Home Arrow Arrow | Recensione 4×23 – Schism

Arrow | Recensione 4×23 – Schism

1
Arrow | Recensione 4×23 – Schism
Arrow

E siamo giunti alla fine, nel bene o nel male, l’ennesima stagione si è conclusa ed ora tocca a noi ricostruire questo finale e cercare di trovargli un senso anche se, bè…un senso non ce l’ha. Quello che riconosco agli autori è l’essere riusciti a mantenere tutta la stagione sullo stesso livello, che non è né alto, né basso, ma è esattamente un limbo. Sì, una terra di nessuno, nella quale ci siamo trovati catapultati come nell’isola e dove ci sentiamo un po’ persi, perché non possiamo insultare chi di dovere (visto che poi non è proprio tutto da buttare) ma neppure lodarli (perché di cazzate ne sono state fatte tante).
Entriamo nel vivo del non sense fin da subito e non ne usciamo più fino all’ultimo minuto. Mi chiedo, perché Darhk si affanna così tanto a salvare la figlia se tanto di lì a poco è pronto a farla saltare in aria senza alcuna pietà? E che senso ha portare a termine un piano solo per vendetta, se poi non si ha la possibilità di godersi i frutti di quella stessa vendetta? Anche qui c’è puzza di fretta, di voglia di arrivare ad un finale epico che però di memorabile ha ben poco. Sarebbe stato meglio farlo fermare a riflettere e schierarlo nuovamente nella prossima stagione, piuttosto che trattarlo da pazzo. Un’involuzione la sua. Altra prova tangibile della eccessiva foga degli autori di raggiungere un gran finale si legge chiaramente nello scontro diretto: un minuto prima Damien era intriso dal potere di migliaia di morti, un minuto dopo, gli basta un barlume di speranza dei quattro gatti che popolano Star City per finire in ginocchio. Perché introdurre l’elemento mistico e non sfruttarlo? Perché non trasferire il potere della speranza in Ollie e raccontare uno scontro magico, piuttosto che una scazzottata alla Bud Spencer e Terence Hill? L’idea di fondo non è male, vedere la città unita (#united, per restare in tema con la campagna elettorale), alzarsi e lottare, ispirata dal suo eroe a credere ancora, ad avere fede e speranza, è poetica come idea. Ma la fretta, si sa, è cattiva consigliera e ci dobbiamo accontentare di un finale che sa di una cena terminata senza il dolce: niente lacrime, niente sorrisi, niente di niente. Un finale sciapo, senza alcun sapore che sottolinea solo le debolezze dei cosiddetti eroi.

Schism forse vuole significare anche la rottura e l’inversione dei ruoli nel Team. Se per Oliver si intravede un barlume di speranza, per gli altri due membri la situazione non è per nulla rosea, tanto che più che nella Arrow Cave sembra di stare sulla Jolly Rogers, perché quello a cui assistiamo è un ammutinamento in piena regola.

Thea non riesce a convivere con l’idea che era pronta a fare del male ad una ragazzina innocente (lo avrebbe fatto davvero?) e John non regge il senso di colpa per aver ucciso Andy. E cosa fanno? Si caricano di colpe e scappano! Vi ricorda qualcuno? Ma se, da un lato, Thea può anche essere compresa, alla luce soprattutto delle prove che ha dovuto affrontare nel corso della stagione, il gesto di John appare egoistico e vigliacco. Lasciare moglie e figlia e arruolarsi con tutti i rischi che una vita nell’esercito comporta non mi sembra molto furbo. Certo, è vero anche che come Vigilante non è in una posizione più sicura, ma almeno è a casa e ha la possibilità di fare concretamente la differenza.


