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Arrow | Recensione 5×17 – Kapiushon

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E che vi devo dire ancora di questa stagione, amici miei? È mezz’ora che fisso una pagina vuota cercando la voglia di scrivere in primis, nuove offese poi. Ma la verità è che questa stagione sta scadendo così tanto che mi ha ucciso ogni voglia, anche quella di essere cattiva e questo è grave, perché non c’è gusto a sparare sulla croce rossa e non ne vale la pena incazzarsi, perché ormai l’indifferenza e l’insofferenza hanno preso il sopravvento. Ed è brutto da dire, lo so, ma è così che mi sento, ormai vedere un episodio non è più un piacere, ma una tortura e non stacco gli occhi dalla barra del tempo per vedere quanto ancora dovrò soffrire. Detto tra noi, vi confesso che se non fosse per questo appuntamento settimanale, avrei già mollato tutto da tempo.

Ma veniamo alla puntata e cerchiamo di fare un minimo di analisi del nulla.

L’intero arco narrativo che si svolge nel presente incentra tutta l’azione su Chase che non fa altro che urlare “confessa”, con me appresso che gli faccio eco “cosa ca**o deve confessare?”. Vi lascio quindi immaginare la staticità delle scene, che si riprendono un po’ solo quando spezza il collo a Evelyn, ma era tutta una finta, quindi immaginate la gioia e il gaudio. Fortuna che noi siamo intelligenti e, nonostante gli innumerevoli attentati ai nostri neuroni da parte degli autori, grazie ai flashback, ci siamo arrivati molto prima di Oliver. Che dire, c’è un ritorno alle origini, a quando lui era un miliardario, viziato e biondo, indi stupido e poco sveglio.

Insomma il grande cattivone, l’uomo senza scrupoli, quello che avrebbe distrutto Oliver, lo lascia andare via dopo la confessione bomba: “Uccido perché voglio e perché mi piace“.


 E sti cazzi non ce li metti? E quindi? A me veramente era venuta voglia di buttare il pc all’aria ed uccidere, per divertimento, gli autori. Ma dai, ma che stronzata è? Ma possono davvero continuare ad incentrare tutta la serie su questa diatriba psicologica? Sulla lotta interiore tra bene e male del supereroe? Dopo un po’ inizia a diventare una storia pesante. E ora che lo ha ammesso? Che si fa? Gli diamo una medaglia?

La cosa che mi innervosisce sapete quale è? Che già vedo l’epilogo, scontato quanto ridicolo, di tutta la vicenda. Ora minaccia di voler lasciare tutto, di voler chiudere l’attività di Vigilante, tra qualche episodio tornerà a “lavorare”. A questo si arriverà attraverso un lungo e tormentato percorso psicologico, che coinvolgerà tutti i suoi “avvocati difensori”, ognuno con la sua strategia difensiva da presentare alla corte di Mr Queen. Pazienza di sopportare tutto ciò ne abbiamo? La svolta ci sarebbe se restasse coerente per una volta, se davvero chiudesse baracca e burattini, facesse un inchino finale e si ritirasse dalle scene. Con conseguente chiusura della serie e sospiri di sollievo dei fan. Un po’ come The Vampire Diaries, un finale schifoso, un patetico contentino, ma almeno si so tolti dalle palle. E invece no. Qui si andrà avanti di pipponi mentali e lagne, e tutto ciò ci azzecca perfettamente con una serie che dovrebbe essere incentrata sull’azione. #bravih

Mai avrei pensato di dire che i flashback potessero apportare un qualcosa di buono alla narrazione. Anatoly e Kovar sono un promemoria vivente delle abilità latenti della triade di creare personaggi complessi e sfaccettati, ricchi di sfumature da svelare con il tempo. Personaggi che stridono con gli obbrobri del presente. Anatoly ci aveva visto lungo ed aveva già provato a spiegare a Oliver che non bastava un cappuccio per provocare uno sdoppiamento di personalità, mettendo in discussione tutte le stronzate con cui gli aveva riempito la testa Talia. E Kovar è semplicemente un gran figo. Vedo uno spiraglio di speranza nella sua alleanza con Malcom. Vi prego, ridateci i cattivi veri, non gli psicologi maghi da quattro soldi.



Eccola quella scintilla di follia tipica dei nostri personaggi preferiti, quella che aveva il Conte per intenderci (che viene anche nominato invano nel corso dell’episodio).

Con l’ennesima delusione nel cuore, io vi saluto e come sempre vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:

Arrow Source Italia

∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞

I believe in you • Olicity •

Miss Felicity Smoak : Our lovely Emily Bett

– Fra –

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Divoratrice di telefilm a tempo pieno, avvocato a tempo perso. Cresciuta a pane e telefilm, nei soleggiati pomeriggi della sua infanzia già seguiva grandi classici come Happy Days, MacGyver, Genitori in Blue Jeans, ma ha iniziato il suo vero cammino verso la perdizione con Beverly Hills 90210, che le è costato non poche tirate d'orecchie perché "non è un telefilm adatto alla tua età, se continui a vederlo ti metteremo in punizione"! Ma per Dylan McKay si rischia questo ed altro!Ama leggere e scrivere, non esce mai senza un buon libro ed una moleskine nella borsa, non sia mai che venga colpita dall'idea della sua vita e non abbia dove annotarla! Ama la buona musica, l'arte e il vino! Ma ha anche passioni più frivole che la avvicinano ai comuni mortali, come lo shopping, il calcio e la nail art, a volte pensa seriamente di chiudere lo studio legale ed aprire un centro estetico!Ha da poco scoperto un nuovo lato geek, il suo I-phone è ormai il prolungamento della sua mano. Ama il suo ragazzo, i gatti, la lingua inglese, la sua splendida terra, odia la matematica. La sua citazione preferita, che racchiude un po’ la sua filosofia di vita, è “meglio rimorsi che rimpianti”!

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