Non me lo aspettavo. E non parlo di quelle rivelazioni shockanti o di quelle storie da fuochi d’artificio, mi riferisco a momenti che non ho visto arrivare, a scelte a cui non avevo pensato e a un futuro difficile da predire. Ma ciò che non mi ha sorpreso è stato il cuore, quella profondità che gli scrittori di Beauty and the Beast stanno infondendo nella serie, una profondità che non ha bisogno di caricarsi di chissà quali trame intricate ma che si nutre soltanto della semplicità di un sentimento.

Tra Passato e Futuro

“Tra passato e futuro” perché è lì che si è svolta la storia di questo episodio, a metà tra ciò che è successo e ciò che ne deriva adesso, tra ciò che sapevamo (o pensavamo di sapere) e ciò che invece vogliamo scoprire. Perdite e ritrovamenti: così si può sintetizzare in fondo tutto quello che è avvenuto in quest’ultimo episodio. Perdite di certezze, di amici, di ricordi, di segreti e di erronee convinzioni; ritrovamenti di sicurezze, di angoli di felicità, di affetti considerati perduti ormai da tempo, di verità ma aspetto più importante è il ritrovamento di un’umanità forse troppo sottovalutata.

Io personalmente mi inchino di fronte alla crew di scrittori di BATB perché sanno condensare in poche parole importanti gli aspetti più fondamentali e caratterizzanti di una storia o di una personalità. Questa volta è Vincent che dà voce ad un’innegabile verità: ci sarà sempre qualcuno che vorrà trovarlo, fermarlo, controllarlo o studiarlo e per farlo non avranno problemi a utilizzare le persone a lui care come leva per raggiungere l’obiettivo. Ed è questo ciò che è successo nell’episodio e che probabilmente succederà ancora.

In un confronto in cui ogni parte coinvolta era guidata da una particolare motivazione, che sia bisogno di conoscenza, di giustizia, di affetto o di vendetta, otteniamo finalmente un faccia a faccia con il misterioso mandante di tutti quei tentativi di furto della gemma o meglio ciò che otteniamo davvero è la consapevolezza di una tappa del suo piano: ricreare il siero prodotto dalla Muirfield. La chiave per realizzare questo progetto è JT che da “uomo del giorno” vincitore di un prestigioso premio per le sue ricerche scientifiche si trasforma in vittima di rapimento da parte dell’ormai celebre Mister X che lo relega in una prigione sotterranea costringendolo a lavorare ma sfruttando anche la sua vicinanza personale con i migliori esemplari di Bestie ancora in vita. Il tutto in compagnia di un altro prigioniero di lunga data dall’identità e le motivazioni misteriosi.

Dall’altra parte si forma immediatamente il fronte di liberazione che vede collaborare amici, rivali e possibili alleati perché in un momento in cui ogni secondo perso potrebbe costare la vita a JT, vengono meno i dubbi e la razionalità e d’impulso si cerca sostegno in chiunque sia disposto ad aiutare. E se da una parte Tori cerca di dimostrare a Vincent di poter essere una persona importante nella sua vita lanciandosi in una missione di salvataggio in solitario, dall’altra parte l’agente Landon viene a conoscenza dei segreti del club in maniera improvvisa ma nonostante tutto dimostra coraggio e lealtà aiutandoli a salvare JT e allo stesso tempo a vendicare la morte di suo marito ucciso proprio durante la ricerca della gemma maledetta.

L’importanza del gioco di squadra diventa fatalmente evidente quando Tori riesce per prima a trovare JT ma paga le estreme conseguenze della sua impulsività dando al sig. Barnes (Mister X) esattamente ciò che cercava. In una particolare collaborazione tra passato e presente, Cath, Gabe, Tess e Landon uniscono le proprie forze per aiutare Vincent che riesce a salvare JT ma arriva troppo tardi per Tori. Prigioniero della stessa trappola della ragazza, Vincent sta per andare incontro ad una stessa fine se non fosse che dopo tante parole e ferite, il suo angelo custode continua a vegliare su di lui, salvandogli nuovamente la vita.

La conclusione riapre un capitolo che sembrava chiuso nel momento in cui si scopre che probabilmente colui che sembrava a capo di tutto potesse in realtà essere soltanto una facciata del vero Barnes, la mente alle spalle di questa caccia senza sosta ma ad una minaccia ancora in libertà corrisponde una sorprendente reunion tra Landon e suo marito Sam, nonché il prigioniero nella prigione sotterranea.