Quindi niente Team Arrow come agli inizi, quello che rimane degli antichi splendori è un covo distrutto e due soggetti emotivamente altamente instabili, che non sono stati in grado neppure di gestire una relazione, figurarsi le sorti di una città. Ma vedremo, per ora è inutile fasciarsi la testa prima di rompersela.

tumblr_o7rgyiSQMm1qf5hjqo4_250tumblr_o7rgyiSQMm1qf5hjqo6_250
tumblr_o7rgyiSQMm1qf5hjqo8_250tumblr_o7rgyiSQMm1qf5hjqo10_250

Un’altra osservazione è d’obbligo: l’incursione dei Ghosts nella Arrow Cave comporta la distruzione dei luoghi, ma neppure un graffio alle persone. Senso ne abbiamo?


L’evoluzione di Oliver e della sua diatriba interiore, invece, è stata gestita magistralmente, riaccendendo per un attimo quella fiamma d’ardore che tanto amiamo nella scrittura della triade, una scintilla, un fuoco di paglia che però ci fa sperare in bene per la prossima stagione. Finalmente l’eroe uccide e non se ne vergogna, uccide e capisce che doveva farlo, che non c’erano altre alternative. Come gli ha ricordato anche Malcom nello scorso episodio, il suo eccessivo buonismo nel corso delle stagioni gli è costato caro in più di una circostanza e, finalmente, sembra aver imparato qualcosa dal passato, dai suoi errori, persino dagli inutili flashback. Lui è un eroe, ma non può pretende di essere il cavaliere senza macchia delle fiabe per bambini, lui è un eroe che si batte contro minacce e forze oscure, ucciderle e salvare gli innocenti è parte del suo destino. Anche uccidere gli amici per liberarli dalle loro sofferenze rientra tra i doveri che gli derivano dalla “sua carica”. Non trarne piacere è quello che lo rende l’eroe e non il villain. E finalmente lo ha capito. Amell è stato grandioso in questo finale di stagione, si è riscattato di tutti i momenti in cui avrebbe meritato schiaffoni. Compresi quelli di questo episodio, dove, se possibile, ha rincarato la dose, ha abbandonato la speranza, si è reso martire più volte, si è caricato ancora di tutte le colpe. Ma poi si redime, poi parla con Curtis, al quale è stato dato il cruciale compito di portare l’allegria in un posto dove è stata succhiata via ogni forma di felicità. Il suo discorso alla città è stato scritto e interpretato alla perfezione, commuovente e stimolante al tempo stesso, profondo, appassionato, vero, reale. Magistrale. Come non si sentiva da tempo.

L’unica via d’uscita è attraverso”, le parole della Waller sono l’ennesima prova di ciò, solo che lui le sente in un momento in cui sta ancora attraversando quell’oscurità che tanto teme. Cosa farà di lui l’esperienza in Russia non lo sappiamo, ma credo nulla di buono, considerando che è solo nel presente che arriva finalmente ad una pace con questo dualismo interiore. Ma come ho già detto, perdersi in speculazioni sul futuro non ha alcuna utilità, per cui mi astengo. Senza guardare così lontano, la fregatura è dietro l’angolo: la sua nomina a Sindaco. Allora, intendiamoci, non è proprio tutto da buttare e rifare eh. Lo spirito nuovo con cui Ollie abbraccia questa carica è perfetto ed in linea con l’ultima evoluzione. Dovrà ancora abituarcisi, ma decidere di provarci e farlo col sorriso, è un grande passo avanti. Il fatto che dopo tutto quello che è successo, l’esigenza più grande degli autori sia quella di chiudere questa storyline fa un po’ sorridere, tutto qui. Ma è il male minore, quindi lo accettiamo. Certo che giurare di non infrangere la legge quando lo fa ogni notte non è molto elegante 😛





Sullo sfondo, poi, ci sono i due personaggi più volubili: Cooper e Malcom. Al primo bastano due paroline dolci e nostalgiche di Fel per trasformarsi nell’eroe che non è mai stato. Ma quanto meno nella morte trova la sua ragione d’essere.



