Zap2it: Come è lavorare sul set, a volte anche un po’ troppo isolato, del New Mexico creato appositamente per “Manhattan“?
Rachel Brosnahan: Sembra quasi stupido confrontare la nostra situazione con quello che le persone reali hanno realmente attraversato – ma in un certo senso, credo ci abbia aiutato a stare con i piedi per terra. Siamo tutti da soli, vivendo a Santa Fe, e siamo venuti qui non conoscendo nessuno.
Ci eravamo incontrati una volta durante una lettura del copione a Los Angeles, ma ora abbiamo formato una comunità tra il cast e la troupe, e penso che ci abbia aiutato a trovare la giusta strada. Questo è esattamente ciò che hanno vissuto le famiglie che venivano a Los Alamos.
Zap2it: Cosa ne pensi del ruolo che il tuo personaggio, Abby, interpreta nella saga?
Rachel Brosnahan: C’è una ricchezza di informazioni circa l’aspetto scientifico, e ho dovuto cercare a fondo per trovare alcuni dei meravigliosi racconti di donne che hanno vissuto lì.
Le mogli inoltre rappresentavano un gruppo notevolmente vario; alcune erano scienziate, c’erano anche le donne dell’esercito, e poi c’erano le mogli che semplicemente arrivavano come parte del percorso dei loro mariti. Ed è qui che Abby entra in gioco.
Zap2it: Come sei riuscita a comparire in molti degli show più in voga della TV, incluso anche “The Black List”, “House of Cards” e “Orange Is the New Black”?
Rachel Brosnahan: A questo punto, mi sento molto fortunata a lavorare, e di aver avuto l’opportunità di lavorare su del materiale così incredibile… e anche in molte diverse sfaccettature della televisione.