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Arrow | Recensione 5×01 – Legacy

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Arrow | Recensione 5×01 – Legacy
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Ben ritrovati ragazzi, è sempre un piacere tornare alla mia postazione e sclerare, sapendo di avere una folta schiera di persone che mi capisce. Devo ammettere che i periodi di pausa, per quanto necessari, sono anche un po’ tristi e solitari. Ma per fortuna rieccoci ai posti di combattimento, belli carichi per un’altra stagione piena di insulti rivolti alla triade (gli autori, per chi fosse nuovo e si trovasse a passare da queste parti per la prima volta). E sì, perché a quanto pare, hanno deciso di restare coerenti e riprendere lo schifo da dove l’avevano lasciato.

La prima incongruenza che ho notato, riguarda questo nuovo problema di corruzione all’interno del dipartimento di polizia di Star City. Scusatemi, ma da quando? Di che stiamo parlando? Mi sono persa qualcosa? Che non brillassero né per l’impegno, né per l’ingegno, era un dato di fatto, ma la corruzione dilagante non è mai stata trattata, mentre in questa stagione ci viene prepotentemente sbattuta in faccia e presentata come un annoso problema. A questo punto le possibilità sono due: o si sono lasciati andare tutti dopo “l’abbandono” di Quentin, o le nuove leve le hanno reclutate ai provini per Uomini e Donne. #business

Ma questo è il minore dei problemi. Cerchiamo di andare con ordine e dare un senso logico a dei fatti che di senso ne hanno ben poco. L’episodio si era aperto bene, catapultandoci quasi subito nell’azione e facendoci ritrovare uno dei nostri (si parlo anche per voi, tanto so che lo amate :P) psicopatici preferiti, Machin, solo per vederlo letteralmente appeso alla freccia (bizzarra evoluzione del chiodo). Tutto ciò che riusciamo a capire è che stava provando a far saltare in aria metà città con una bomba prontamente disinnescata da una delle frecce di Oliver, che fin qui si sono rivelate più intelligenti di chi le “manovra”. Sventata la minaccia Lonnie, senza maggiori approfondimenti, si prepara il terreno per il bombardamento di ulteriori problematiche senza senso. A noi restano solo dubbi: per chi lavora adesso Lonnie? O agisce solo? Perché voleva radere al suolo Star? Certo, da buon psicopatico quale è, accettiamo anche che lo abbia fatto per passare il tempo, quello che non accettiamo è il metterlo in scena e cacciarlo via subito, senza motivazioni, apparentemente, credibili.

La minaccia più grande, però, sembra provenire dal nuovo cattivo che ha deciso di selezionare Star City come propria base operativa. E certo, che ve lo dico a fà, mai una volta che sia un benefattore a passeggiare per le strade del paese. Ma poi Oliver avrebbe troppo tempo per riflettere e noi sappiamo già cosa succede quando si ferma a razionalizzare e dio ce ne scampi.

Comunque, questo cattivo dal nome mitologico ed importante, Caronte, ed evidentemente affetto da manie di protagonismo, non mi convince per niente, per il semplice fatto che non mi pare abbia nulla di nuovo da raccontare, né mi sembra dotato di una personalità o di uno spessore interiore degni di nota. Per intenderci, anche a Gotham succedono pressappoco sempre le stesse cose, ma ogni cattivo che viene introdotto ha un suo bagaglio personale ben definito, che lo caratterizza a 360 gradi, quindi allo spettatore sembra di essere sempre di fronte a qualcosa di nuovo. Una meravigliosa illusione insomma. Qui non ci rimane neppure quello. La cosa triste è che, probabilmente, ne sono consapevoli anche gli autori perché, per insaporire un brodo altrimenti insipido, si vedono costretti ad aggiungere un altro villain, che incontriamo brevemente a fine episodio e che, non so perché, mi fa tanto pensare a Slade. Chi mi segue sa che i pronostici non sono il mio forte, ma se così fosse, addio originalità proprio.

