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Agents of S.H.I.E.L.D. | Recensione 2×17 – Melinda

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Agents of S.H.I.E.L.D. | Recensione 2×17 – Melinda

Passato e presente si intrecciano in continuazione e le nostre scelte passate si ripercuotono all’infinito sulle nostre scelte future, creando una sorta di catena indistruttibile che può aiutarci e tenerci al sicuro o incatenarci e farci affondare insieme a lei.

La puntata di questa settimana di Agents of S.H.I.E.L.D. ruota intorno al personaggio di Melinda May che è sempre stata un mistero, con il suo comportamento determinato e, apparentemente, privo di emozioni forti e che, in realtà, nasconde una storia travagliata e ricca di emozioni contrastanti che l’hanno portata ad essere la donna fredda che abbiamo conosciuto in queste stagioni.

Ammetto di aver sofferto insieme a lei durante la visione di questo episodio. Conoscere il suo personaggio così da vicino ci permette di capire tutte le sue scelte, tutte le ragioni che si nascondono dietro ad ogni suo gesto e il perché di un rapporto così particolare con Coulson.

L’inizio della puntata ci trasporta nel PASSATO, mostrandoci May felicemente sposata, che progetta di dar vita ad una famiglia insieme a suo marito. Melinda è una donna totalmente diversa, aperta all’amore e alle prospettive per il futuro, piena di vita e pronta ad essere una buona madre. Una donna forte, come l’abbiamo sempre conosciuta, ma felice e piena d’amore, come non l’abbiamo mai vista prima. Irrompe in questo quadretto idilliaco Coulson, trascinando con sé May. I due vengono a conoscenza della signorina Belyakov, donna con super poteri, ricercata per essere inserita nell’indice. Preparano un piano e lo S.H.I.E.L.D. cercherà di far collaborare con loro la donna. A tal proposito, Melinda chiede:

<<E se non collabora?>>

La risposta è:

<<Allora chiameremo la cavalleria.>>

In questo passaggio è racchiuso il fulcro del soprannome dato a May, e scopriremo, nel corso della puntata, quanto le è costato.

I due partono per entrare in contatto con la donna. Coulson la incontra e cerca di farla collaborare, ma lei rifiuta e si rifugia con i suoi uomini in un palazzo abbandonato, portando con sé una bambina rapita.

A questo punto, gli agenti dello S.H.I.E.L.D. mettono a punto un piano per fare irruzione nel palazzo, ma, una volta entrati, vengono tutti messi K.O. in un minuto esatto. Coulson e May, rimasti soli, attendono direttive, ma, quando la situazione comincia a diventare quasi ingestibile, May decide di fare irruzione per salvare la bambina e gli agenti. Prima di entrare nel palazzo, Melinda chiama il marito per dirgli che affronterà una situazione pericolosa, tutto in nome di una bambina. Quella bambina che per lei rappresenta il futuro che vorrebbe avere, quello di una madre che farebbe di tutto per tenere al sicuro i propri figli. Una volta entrata, con facilità, si rende conto che gli agenti dello S.H.I.E.L.D. sono controllati dalla donna e l’unico modo per salvarli è quello di ucciderla.

 

Nel PRESENTE, intanto, il vero S.H.I.E.L.D. sta facendo pedinare Fitz, dopo averlo rilasciato, per vedere se tenterà di mettersi in contatto con Coulson. Bobbi, intanto, parla con May, lasciata libera, e gli fa presente di un Protocollo Theta messo in atto da Coulson e che ha allertato il vero S.H.I.E.L.D. e Gonzales. Sentita la storia e, cominciando ad avere dei sospetti verso Coulson, May chiede il controllo della sua base per riuscire a contattare l’uomo e farsi spiegare da lui come realmente stanno le cose. May, a questo punto, cerca Simmons. L’abbraccio tra le due fa intendere la felicità di Simmons nel vedere finalmente un volto amico e ci mette di fronte alla freddezza di May, questa volta comprendendone piano piano il perchè.