 Tre sono stati a mio parere le storyline più importanti dell’episodio:

La prima riguarda Vincent e la sua umanità. Vincent sembra ufficialmente tornato quello di una volta e non parlo della maschera che indossava nella prima parte della seconda stagione ma parlo di quell’eroe di cui ci siamo innamorati nella prima stagione, quell’uomo che avrebbe difeso i suoi amici a costo della sua vita. Mai come in questo episodio ho avuto la sensazione di quanto stretto sia il gruppo che un po’ per caso un po’ per destino si è formato intorno a lui. Cath, JT, Tess e persino Gabe stanno diventando una costante nella sua vita, stanno risvegliando l’uomo che è sempre stato regalandogli ciò che più desidera: una famiglia. Il momento migliore dell’episodio (per ciò che lo riguarda) è stata la sua ammissione di colpa con Catherine, rendendosi conto di aver sprecato nel peggiore dei modi la sua proposta di scegliere l’umanità al posto dell’istinto primordiale.

Il vero Vincent Keller adesso è davvero tornato e a dimostrarlo arrivano anche alcune delle scene più tenere e sincere di tutta la serie, quelle con JT. La Bromance tra Vincent e JT sta diventando davvero irresistibile e non ho problemi ad ammettere che mi sono letteralmente sciolta quando Vincent lo ha trovato e si è lasciato andare nel gesto più umano che possa esistere.

Il rapporto tra i due ha anche raggiunto nel finale momenti di sincerità che non hanno fatto altro che rafforzare quell’amicizia che sta toccando livelli alti di epicità.

La seconda storyline che mi ha colpito è quella che vede Cath al centro tra due uomini straordinari che la amano e che sono disposti a tutto pur di proteggerla. Da una parte c’è Vincent, il nuovo Vincent o meglio il ritorno di quello vecchio, quell’uomo che è stato il fulcro della sua vita per un anno e mezzo e con cui adesso sta ricostruendo un nuovo rapporto partendo dalle basi: l’amicizia.

Fingendo di credere che tra loro possa esserci una semplice amicizia, Cath e Vincent hanno ricominciato a vegliare l’uno sull’altra ma ancora più importante è notare come Vincent abbia capito di poter essere davvero sé stesso esclusivamente con Cath, l’unica (con JT) che l’ha sempre visto e accettato per ciò che è.

Dall’altra parte c’è Gabe che era disposto ad accettare l’eterno ruolo di amico solo per restarle accanto. Lui le concede spazio, l’aspetta e combatte le sue battaglie e questo non fa altro che mostrare a Cath di avere di fronte la sua migliore possibilità di essere felice e di poter contare sempre sulla lealtà di un uomo puro e vero come Gabe.

Questo ovviamente dilania il mio cuore tra due ship a cui penso però di aver trovato una soluzione: Cath ne sceglie uno e io prendo l’altro, sono o no una buona amica?

Infine apriamo anche un capitolo Tori perché non credevo che l’avrei mai detto ma mi dispiace per lei. Col senno di poi credo che tutto ciò che abbia sempre voluto fosse un legame,un rapporto vero con qualcuno che potesse davvero capirla. Non che lei abbia fatto chissà quali sforzi per integrarsi ma era evidente che continuava a sentirsi sempre un outsider nel club “una Bestia per amico” e per questo sperava di poter avere il suo spazio privato con Vincent, non rendendosi conto però di quanto lui volesse tornare a far parte del suo mondo, quello umano. Forse la differenza maggiore stava nell’opportunità di avere una scelta: Vincent era umano e ha scelto di sottoporsi a quel trattamento che l’ha cambiato ma nonostante tutto il suo primo istinto è quello di tornare ad essere ciò che era; Tori non ha mai avuto questa scelta, era un’ombra prima di scoprire chi fosse in realtà ed è rimasta sola una volta abbracciata la sua natura. Tori forse non ha mai avuto una possibilità ma alla fine ha sacrificato la sua vita per quelle stesse persone che sentiva così distanti e questo in fondo la rende un’eroina.

In conclusione vorrei soffermarmi su alcuni momenti più leggeri sparsi qui e lì con parsimonia nell’episodio:

• La lezione di cucina di Cath e Tess e il flambé improvviso mentre Cath è al telefono con Vincent
• Il trio infallibile Cath/Tess/Gabe con la mitica Vargas che fa da consigliera ad entrambi
• Dulcis in fundo: Gabe che quasi si strozza con la tortina di fronte alla domanda retorica di JT!

Anche questa recensione è finita, anche questa settimana ho amato BATB e vi lascio con un dubbio: sarà che ho visto troppo Alias, sarà che a volte non mi fido di chi non conosco ma la storia di Sam prigioniero non mi convince del tutto e credo sinceramente che possa essere lui il vero Barnes. Voi che ne pensate?