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American Horror Story | Recensione 5×05 – Room Service

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American Horror Story | Recensione 5×05 – Room Service

Se l’episodio di Halloween aveva deluso… Beh, non posso dire che questo sia stato uno spettacolo ma sicuramente ha intrattenuto! Cosa c’è di più spaventoso di bambini innocenti trasformati in delle furie omicide? Alex ha fatto la cavolata di turno trasformando il suo paziente in un bambino-vampiro-badass in meno di 5 minuti; regalandoci un Halloween Party degno di essere chiamato tale! Davvero belle le sequenze negli interni della scuola create con luce giusta, musica giusta e davvero una buona interpretazione da parte dei marmocchietti! La scena del professore in fin di vita che cerca aiuto è stata quasi da vero horror.

Ritorna in quest’episodio uno dei temi più cari a Murphy: l’accettarsi, l’accettazione. La parte che ho preferito dell’episodio è stata in assoluto il flashback riguardante Liz Taylor: se prima non aveva notato questo personaggio o l’avevo notato a malapena devo dire che il flashback è stato a dir poco fantastico.

Il dolore di un uomo di mezza età che finge di essere quello che non è, che vive in una società che non lo lascia essere quello che vorrebbe essere, che può essere il vero se stesso solo in una stanza d’albergo dove una contessa lo attende; una contessa che ancora una volta mi sorprende e che fa l’inaspettato: invece di attaccarlo lo aiuta, lo difende, ma soprattutto non lo trasforma. Per queste ragioni vorrei sapere di più sulle origini di questo personaggio: così misterioso, ma allo stesso tempo così piatto. Non posso credere che, pur essendo il personaggio principale abbia così poco spazio o almeno uno spazio non degno della sua grandezza. Lady Gaga, ancora una volta maestosa in questo episodio, riesce a convincermi sempre più ed è proprio per questo che esigo un episodio dedicato a lei!

Liz Taylor, memore dell’aiuto ricevuto dalla contessa e consapevole di quanto sia importante riuscire a sentirsi liberi decide di aiutare Iris, che ormai vampira, ormai morta, non-morta si sente più viva che mai.

Una donna che per tutta la vita, in qualche modo, è sempre stata sottomessa al volere degli altri: del marito, del figlio, della contessa e infine da questi degli sconosciuti, questi influencers che non hanno saputo frenare la lingue, facendola sentire per l’ennesima volta, inutile, inferiore, invisibile. Per l’ennesima ed ultima volta. Anche Iris, ha gridato, anche lei finalmente, come Liz Taylor in quel corridoio buio dove è stato umiliato dai colleghi, ha gridato, si è liberata ed ha messo a tacere chi l’ha ritenuta inferiore. Certo è un peccato che Darren Criss se ne sia andato così velocemente, ma spero nell’aiuto dell’addiction demon, o del materasso mostruoso o della contessa per rivederlo ancora.

Il detective pincia con Sally come se non ci fosse un domani e tenta di dire ai suoi colleghi che è andato a cena con serial killer morti… Non si può biasimarli se l’hanno licenziato!

Bomer torna in tutta la sua bellezza e… Sì, è dura rimanere lucidi quando lui è in scena.. per un attimo ho avvertito una tensione sessuale talmente forte con la tizia che pensavo cominciassero a fare sesso davanti ad Iris.


Episodio davvero molto buono e che ha sicuramente intrattenuto, musiche e movimenti di macchina eccellenti come sempre. Purtroppo penso che lo spazio dedicato ai vari personaggi non venga ben ripartito.
Voto: 7 e mezzo.

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Ecco il promo del prossimo episodio!

 

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Linguist, writer, reader, filmgoer and totally addicted to telefilm. Studia lingue, le ha sempre studiate e sempre le studierà. Fin dalle elementari ha sempre e solo avuto in testa l'inglese, ora sa anche francese, spagnolo, russo e tedesco, ma se avesse tempo imparerebbe tutte le lingue del mondo. La sua vita da strega.. Ehm cioè filmica e telefilmica è cominciata con Hocus Pocus, poi con Charmed ed infine con Harry Potter (sì, è fermamente convinta che il mancato arrivo della sua lettera sia stato solo una svista del sistema postale italiano – qui girano solo gufi ubriachi- ù.ù ). Non essendo stata convocata a Hogwarts ha passato l'adolescenza prima a Capeside con Dawson e la sua compagnia, poi a Stars Hollow dalla famiglia Gilmore ed infine ha deciso di frequentare i “quartieri alti” di Orange County in compagnia di Ryan, Seth, Summer e Marissa e dell'Upper East Side cercando di scoprire chi fosse Gossip Girl. Per guarire la sua dipendenza da quella gioventù ricca; è andata a farsi curare al Seattle Grace Hospital, luogo dove fa ritorno ogni anno anche se Shonda cerca di ucciderla. Deve confessare, però, che gironzolando per Mystic Falls e per Beacon Hills ormai è abituata a rischiare la vita. Nel tempo libero legge, legge, legge e scrive, scrive, scrive. Sogno nel cassetto: vivere a New York e scrivere sul cinema. Piano B: piazzarsi davanti agli studios di Los Angeles e, in qualche modo, farsi assumere. Motto: A volte possiamo far avverare i sogni. Non succede spesso, ma quando possiamo dobbiamo farlo.

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