“It’s over”. Adesso è davvero finita. Tutte le storie, tutti i problemi, le difficoltà e le avversità affrontate nel corso dell’intera stagione raggiungono la loro conclusione in quel finale che incarna tutti i significati e i caratteri che un episodio del genere dovrebbe avere, una fine che riesce a racchiudere e risolvere ogni dubbio e ogni domanda sollevata nei precedenti episodi, una fine che guarda a un passato lontano cercando lì la sua soluzione ma che riesce a capire di poterne trarre insegnamento soltanto rimediando agli errori commessi e restando insieme qualunque cosa accada. Beauty and the Beast chiude così una stagione complessa, particolare, all’apparenza a volte slegata ma che dimostra invece di essere sempre all’altezza delle aspettative con una storia lineare e ben fatta a tal punto da riuscire a emozionare e a lasciarti soddisfatto più di quanto riuscissi a immaginare.

La storia si ripete …o forse no?

La gemma, il siero, Raynolds, Gabe, Rebecca e Alistair, Catherine e Vincent. Tutto trova una spiegazione, tutto ritorna in vita trovando il proprio posto in un dipinto più grande di quanto sembrasse, in una storia che univa passato e presente e che legava vite diverse e distanti ma che alla fine erano da sempre connesse.  Nel season finale della seconda stagione, Cath continua a ripercorrere gli eventi che hanno travolto la vita della sua antenata Rebecca e del suo grande amore, la bestia Alistair, rivivendo tramite le sue parole quelle stesse emozioni, le paure e le passioni che sente così vicine a sé da riuscire quasi a immedesimarsi totalmente nel suo stesso passato, come se tra lei e Rebecca non ci fosse alcuna distanza, alcuna differenza. Quasi paradossalmente, Vincent nella coppia è sempre il più ottimista, colui che crede nel lieto fine, nel traguardo raggiungibile, nel futuro senza guardarsi indietro ma Cath purtroppo è impostata sull’eterno sospetto, sul costante timore di essere colpita quando meno se lo aspetta e questo in fondo la porta a non sorprendersi quando vede arrivare il nuovo inarrestabile uragano pronto a travolgerli.

E come sempre purtroppo è JT l’annunciatore di cattive notizie ma non poteva essere altrimenti questa volta visto che l’uragano Gabe l’aveva visto nascere ed esplodere dinanzi ai suoi occhi. Gabe è tornato Bestia, iniettandosi il siero ri-creato da Sam Landon, perché guardandosi nello specchio aveva capito di non avere più niente da perdere ma la sua umanità in fondo l’aveva persa molto tempo prima, quando il sentimento che provava per Cath si era trasformato in pura ossessione. Lo scontro tra Gabe e Vincent sembra ormai inevitabile, Gabe lo cerca e Vincent certamente non si tira indietro ma Cath non ha intenzione di perderlo come Rebecca aveva perso Alistair ma quasi ingenuamente si affida ancora ai diari della sua antenata per trovare una soluzione perché sentiva di averla lì davanti agli occhi eppure non riusciva a vederla.

Cath comincia a impersonare Rebecca, le sue azioni, i suoi pensieri e le sue peggiori paure e quando suo padre le confida che l’unica possibilità che Vincent ha di sconfiggere Gabe è quella di abbandonare anche lui la sua umanità per combattere ad armi pari, Cath smette di pensare razionalmente e chiude Vincent in gabbia come Rebecca aveva fatto con Alistair, perché l’idea di perderlo ancora una volta era per lei impossibile da sopportare.

Cath allora fa propria una battaglia che alla fine la vede adesso ugualmente protagonista tanto quanto Vincent, così cerca prove e organizza piani e trappole per incastrare Gabe una volta per tutte. Eppure qualcosa ancora la turba più di quanto non volesse, qualcosa continua a impossessarsi di ogni suo pensiero ed è il terrore di aver sbagliato fin dall’inizio e di cadere effettivamente negli stessi identici errori di Rebecca. Nei suoi diari Rebecca diceva di aver ucciso il suo grande amore ed è solo mentre sta mettendo in atto il suo piano che Cath finalmente capisce cosa quelle parole volessero dire: Rebecca aveva imprigionato Alistair per proteggerlo, mettendo la gemma verde poco distante dalla sua gabbia, ma così facendo lo aveva soltanto indebolito e aveva permesso ai suoi cacciatori di catturare e uccidere una preda innocente.