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May la mette al corrente del Protocollo Theta e scopre che, anche lei, è all’oscuro di tutto. Le due sono intenzionate a scoprire chi abbia ragione tra Coulson e Gonzales, e cominciano a scavare nel passato per capire chi realmente nasconde dei segreti. Ciò che trovano non sembra essere positivo. May e Simmons scoprono che Coulson ha avuto una vera e propria vita parallela, annunciando viaggi finti per coprire i reali viaggi. May viene anche a sapere che Coulson ha incontrato in segreto il suo ex marito. E, mentre May si chiede cosa farebbe mai Coulson con cento letti a castello, Mack la illumina dicendole che, secondo loro, vorrebbe costruire una nuova base dove studiare le persone con i poteri. May, a questo punto, sospettosa e per nulla fiduciosa, chiede a Simmons di aprire la scatola di Fury. Melinda è quella a comprendere più di tutti che i poteri non sono qualcosa da prendere alla leggera e che, se gestiti in malo modo, possono essere davvero distruttivi. Ora che anche May è determinata ad aprire la scatola di Fury, come se la caverà Simmons?

Mentre la tensione cresce e la verità sembra sfuggire dalle mani di May, Skye scopre alcune verità sul suo passato.

Skye e Jiaying lavorano sul suo dono e possiamo notare lo sguardo commosso della donna nel vedere sua figlia essere diventata ormai una di loro. Le due sono in armonia e Skye comincia a sospettare di avere qualche legame con la donna, soprattutto quando Lincoln le spiega che Jiaying non ha mai fatto da guida a nessuno prima di lei. I suoi sospetti vengono confermati nel momento in cui, in un momento di intimità tra le due donne, Skye racconta a Jiaying del suo passato nell’orfanotrofio e nelle case adottive. Le racconta quanto sia dura per lei non trascorrere più di due anni nello stesso posto o come sia stato brutto sentirsi a casa ma sapere che prima o poi tutto sarebbe finito. Come è successo con lo S..H.I.E.L.D., dove finalmente si sentiva a casa e poi tutto è cambiato, portando degli agenti  a darle la caccia. Dalle parole di Skye trapela il suo dolore nel non aver mai potuto avere una famiglia e come abbia inseguito il sogno di sentirsi veramente a casa per tutta la sua vita. In quel luogo, lontana da tutto, sente finalmente di sentirsi a casa e di essere accettata per quello che è, ma ha paura che tutto possa finire presto e che, ancora una volta, si troverà a vagare alla ricerca di un luogo da chiamare casa. Jiaying, però,  la conforta, dicendole che loro non l’abbandoneranno mai. Skye, nei suoi attimi di dolore, racconta alla donna di non sapere nemmeno il reale giorno della sua nascita. In quel momento, dopo aver assorbito tutto il dolore della figlia, Jiaying decide di rivelarle il giorno del suo compleanno, cioè il 2 luglio. Le racconta della notte in cui è nata e le rivela di essere sua madre. Skye, che per anni ha cercato la sua famiglia, la sua storia, si trova finalmente di fronte a tutte le risposte di una vita.

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La madre, però, le dice di non rivelare la cosa a nessuno perché sapere chi è realmente la metterebbe in pericolo. Le persone del posto potrebbero non capire e percepirla come una minaccia.

Incrociamo, in varie scene, Raina. La donna non riesce ancora ad accettare il suo cambiamento fisico e non riesce a capire quale sia realmente il suo potere. Gordon e Lincoln cercano di aiutarla ad accettare il suo cambiamento e la rassicurano, dicendole che insieme scopriranno a cosa è realmente destinata.

In questo punto, dopo che  presente e passato hanno seguito il loro corso in maniera parallela, le due storie si incrociano.

Scopriamo da Jiaying che la donna del passato di May si chiama Eva ed era una donna reduce dal processo di cambiamento che ha dovuto affrontare anche Skye. La donna aveva rubato dei cristalli per darli alla figlia, Katya, la bambina che avevamo pensato fin dal principio essere stata rapita. Eva fece attraversare la nebbia a Katya e lei si tramutò in un mostro. Poteva risucchiare le emozioni delle persone con un solo tocco e renderle spietate, controllandole. Katya stava per risucchiare anche le emozioni di May e lei è stata costretta ad ucciderla.
Venne ritrovata da Coulson e la squadra con in braccio la bambina, ormai morta.