Questo cattivo mascherato, mi porta a sollevare un’altra questione di pressante interesse: questa storia delle maschere vi sta sfuggendo un po’ di mano. Partiamo col dire che la prima e più ridicola di tutte era quella di buon’anima John, ma adesso sembra un Halloween del cattivo gusto. Tipo che se non hai una maschera non sei nessuno. E Wild Dog ha vinto il contest del costume più mal fatto. Quindi la puntata procede al grido di “Oliver prendi anche me”, che come vi ho già detto non va inteso nel senso malizioso in cui lo starete sicuramente interpretando 😳 , ma va inteso proprio in maniera letterale. Dopo l’ammutinamento del Team, gli unici due rimasti sono Ollie e Felicity, un’accoppiata vincente direi. Poi c’è Thea e sua gemella bipolare, quindi a seconda di chi entra in scena, può fare o non fare parte del Team. Allora la bionda geek pensa bene di aprire i casting per reclutare nuovi membri.

E qua mi inca**o. Pesantemente. Non tollero certi scempi. Il Team Arrow è una squadra che si è creata poco per volta, come un muro, è stata tirata su mattone dopo mattone e questo le ha conferito un’ossatura stabile, resistente, che poggiava su una base altrettanto solida fatta di stima reciproca, rispetto e fiducia. Aprire le porte a gente presa a caso dalla strada, a potenziali #wannabevigilanti che, come abbiamo avuto modo di vedere ad inizio episodio, sono anche piuttosto inesperti, mi sembra una stro****a pazzesca. E perdonate la schiettezza, ma sono nera. Qui ci sono minacce incombenti da più fronti e secondo gli autori Oliver dovrebbe anche trovare il tempo di fare da tutor alle nuove leve? Vi ricordate a che allenamento si dovette sottoporre il povero Roy per entrare nel Team? Ora io mi aspetto come minimo il doppio delle torture per i nuovi arrivati, altrimenti saremo di fronte all’ennesima forzatura.
Questa vicenda dei nuovi membri del Team, serve anche ad introdurre l’ennesimo difetto della serie, vale a dire la volubilità dei protagonisti, in particolare Oliver. Come sapete, l’eroe senza macchia, non ha mai brillato per coerenza e decisione, e qui dà riprova della sua debolezza cambiando idea riguardo all’ampliamento della famiglia nel giro di cinque minuti. Glielo propone Felicity e le dà della pazza, glielo suggerisce Quentin ed accetta. Mi sa molto anche di dispetto post rottura, ma va bè, sappiamo che il problema è la fretta degli autori, questa smania di introdurre qualcosa di sensazionale che li porta a restare con un pugno di mosche.

Piango :'(

Ma questo non è l’unico grattacapo per il nostro protagonista, che in questa nuova stagione si trova a rivestire ancora più ruoli: miliardario sciupa femmine secondo la polizia, sindaco bello secondo l’opinione pubblica, vigilante di notte, fratello di giorno, bipolare tutta la vita. E come se i suoi di dubbi non fossero sufficienti, ci pensa Thea a rincarare la dose, rimproverandolo per aver ucciso “uno dei cattivi”.


Lei sostiene che dopo tutta la strada fatta fin qui, questo sia stato un grosso passo indietro, lui sostiene che se non si fosse rincoglionito nel tempo, forse Laurel sarebbe ancora viva. Noi sosteniamo che non si reggono più!

Basta, basta patemi, dilemmi morali. L’eroe tormentato, l’eroe con lo spiccato lato umano, ci stanno. Ci sta persino l’Oliver dubbioso che chiama Diggle per aver un consiglio da un amico. Ma sempre le stesse lotte interiori no. Ci avete stancati. Cambiate disco. Non se ne può più.

Per completare il quadretto pietoso, mi soffermerei su un paio di perle sparse.
– Che Quentin riprendesse a bere era scontato come l’apparizione di un brufolo la mattina di un evento importante;
– Quando pensavo che più in basso di quelli che hanno fatto la statua all’Arcuri non potesse scendere nessuno, ci hanno pensato i cittadini di Star City a smentirmi;

– Anche loro a coerenza stanno forti: un giorno amano Oliver, l’altro lo vogliono crocifiggere;
– Felicity si è consolata in fretta con un bimbominchia che sembra la brutta copia di Oliver;


– Quest’anno ci è toccata la Russia, con i combattimenti come i cani, i Russi che sfoggiano un’eccellente grammatica inglese ed un Oliver #wannabemafiosodellaBratva. Non ce la posso fare;

– Batman anyone?  🙄

Da ultimo proprio, in un pietoso tentativo di accattivarsi i fan, gli autori la buttano sulla pietà tra memorial e flashback incentrati su Laurel, attraverso i quali scopriamo anche la richiesta fatta da lei ad Oliver in punto di morte: “non farmi essere l’ultima Black Canary”. Dopo lo scempio di Flashpoint posso azzardare un pronostico: lei probabilmente non tornerà…quindi apro ufficialmente il #totoNewBlackCanary.
A voi la parola.
Il migliore di tutti è stato John, che per ora sta portando avanti la sua decisione con fermezza. Altro che quella bipolare di Thea.