Quell’amore epico e immortale che Cath tanto voleva proteggere era invece la chiave per vincere la loro guerra contro Gabe perché soltanto restando insieme potevano essere l’uno la forza dell’altra, ricordandosi a vicenda quale fosse davvero la loro natura. Cath torna da Vincent, lo libera e gli chiede di perdonarla, un perdono che alla fine era scontato e prevedibile perché anche Vincent avrebbe fatto lo stesso pur di saperla al sicuro.

Cath e Vincent sono di nuovo insieme questa volta ma prima dell’ultimo confronto, devono affrontare la sfida più difficile che potessero incontrare sul loro cammino. Gabe è fuori controllo e dopo aver ucciso Beth e l’agente Knox, rivolge le sue attenzioni su quella leva che non avrebbe mai potuto lasciare Vincent impassibile: di ritorno a casa, Cath e Vincent trovano JT in fin di vita, torturato e ferito come se una Bestia avesse giocato con lui in modo sadico e crudele. Devo ammettere che da tempo mi aspettavo un momento del genere e l’ho quasi sentito arrivare ma questo non cambia il fatto che sia stato il momento più triste di tutto l’episodio. A distruggermi ancora di più è stata la reazione di Tess che da sempre, essendo testimone dell’amore eterno tra Cath e Vincent, si domandava se anche lei potesse provarlo e se JT fosse quello giusto con cui intraprendere questo viaggio ma di fronte alla concreta possibilità di perderlo, Tess fa crollare tutte le sue ciniche mura che la proteggono e cade a pezzi tra le braccia di Cath che le chiede di essere forte, di essere quel sostegno che è sempre stata per tutti.

E nonostante la rabbia e il dolore per essere stato colpito dritto al cuore, Vincent sembra nel pieno controllo della sua razionalità e soprattutto umanità quando finalmente, nel famoso bar vicino al distretto, incontra Gabe per il loro confronto finale.

Gabe lo stuzzica, lo provoca e alla fine è sempre lui il primo ad attaccare mentre Vincent semplicemente risponde, con forza certo ma più di tutto con intelligenza perché quando meno se lo aspetta e nel momento in cui crede di poter sferrare il colpo letale, Cath arriva alle sue spalle e gli lega il collare con la gemma verde incastonata al suo interno, privandolo della sua forza. Poteva finire lì, poteva essere la giusta conclusione di una guerra che aveva ormai fatto diverse vittime ma anche senza le sue abilità sovrannaturali, Gabe era ancora troppo pieno di rabbia e violenza, violenza che questa volta sceglie di indirizzare verso l’oggetto della sua ossessione ma che alla fine diventa l’ultimo atto di una vita vissuta per troppo tempo tra tante ombre e poche luci. Come avevo immaginato, è Cath a fermare Gabe una volta per tutte, è Cath che riprende in mano la sua vita, il suo lavoro e i suoi affetti.

Di corsa da JT in ospedale, Tess, disperata, sembra convinta che non ci sia più niente da fare ma quasi come un miracolo JT si riprende e torna ad essere in pochi secondi la persona che tutti noi adoriamo. Ma qualcosa ancora non torna.

I misteriosi medici che hanno salvato JT sono in realtà gli stessi agenti governativi che avevano fatto esperimenti su Vincent nel precedente episodio, prelevandolo dalla prigione. Nonostante tutto però, questa volta i men in black sembrano parteggiare per i buoni e offrono a Cath e Vincent la possibilità di collaborare per sconfiggere un male che supera anche i dna geneticamente modificati e tutto ciò che hanno dovuto affrontare finora.

Ma il tempo delle risposte non è ancora arrivato perché dopo tanto tempo Cath e Vincent possono finalmente godersi quel momento di libertà e normalità che tanto bramavano, senza preoccuparsi dei pericoli che ancora esistono lì fuori ma che affronteranno sempre insieme, domani.

Cala il sipario sulla seconda stagione di Beauty and the Beast e io personalmente esprimo tutta la mia stima per tutto lo staff della serie, per il mio amore Brad Kern in particolare perché con la sua ultima intervista ha ammesso di non guardare all’audience ma al cuore dei suoi fan; per tutto il cast e in particolar modo per la STRAORDINARIA Kristin Kreuk che mi emoziona da tanto tempo ormai e per Sendhil Ramamurthy che mi mancherà molto e soprattutto ringrazio tutti voi beasties che avete letto le mie recensioni! Stay Strong e ci vediamo il prossimo anno (anno seriale intendo) per la nuova e certamente fantastica Terza Stagione!