
Questa storia dei provini e delle audizioni manco fossimo nella scuola di Maria De Filippi, ha stancato un po’. Se io facessi parte del Team mi sentirei offeso, perché vuol dire che per Oliver gli uomini a sua disposizione non sono poi così valorosi se ha questa smania di estendere l’ingresso a destra e a manca.
Quello che salva questa storia, di per sé priva di originalità, è il significato che porta con sé, oltre al fatto di porsi in una perfetta linea di continuità con i precedenti eventi avvenuti nella serie. Il fatto che il nuovo membro sia una donna bad ass che ha bisogno di essere salvata e che al tempo stesso può salvare Oliver e permettergli di mantenere la promessa fatta a Laurel, costituisce un’ottima giustificazione a tutti i pipponi morali che ci siamo dovuti sorbire per l’ennesima volta, primo fra tutti la “lotta contro l’oscurità interiore”. Giuro che mi farò stampare delle magliette con le parole di Oliver.
#ebbasta
La nuova arrivata, che non porta tra l’altro un nome a caso, ma un nome che pesa come un bagaglio a mano strapieno, non mi dispiace. Come dicevo, sembra una tosta, una che se ne fotte se 3 ragazzoni vestiti da Carnevale con largo anticipo fanno tanta strada per andare a salvarla, una che ride in faccia ad Oliver per le sue parole e lo manda al tappeto con il suo urlo. Soprattutto ho apprezzato la sua risolutezza e decisione nel portare comunque a termine la sua missione per vendicare il fidanzato ucciso, il non fermarsi davanti a nulla per raggiungere i suoi scopi e il non dare retta alle trite e ritrite parole di Ollie.
Tutto questo perde un bel po’ di valore quando la ragazza si presenta con la coda tra le gambe nell’ufficio del sindaco ammettendo di aver cambiato idea. E poco conta che il dialogo tra i due sia stato commovente ed emozionante, in realtà il primo dopo tanto tempo in cui Oliver non suona scontato nel ripetere sempre gli stessi concetti. Rivederlo sorridere e riempirsi di speranza ha fatto bene al cuore, ma soprattutto mi ha ricordato che quando sveste i panni del maestro di vita, torna quel ragazzone grosso ma dolce che tanto ci manca. Quello che sa commuoversi al solo sentire il vero nome della ragazza e che accantona la corazza ammettendo che forse anche lui merita una seconda opportunità.
Ciò non toglie che il gesto, letto da una più ampia prospettiva, denota sempre la fretta e la ripetitività delle storie scritte dagli autori. Oltre a questo, ci sono stati altri elementi di disturbo nella storyline principale, tipo la prepotenza con cui Oliver entra nella vita delle persone senza chiedere il permesso, il fatto che Tina abbia lo stesso “super potere” di Laurel e la sovra abbondanza di meta-humans: l’esplosione dell’acceleratore di particelle pare aver trasformato cani e porci. Finirà prima o poi? L’apparizione flash di The Flash (perdonate il voluto gioco di parole) è stata una vera chicca però.
Il tema che fa da filo conduttore alla storia è quello delle seconde opportunità e tocca da vicino tutti i protagonisti. In particolare Felicity che sembra ritrovare se stessa, quella che piace tanto a noi, quella sveglia, allegra, quella che dice sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato, quella che mette in imbarazzo se stessa e gli altri, ma riesce comunque ad essere adorabile. Quella sarcastica a cui brillano gli occhi davanti ad un computer. E complice una sua scatenatissima fan nerd, ritrova quel fuoco, quella passione che il peso delle recenti responsabilità avevano sepolto sotto una maschera di austerità. La sua competenza “telematica” si rivela fondamentale per Diggle che finalmente ottiene il rilascio su cauzione ed anche per lui si apre una seconda opportunità di riprendere in mano le redini della sua vita!
Anche ai flashback viene data una seconda opportunità ed è quella di essere utili per una volta e di condurci per mano attraverso il processo di “creazione” del nostro eroe. Scopriamo che Talia era l’istruttrice di Yao Fei e che ha seguito Oliver attraverso tutte le sue fasi. Scopriamo anche che è da lei che ha appreso i pipponi sull’oscurità: è lei che lo spinge a separare il mostro da Oliver, dandogli una sua identità e fisionomia, perché solo così sarà libero di tornare ad essere Oliver Queen. Il momento in cui lui indossa per la prima volta il costume l’ho trovato altamente carico di significato.
Insomma, tutto sommato e a confronto con il precedente episodio, qui siamo saliti oggettivamente di livello . Vorrei sottolineare che se gli autori lasciassero le cose come stanno sarebbe molto meglio: piuttosto che spendersi nello stravolgere personaggi che funzionano bene così come sono, dovrebbero concentrarsi sulla loro crescita. Come dimostra Curtis che, secondo me, continua a rendere di più nella parte del nerd impacciato e imbarazzante che non in quelli del giustiziere notturno.
Così come Fely dovrebbe tornare alle origini e così come potrebbero dare più spazio a Rory, magari anche esplorandone il vissuto!!! Oppure concentrarsi sulla stesura di dialoghi e scambi di battute esilaranti come quelli a cui abbiamo assistito in questo episodio e che mancavano da tempo!
E voi cosa ne pensate di questo episodio? Aspetto i vostri commenti e prima di salutarvi, come sempre, vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:
∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞
Miss Felicity Smoak : Our lovely Emily Bett
– Fra –