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About a Boy: un’altra trasposizione TV di un successo cinematografico per la NBC e Jason Katims?

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About a Boy: un’altra trasposizione TV di un successo cinematografico per la NBC e Jason Katims?

78Fra meno di un mese i network annunceranno quali saranno le nuove serie della stagione 2013-2014, e Zap2it non vede l’ora! Ecco perché stiamo facendo una serie di anticipazioni sui nuovi pilot.

Oltre alla carrellata di 22 show che speriamo diventino realtà – e che trovate qui – daremo anche un’occhiata agli script dei pilot di ciascun network. Dato che questi possono cambiare drasticamente da qui a quando diventeranno delle premiere, queste non sono da intendersi come recensioni complete, ma speriamo comunque di riuscire a offrirvi qualche anteprima dei progetti che i network stanno prendendo in esame.

Il fantastico romanzo del 1998 di Nick Hornby, About a Boy, che narra di un ricco ultra trentenne piuttosto sfaticato che stringe amicizia con un ragazzo delle medie emarginato, ha già ispirato un film di successo con Hugh Grant e un Nicholas Hoult pre-X-Men. Ora la NBC sta cercando di capire se la storia potrebbe funzionare anche in versione serie TV.

Di cosa parla. Il trentaseienne Will vive in uno stato di perenne blocco creativo. Ma quando ha bisogno di trovare un ragazzo che faccia finta di essere suo figlio, per tenere in piedi una bugia che ha raccontato a un’affascinante mamma single, Will finisce con lo stringere amicizia con Marcus, lo strano ragazzino delle medie che si è appena trasferito di fianco a lui.

Chi ci sarà. David Walton (che è comparso anche in Bent della NBC e in più episodi di questa stagione di New Girl), e Benjamin Stockham (da 1600 Penn della NBC) interpreteranno rispettivamente Will e Marcus. Minnie Driver sarà Fiona, la madre vegana di Marcus, mentre Al Madrigal (Gary Unmarried e Free Agents), e Anjelah Johnson (Mad TV), avranno il ruolo degli amici sposati di Will, Andy e Laurie. Leslie Bibb (GCB) comparirà nei panni della madre single di Will, e spera di apparire già dal pilot.

Chi c’è dietro. Ecco la buona notizia: l’autore e produttore esecutivo Jason Katims, che ha già collaborato all’adattamento TV di Friday Night Light e Parenthood, rendendole serie acclamate dalla critica e rinnovate per molte stagioni (nonostante i rating non troppo alti). Il pilot sarà diretto da Jon Favreau (Iron Man), reduce da quello di Revolution dello scorso anno.

Pro e contro. Il pilot scritto da Katims non si scosta molto né dal romanzo né dal film, ma la serie dovrà trovare al più presto la propria impronta caratteristica se non vuole correre il rischio di essere tacciata di essere una mera copia. Questa prima mezzora di show, si concentrerà su un talent show a cui Marcus deve prendere parte a scuola, cosa che non stupirà nessuno che abbia dimestichezza con il materiale originale. (Lasciamo a un altro giorno il quesito se sia intelligente oppure semplicemente la via più facile per la TV, continuare a usare materiale preesistente).
I pochi punti nei quali lo script prende una strada propria – la presentazione degli amici di Will, Andy e Laurie, e il loro matrimonio da cartone animato; il ritratto di Will come il tipico uomo poco cresciuto di Hollywood invece dello sfaccendato viziato perfettamente interpretato da Grant – per ora non convincono.
Punto a favore invece, sono le location usate a San Francisco – non si sono viste molto nelle commedie TV contemporanee – e la Driver sembra essere perfetta per interpretare una madre hippie in grado di vivere da sola la propria vita.

I lavori precedenti di Katims, bastano e avanzano per farci sperare per il meglio anche qui, ma alla fine a fare la differenza sarà il grado d’intesa fra Walton e Stockham e questa è una cosa impossibile da giudicare dallo script. E nella remota ipotesi che 1600 Penn venga rinnovato per una seconda stagione, dovranno comunque rifare i casting per il ruolo di Marcus.

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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