipo il Canada va in onda prima, mentre negli USA il giovedì quindi nei siti streaming lo trovi già subbato.

    per la parentesi frasi d’amore vorrei sottolineare il “by the way i love you too” di Tess a JT dopo avergli sferrato il cazzotto XD

    bacioni, alla prossima

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