
Se c’è una cosa che Arrow ci ha insegnato di queste puntate è…non promettete mai niente a nessuno. Perché finisce sempre in un maledetto casino!
Ma procediamo con ordine…
Ritroviamo Slade e Oliver che lavorano insieme e Joe in full villain mode.
Mi è piaciuto tantissimo vedere dai flashback la genesi di Deathstroke, vediamo come Slade fosse tornato a casa dopo il disastro sull’Amazo, ricongiungendosi a suo figlio e promettendogli che non se ne sarebbe più andato (grave errore Wilson). Ma la Mirakuro non perdona e ben presto Slade inizia ad avere visioni di Shado che gli intima di rispettare la promessa di morte e distruzione fatta ad Oliver. E così Deathstroke prende il sopravvento su Slade, facendogli compiere una carneficina e rompere la promessa fatta a suo figlio.
Sei anni dopo, troviamo un Joe arrabbiato, crudele e corrotto che (da quando, solo dodicenne, ha assistito ad un assassinio compiuto da suo padre) uccide a destra e a manca emulando Slade.
Sono state scene estremamente tristi, Slade è ormai tornato alla normalità e vorrebbe ritrovare in suo figlio quel Joe che è forse morto quel fatidico pomeriggio in campeggio. Purtroppo, per Joe, Slade è stato un padre assente ed è innegabile che abbia iniziato ad uccidere solo per emularlo e la cosa più triste è che probabilmente Slade è stato per Oliver il padre che non è mai riuscito ad essere per Joe.
Insomma, come al solito una bella dose di sensi di colpa.
Alla fine, vediamo uno Slade che non intende arrendersi e che parte alla ricerca dei suoi figli (sì, perché ora si sono moltiplicati. Domanda: come ha fatto la moglie di Slade a nascondere un figlio da suo marito? Per tutti i magheggi che scopriamo essere opera sua, finirà che è lei la mente che comanda tutti i villain mandati a Star City). Possiamo anche parlare della treshata che è stata l’uscita di Slade? In mezzo al fumo e con mille riflettori sparati addosso?
Comunque, dopo l’uscia vecchia Hollywood di Slade, il nostro Oliver torna a casa dalla sua famiglia assicurandoci scene tenerissime per il prossimo futuro.
Intanto che il dramma si compie a casa Wilson-Queen, il nostro Team Arrow non vuole restare indietro. Scopriamo, infatti, che il siero che Digg sta assumendo per eliminare il tremore ai muscoli del braccio è una super droga sintetizzata dal super cattivo (ma dai…) Richard Dragon. Dato che in veste di Green Arrow non può fare altro che dargli la caccia, Digg è costretto a rivelare tutto a Lyla e al Team Arrow. E qui possiamo solo dire: finalmente!
Digg è sempre stato una delle colonne etiche del Team Arrow, la controparte di Oliver insomma e durante queste stagioni sono state poche le volte che ha vacillato. Per questo è stato interessante vederlo sprofondare un po’ nell’oscurità, ma sono contenta che gli autori non abbiano distrutto il suo carattere. Sono proprio curiosa di vedere come farà adesso per andare avanti, ma sospetto che in quattro e quatr’otto Curtis troverà una soluzione geniale (quindi, come al solito, drama per nulla).
Ovviamente, tolto un segreto se ne aggiunge subito un altro e quindi ora è la nostra Dinah che nasconde le sue azioni dal Team. Anche qui, vedremo a chi rimarrà fedele la nostra Black Canary, se al suo partner scomparso o alla squadra.
TOP3:
1. Slade, sempre Slade e solo Slade. Ho già detto che adoro questo personaggio?
2. BrOTP alle stelle. Adoro Oliver e Slade, la loro consapevolezza della distruzione che l’altro ha portato nella loro vita ma allo stesso tempo anche di un legame indissolubile che non riesce ad essere spezzato.
3. Team Arrow senza veli. Ritorniamo alle origini.