Il secondo è stato sempre un jolly, ma lo si sta snaturando e distruggendo lentamente. Piuttosto che una lenta agonia, sarebbe meglio dare una morte veloce ed indolore anche a lui. Invece lo stanno distruggendo pezzo pezzo, partendo dalla mano 😛 #saveMalcom

Giunti a questo punto, non mi resta che ringraziarvi per avermi fatto compagnia durante questi mesi. Grazie, davvero, di cuore, per capirmi e apprezzarmi, ma anche per correggermi e chiarirmi i mille mila dubbi che mi vengono continuamente! Nel salutarvi, vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:

∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞

There was no choice to make • Olicity •

Miss Felicity Smoak : Our lovely Emily Bett

I believe in you • Olicity •

My name is Oliver Queen ϟ Arrow Italy

Arrow Source Italia

– Fra –

Previous article Mistresses | 12 punti per migliorarlo
Next article Grey’s Anatomy | Ripercorriamo la scena finale
Avatar photo
Divoratrice di telefilm a tempo pieno, avvocato a tempo perso. Cresciuta a pane e telefilm, nei soleggiati pomeriggi della sua infanzia già seguiva grandi classici come Happy Days, MacGyver, Genitori in Blue Jeans, ma ha iniziato il suo vero cammino verso la perdizione con Beverly Hills 90210, che le è costato non poche tirate d'orecchie perché "non è un telefilm adatto alla tua età, se continui a vederlo ti metteremo in punizione"! Ma per Dylan McKay si rischia questo ed altro!Ama leggere e scrivere, non esce mai senza un buon libro ed una moleskine nella borsa, non sia mai che venga colpita dall'idea della sua vita e non abbia dove annotarla! Ama la buona musica, l'arte e il vino! Ma ha anche passioni più frivole che la avvicinano ai comuni mortali, come lo shopping, il calcio e la nail art, a volte pensa seriamente di chiudere lo studio legale ed aprire un centro estetico!Ha da poco scoperto un nuovo lato geek, il suo I-phone è ormai il prolungamento della sua mano. Ama il suo ragazzo, i gatti, la lingua inglese, la sua splendida terra, odia la matematica. La sua citazione preferita, che racchiude un po’ la sua filosofia di vita, è “meglio rimorsi che rimpianti”!

1 COMMENT

  1. dato che anche gli autori stessi hanno ammesso i flop di questa stagione (flashback in primis), la speranza è che per sanare ci diano una stagione 5 da brividi!

    già che i flashback saranno ambientati in russia fa ben sperare e vedremo come oliver si è trasformato nel killer della prima stagione, anzi già quando ha dovuto uccidere taiana la sua salute mentale ha iniziato a vacillare

    felicity è l’unica che resta del team: questo perché lei è già scappata, quando ha lasciato oliver e il team! e la storia di samantha e william è stata la “scusa” per scappare, come ho letto più volte ciò che la terrorizza è l’abbandono, perché credeva fino a poco tempo fa che il padre l’avesse lasciata, quand’era piccola. invece abbiamo scoperto che non è stato così e che la madre le ha mentito.

    uno dei punti di questa stagione è l’accettazione, accettare che in ognuno di noi c’è sia luce che oscurità, anche in felicity! e l’abbiamo visto quando ordina a oliver di uccidere darkh. fel è riuscita a capire e ad accettare la scisma in oliver proprio perché anche lei lo ha provato, e credo che le bugie della madre avranno ripercussioni nella prossima stagione anzi, la 4×22 non sarà l’ultima volta che avremo visto noah!

    ipotizzo una seconda rimpatriata 😀
    e pure un secondo fidanzamento olicity, anche perché se tiri troppo la corda, essa si stacca! hanno tirato fuori l’anello ormai e da quello non puoi più tornare indietro!

    grazie a te per le tue recensioni, ciao a ottobre ^-^ e buone vacanze!!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here