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Jiaying racconta la storia a Skye per farle comprendere che già in passato una madre ha commesso degli errori per la figlia e non vuole che la sua gente possa pensare qualcosa di negativo di lei se sapessero che sta guidando sua figlia. Si sentirebbero minacciati. Skye, dopo tali parole, comprende sua madre e le assicura che non lo dirà mai a nessuno.

Si chiude, dopo questa rivelazione, la storia del passato di May. Dal suo coraggio e dalla sua determinazione nel salvare gli agenti, è nato il suo soprannome “La Cavalleria”.
Nome che le è costato tutto, perché non ha smesso di pensare alla bambina che non è riuscita a salvare. Il pensiero l’ha consumata, fino a renderla la donna fredda di oggi. Vedere May così fragile è un duro colpo per noi che siamo stati abituati a vederla come una donna forte e risoluta, che non si è mai piegata di fronte a nulla. Da questo episodio del suo passato deriva la decisione di May di non tornare sul campo e di essere trasferita negli uffici, da questo episodio deriva la scelta di May di divorziare da suo marito, sapendo che non avrebbe mai potuto superare la cosa e questo non le avrebbe permesso di dare al marito la famiglia che avrebbe voluto,  e da questo episodio deriva la scelta di aiutare il vero S.H.I.E.L.D. a rintracciare Coulson per impedirgli di creare un’armata di persone con i poteri. 

Dopo aver fatto luce sulla storia del passato di May e di Jiaying, la donna chiede a Skye di cenare con Cal, per una sola e ultima volta, prima che lo trasferisca altrove. Una volta entrata nella sala per la cena, l’atmosfera tra i tre diventa quella di una famiglia finalmente riunita dopo tante sofferenze. Cal sembra un uomo totalmente diverso mentre racconta alla sua adorata figlia Daisy della notte della sua nascita, avvenuta non 25 anni fa, ma 26.

Assistendo a quella cena, Lincoln scopre il reale potere di Raina. Raina ha raccontato a Lincoln il suo sogno e scopre che quel sogno è reale. Che la cena che fa soffrire Raina ogni notte è avvenuta, si è realizzata. Raina, quindi, può prevedere il futuro? Se così fosse, Skye e la sua famiglia sarebbero sicuramente in pericolo. Raina, infatti, ha dei risentimenti nei confronti di Cal e di Skye e questo non promette nulla di buono.

 
Fitz, intanto, chiuso in un bagno pubblico e con gli agenti del vero S.H.I.E.L.D. sulle sue tracce, riesce ad aprire la scatola di Fury. Grazie a questa riesce a contattare Hunter e Coulson che lo aiuteranno a far seminare le sue tracce e a raggiungerli.

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Un’episodio triste e malinconico, che ha reso May, ancora una volta, uno dei personaggi che preferisco. Come è cresciuto il personaggio, tutto il dolore che ha portato con sé, la rendono uno dei personaggi più complessi ed emozionanti. Non che Agents of S.H.I.E.L.D. abbia pochi personaggi psicologicamente complessi, anzi, ma questo episodio ci ha mostrato quanto un soprannome possa costare ad una donna una vita intera.

Vediamo cosa ci riserva il prossimo episodio, che va in onda prima dell’uscita di Avengers: Age of Ultron.

NOTE:

– Non so più da che parte stare, ma non credo che Coulson abbia cattive intenzioni e non credo che non abbia pensato per bene a come strutturare il Protocollo Theta.

– Vedere Skye finalmente riunita ai suoi genitori fa uno strano effetto. Vedere Cal offrire alla figlia delle margherite e conversare amabilmente con lei è ancora più strano.

Raina, rovinerai tutto, vero?

 

Alla prossima!

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