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Arrow | Recensione 5×18 – Disbanded

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“Disbanded” sottotitolo “Evoluzione del bipolarismo”! Pazzi ne abbiamo?

L’episodio inizia con un Oliver che sembra deciso e convinto delle proprie scelte come poche altre volte in precedenza. Si è passati da un leader democratico che ha sempre discusso col Team le sue scelte, ad uno dispotico che decide di chiudere bottega ed imporre la sua decisione, con la forza, a tutti. Il bello è che Amell era così convinto, così addentrato nella parte, che per cinque minuti ho pensato che l’avrebbero portata un po’ più per le lunghe. Certo, lo sfracellamento di palle sarebbe stato esponenziale, ma almeno avrebbero salvato la coerenza del personaggio. Invece hanno scelto la scorciatoia come sempre, peggiorando notevolmente una situazione già tragica, perché mentre Stephen ci ha messo il carico da 50, gli autori hanno deciso di non premiare il suo lavoro e di farlo tornare sui suoi passi dopo cinque minuti.


Ma se questo non bastasse, una volta finito di distruggere Oliver, sono passati ad Anatoly. Il boss Russo, rimasto integro fino ad ora, inizia il suo cammino verso la crisi (di mezza età) esistenziale: nonostante tutto ciò che ha sempre sostenuto e che ha sempre cercato di far capire ad Oliver, ora deve diventare cattivo pure lui. Proprio mentre Oliver decide di cambiare per l’ennesima volta. Quindi ricapitolando sarà “something, something else”, vigilante 3.0. Voi ce la potete fare? Io no.

Tutto questo accade con non pochi intoppi lungo il tragitto. Intanto Oliver decide di chiudere tutto perché non vuole continuare a distruggere la vita delle persone che gli stanno intorno, ma permette ad Anatoly di rubare farmaci che potrebbero salvare la vita a migliaia di persone. Ma si, tanto non sono amici suoi, quindi chi se ne frega?! Ma si rendono conto del paradosso? Non so, vogliono un disegnino?

Ma voi, quando Ollie ha dichiarato di voler abbandonare tutto, la luce negli occhi di Diggle l’avete notata? Della serie “piatto ricco mi ci ficco”. Non vedeva l’ora di indossare gli abiti del “Pipponatore Seriale”. Il problema sapete qual è? Che anche lui risulta poco credibile. La sua recitazione è stanca, svogliata, poco convinta e convincente. A parole urla una cosa, ma ne comunica un’altra. E questo perché, secondo me, anche lui è stanco di tutti questi teatrini…

Insomma, va tutto a rotoli, non solo assistiamo alla crisi di Ollie e Anatoly, ma vediamo anche un Team completamente alla deriva in acque ostili senza la guida del suo leader e con Diggle che toglie la maschera di Spartan per mettere quella del “Pipponatore”. In tutto questo mi è risultato indigesto persino Curtis. La sua estrema cuteness è assolutamente fuori luogo e forzata.

Cosa salvo di questo episodio? Felicity. Lei non si lascia toccare dall’ennesima crisi di Oliver, lo snobba ed ignora anche le richieste di collaborazione di Dig. Infatti, è l’unica ad ottenere qualcosa in un episodio in cui i protagonisti fanno solo danni. A parte l’infelice scelta di fare irruzione nelle Kord Industries a volto scoperto e con la messa in piega, la bionda si rivela decisiva. È lei ad esporre al mondo Chase e a rivelare il suo segreto, grazie anche all’iniziativa di Curtis. A riprova del fatto che quest’ultimo si trova più a suo agio nei panni dell’hacker che manovra dietro le quinte, piuttosto che sul campo a dare cazzotti…o a prenderli… I soci di Fely ad Helix portano l’unica ventata di freschezza ad una puntata altrimenti piatta e monotona!!!

Peccato che neppure questo sia sufficiente, perché Adrian è sempre un passo avanti e da vita all’unico momento interessante di tutto l’episodio, uccidendo a sangue freddo gli agenti della scorta, senza scomporsi, restando sempre freddo e lucido come un perfetto psicopatico. Solo la scena finale che lo vede protagonista è valsa l’intero episodio. Se ne va in giro sporco di sangue, fischiettando una canzone e passando sotto il naso ai poliziotti incaricati di trovarlo! Anche qui si grida allo spreco, come sempre, tanto potenziale tra le mani mal sfruttato!

Io vi saluto e come sempre vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:

Arrow Source Italia

∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞

I believe in you • Olicity •

Miss Felicity Smoak : Our lovely Emily Bett

– Fra –

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Divoratrice di telefilm a tempo pieno, avvocato a tempo perso. Cresciuta a pane e telefilm, nei soleggiati pomeriggi della sua infanzia già seguiva grandi classici come Happy Days, MacGyver, Genitori in Blue Jeans, ma ha iniziato il suo vero cammino verso la perdizione con Beverly Hills 90210, che le è costato non poche tirate d'orecchie perché "non è un telefilm adatto alla tua età, se continui a vederlo ti metteremo in punizione"! Ma per Dylan McKay si rischia questo ed altro!Ama leggere e scrivere, non esce mai senza un buon libro ed una moleskine nella borsa, non sia mai che venga colpita dall'idea della sua vita e non abbia dove annotarla! Ama la buona musica, l'arte e il vino! Ma ha anche passioni più frivole che la avvicinano ai comuni mortali, come lo shopping, il calcio e la nail art, a volte pensa seriamente di chiudere lo studio legale ed aprire un centro estetico!Ha da poco scoperto un nuovo lato geek, il suo I-phone è ormai il prolungamento della sua mano. Ama il suo ragazzo, i gatti, la lingua inglese, la sua splendida terra, odia la matematica. La sua citazione preferita, che racchiude un po’ la sua filosofia di vita, è “meglio rimorsi che rimpianti”!

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