Ditemi che non sono l’unica a pensare che questo episodio sia stato troppo eccessivo. Ci hanno bombardati con una serie di storyline e colpi di scena, tanto che a fine visione io ero stanca, avevo letteralmente l’affanno e mi sono chiesta “ma che cavolo è successo?”. Personalmente sono stata un po’ sopraffatta da questo episodio, che sebbene sia stato buono, tanto da raggiungere alcuni momenti di perfezione in linea con gli standard a cui gli autori ci hanno abituati, è stato comunque troppo. È inutile perderci in convenevoli, due sono stati i risvolti cruciali che hanno visto protagonisti Roy e Thea, proprio ora che avevano trovato un loro equilibrio e si erano ritrovati come coppia. Lui si sacrifica per Oliver e, nonostante l’accanimento di Lance che in cuor suo conosce la verità, le prove sembrano essere schiaccianti.

Anche il covo è stato ripulito e sistemato in modo da confermare la corrispondenza di identità tra Roy e Arrow. Quindi il ragazzo viene portato in carcere dove, dapprima, dà sfoggio di tutte le sue abilità, mandando al tappeto un folto gruppetto di “compagni”, poi successivamente viene accoltellato mortalmente. In quel momento sono rimasta sconvolta, ma poi si è scoperto che era tutto un piano architettato alla perfezione da Fel e Diggle per liberarlo. Si, ma anche per farlo sparire per sempre. Perché? Quindi questo sarebbe un addio definitivo ad un personaggio che, nonostante gli alti e bassi, si è rivelato fondamentale? Con Diggle meno operativo, Felicity al pc, chi ci va per strada? Oliver e Laurel? Ma stiamo scherzando? Il finale che hanno dato a lui mi preoccupa più di quello di Thea, tanto alla fine sappiamo tutti che non è morta e tireranno fuori qualche aneddoto per lasciarla tra noi. Ma come possono fare a far rientrare Roy ora che è ufficialmente morto per tutti??? Qui si gioca con la credibilità e rischiano di perderla seriamente. E, ripeto, che senso ha liberarsi di Arsenal? Non vorrei essere ripetitiva, ma non sarebbe stato meglio chiudere definitivamente la storyline di Canary che è assolutamente inutile? Sono delusa. 🙁
Le vicende di Roy sono comunque fondamentali per l’evolversi del personaggio di Oliver, che non riesce più ad andare avanti con questo fardello nel cuore, allora impazzisce, sbraita contro Diggle, arrivano alle mani, finché non sarà, come al solito, Felicity a calmarlo, rassicurarlo e a rischiare di dirgli che lo ama ancora.

Altissima intensità in questa scena, dove lei si ferma giusto in tempo, prima di andare troppo oltre, prima di oltrepassare i confini come è solita fare. Innegabile che lui si aspettasse quel “Ti amo”, dai suoi occhi si capiva già che lo stava pregustando, salvo poi, da quegli stessi occhi trasmettere amarezza per le aspettative deluse!!! Confronto di un’intensità pazzesca tra i due, in cui la maggior parte del lavoro la fa Fel, cercando di fargli capire che, ormai, Arrow non c’è più, quindi lui deve rassegnarsi e lasciare che gli altri lo aiutino. È una dura verità da accettare, soprattutto considerando che Oliver ha sacrificato tutto, persino lui e Felicity, come gli rinfaccia sottilmente lei, ha perso l’azienda, la madre, Tommy, ma soprattutto ha rinunciato ad Oliver Queen, alla sua identità, poiché “a man can’t live by two names”. E per cosa? Apparentemente per nulla… Una verità difficile da accettare, ma le parole di Felicity sembrano avere un effetto lenitivo, come un balsamo per la sua anima.
Lo vediamo, poi, disperato ed in lacrime quando crede l’amico morto.

Concludiamo con il momento dei saluti, momento in cui, anche Ray, da lontano, capisce che Oliver e Felicity si appartengono e si amano. E il mio cuoricino è andato in mille pezzi nel vedere la sua espressione da cucciolo bastonato.

Straziante anche l’addio in sè. :'(

L’intera parte dedicata al Team-Up, però, l’ho seriamente amata. È stata esilarante, divertente, genuina. L’entusiasmo di Ray è paragonabile a quello di un bambino la mattina di Natale, quando trova sotto l’albero una montagna di regali. Questo tratto del suo carattere lo rende unico, oltre a farne di lui un vincente: uno scienziato miliardario con il cuore di un bambino. È per questo che un po’ mi ha infastidita l’insofferenza di OrsOliver nei suoi confronti. Dovrebbe tenere separate le due cose, quando si trovano a collaborare, dovrebbe dimenticare che gli ha rubato Felicity. Ma, magari, in generale, dovrebbe ricordarsi che è stato lui a spingerla nelle braccia del rivale. Però, poi, per controbilanciare questa insofferenza, si ritrova a dispensare consigli per come affrontare al meglio rivali psicopatici e, addirittura, a guidare la sua armatura come una sorta di video gioco interattivo! Una figata!!! Insomma, questo Team-Up ha dato vita ad una serie di gag divertentissime e godibilissime, che sono servite ad allentare la tensione di questo episodio. Al di là di tutto, gli occhi al cielo di Oliver mi hanno fatto sorridere, così come l’imbranataggine di Felicity, che non sa come rispondere alle domande provocatorie di Ollie, “Diventi così ansiosa anche quando sono io sul campo?” “Sinceramente non so trovare una risposta a questa domanda che non mi metta nei guai!”, con annesso sguardo d’intesa tra Ollie e Diggle. Potrei citarne altre, ma l’episodio l’avete visto, per cui è inutile. Per farla breve, per quanto assurdo appaia, Ray si è inserito bene nel Team, ha trovato la sua dimensione e non ho notato alcuna forzatura degli autori nel raggiungere questo obiettivo. Mi chiedo ancora come abbiano fatto a fallire così miseramente con Laurel.

A proposito di forzature, la trovata di far ritrattare il Ti amo a Ray è stata pessima. Io, al posto di Felicity, lo avrei mandato a cagare. Non ha senso, è un gesto totalmente out of character, per nulla in linea col suo personaggio di super milionario dal cuore d’oro.
Ben strutturata anche la storyline della settimana, con questo presunto meta-human, che porta con sé riferimenti a Barry e ci conduce direttamente a Central City nella “prigione speciale” degli Star Labs, facendoci incontrare il nostro adorato Cisco. Ottimo dialogo tra lui e Ray, sono teneri allo stesso modo. È quello il momento in cui lo scienziato realizza che Simmons non si trovava a Central la notte della fatidica esplosione e si chiede, quindi, come faccia ad essere un meta-human! Prevedo degli sviluppi interessanti e spero che questo porti a più “collaborazioni” tra i due Team!!!

Ad onor del vero, in questa puntata anche Laurel è parsa figa per 5 secondi!!!

Poi non dite che non sono obiettiva 😛

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