Perdonatemi se mi sono dilungata, ma ho davvero il dente avvelenato e so che voi mi capite.

 Nel salutarvi, vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:

Arrow Source Italia

∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞

I believe in you • Olicity •

Miss Felicity Smoak : Our lovely Emily Bett

– Fra –

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Divoratrice di telefilm a tempo pieno, avvocato a tempo perso. Cresciuta a pane e telefilm, nei soleggiati pomeriggi della sua infanzia già seguiva grandi classici come Happy Days, MacGyver, Genitori in Blue Jeans, ma ha iniziato il suo vero cammino verso la perdizione con Beverly Hills 90210, che le è costato non poche tirate d'orecchie perché "non è un telefilm adatto alla tua età, se continui a vederlo ti metteremo in punizione"! Ma per Dylan McKay si rischia questo ed altro!Ama leggere e scrivere, non esce mai senza un buon libro ed una moleskine nella borsa, non sia mai che venga colpita dall'idea della sua vita e non abbia dove annotarla! Ama la buona musica, l'arte e il vino! Ma ha anche passioni più frivole che la avvicinano ai comuni mortali, come lo shopping, il calcio e la nail art, a volte pensa seriamente di chiudere lo studio legale ed aprire un centro estetico!Ha da poco scoperto un nuovo lato geek, il suo I-phone è ormai il prolungamento della sua mano. Ama il suo ragazzo, i gatti, la lingua inglese, la sua splendida terra, odia la matematica. La sua citazione preferita, che racchiude un po’ la sua filosofia di vita, è “meglio rimorsi che rimpianti”!

2 COMMENTS

  1. Ciao! e bentornata

    beh quelli di star city purtroppo non sono gli unici cittadini bipolari verso gli eroi, è il classico cliché, anche in luke cage della marvel!
    il giorno prima ti amano, quello dopo vogliono farti fuori!

    e io dico è per questo che gli alieni vogliono sempre invaderci 😛
    tant’è che delle volte ti ritrovi a fare il tifo per i cattivi perché i buoni so deficienti! 😀

    bando alle ciance io penso che thea si sia arrabbiata col fratello perché proprio lui la scorsa stagione le disse che uccidere non è la soluzione, quando pestò a sangue uno dei ghosts di darkh e quasi arse vivo machin, io la vedo così.
    come predichi bene e razzoli male? tu puoi farlo, puoi anche tirare frecciate a chi cerca di dare una mano (ehm wild dog), mentre io no?

    perché diciamocelo chiaro e tondo: la frecciata (letteralmente) a wild dog è stata una bastardata epica!
    ollie, c’era proprio il bisogno di farlo? ti prudevano le mani? anzi! l’ha pure fatto schiantare al muro! dai su!!

    felicity che sta ancora nel loft col suo nuovo bf: allora già il fatto che non abbia cercato una nuova casa la dice lunga su quanto consideri importante questa relazione, perché se hai del tutto dimenticato il tuo ex, col quale stavi per sposarti, non resti a vivere nel vostro ex nido d’amore!

    no! fai le valigie e vai ad abitare da un’altra parte! e magari il ragazzo non sa nemmeno che quello era l’appartamento di fel e oliver! perché se così non fosse, gli roderebbe un pochino il sedere!

    basta chiudo con la filippica 😀

    • Ciao cara, ben ritrovata! 🙂
      Credo proprio che tu abbia ragione sulle motivazioni di Thea, ma resta il fatto che hanno stancato con questa eterna lotta tra il dark ed il good side!
      Ahahahaha, non ho visto Luke Cage, ma è vero che anche questo dell’opinione pubblica bipolare è un cliché…
      Il tifo per i cattivi ormai è uno stile di vita… #psycoisthenewblack
      E’ vero, sta ancora nel vecchio loft, che se non sbaglio era proprio di Ollie, hai ragione, non avevo dato peso a questo dettaglio! #ridicolalei
      🙂

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