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X-Files | Sette nuove cose che abbiamo scoperto

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X-Files | Sette nuove cose che abbiamo scoperto

Entertainment Weekly's First- Ever "EW Fest" Presented By LG OLED TVI fan di X-Files hanno avuto qualche anticipazione dalla sala autori lo scorso sabato grazie a EW – non che la pioneristica serie fantascientifica abbia mai avuto una sala autori nel senso tradizionale del termine.

Come ha ricordato il produttore esecutivo Glen Morgan, che tornerà per la prossima stagione, gli autori raramente hanno creato le storie in gruppo, lavorando piuttosto fuori dall’ufficio o nei loro giardini. Ma, oltre al gruppo di autori tradizionale, si sono aggiunti alcuni importanti personaggi televisivi, tra cui Vince Gilligan (Breaking Bad) e Frank Spotnitz (Man in the High Castle).

Il creatore della serie, Chris Carter si è unito a Glen Morgan e al collega scrittore e produttore Darin Morgan sul palco, in un panel moderato da Jeff Jensen di EW, per ripercorrere la sua esperienza in X-Files e anticipare quello che i fan possono aspettarsi dal ritorno della serie. Ecco cosa abbiamo saputo.

1. Carter declina le voci che Mulder e Scully si siano sposati
Quando gli è stata chiesta un’opinione sui commenti fatti dal protagonista David Duchovny (Fox Mulder), alludendo al matrimonio del suo personaggio con la partner Dana Scully (Gillian Anderson), Carter ha risposto che è “molto sorpreso” dai commenti di Duchovny. “Stavano insieme, ma non si sono mai sposati, è una novità per me”, ha detto Carter. “L’avete visto nel secondo film – stavano chiaramente insieme e vivevano sotto lo stesso tetto. Sono qui proprio per dirvi che non sarà così”.

2. La partnership di Mulder e Scully verrà riaccesa – anche se solo in senso lavorativo.
“Non stanno insieme. E… “. Carter si è interrotto quando gli è stato chiesto lo stato della relazione attuale tra Mulder e Scully. “Abbiamo a che fare con due persone che hanno avuto una relazione romantica. Non stanno più insieme per motivi che arriveremo a capire durante il pilot – ne parleremo – e vedremo riaccendersi alcune vecchie passioni di entrambi. E troveranno il modo di tornare insieme, solo non romanticamente, ma per altri motivi”. Potrebbero c’entrare dei mostri.

3. FOX ha chiesto a Carter di aumentare la sexual tension.
Riguardo alla relazione tra Mulder e Scully, Carter ha detto che inizialmente ha pensato che farli diventare una coppia sarebbe stata: “La direzione sbagliata per lo show” – ma il network la pensava diversamente. Ha ricordato le chiamate mentre giravano il pilot, sul fatto che non ci fosse “abbastanza tensione sessuale”.
Mentre lo showrunner ha preferito non rendere The X-Files una “super storia d’amore hot”, ha ammesso che al tempo del secondo film (2008’s The X-Files: I Want to Believe), “era tempo che si mettessero insieme”. Carter ha apprezzato l’evoluzione della loro relazione nel corso della serie, soprattutto il loro primo “ingegnoso” bacio (che Mulder ha dato a una versione di Scully in un universo alternativo ambientato nel 1939, nella sesta stagione, nell’episodio “Triangle“).

4. Carter definisce la chimica di Gillian Anderson e David Duchovny un “miracolo”.
Anderson aveva 24 anni quando è stata scelta come Scully, ma, anche allora, Carter ricorda che: “Era molto seria, quasi grave”. Ha definito la sua scelta “un colpo di fortuna”, aggiungendo che Anderson: “Ha sempre avuto delle ottime idee per il suo personaggio. Anche se noi abbiamo creato il personaggio, Gillian è responsabile di averla resa un’icona tanto quanto noi”.

Carter ha aggiunto che per lui The X-Files è lo show di Scully: “Se non fosse stato per la parte scientifica interpretata da Scully, lo show sarebbe stato molto meno interessante, se avesse riguardato solo il paranormale”.

5. Lo show non ha mai avuto la propria Bibbia.
Il team dietro allo show ha sempre evitato di avere delle regole specifiche per gli autori – tranne una. “Da subito ci siamo detti: ‘Se Scully dovesse vedere mai un alieno o se si baciassero, lo show sarebbe finito”, ha ricordato Glen, mentre l’intero pubblico rideva. “Questo è tutto”. Carter ha aggiunto che hanno preferito: “Scoprire quello che lo show sapeva fare al meglio”, in senso organico, invece che fare riferimento a qualche bibbia degli scrittori, che era troppo “autolimitante”.

Darin Morgan ha ricordato l’episodio della prima stagione “Beyond the sea“, come una delle prime volte in cui gli autori hanno infranto le regole, mettendo Scully nella posizione di quello più disposto a credere e Mulder come la scettica, dopo la morte del padre. Darin, che non era uno scrittore ai tempi, l’ha definito l’episodio che ha mostrato per la prima volta il pieno potenziale della serie.

6. Gli autori hanno preso idee ovunque.
Glen Morgan ha raccontato che il primo episodio con il mostro-della-settimana, “Squeeze,” della prima stagione, è nato da un commento del collega Wong (che tornerà per la nuova stagione), fatto una notte molto tardi, nel loro ufficio. “E se un tizio entrasse ora da quella presa d’aria?”. L’episodio più disturbante, “Home” della quarta stagione, è stato in parte ispirato da un aneddoto presente nella biografia di Charlie Chaplin, insieme ai pensieri di Morgan e Wong sul “tornare”, dopo qualche tempo lontani dallo show. (Quando gli è stato chiesto se l’episodio in arrivo “Home Again” sarà un sequel di quell’episodio, Glen ha risposto di no – “solo mancanza di fantasia”).

L’episodio della terza stagione “Jose Chung’s From Outer Space” di Darin Morgan è stato ispirato da un attore che ha fatto un provino per degli episodi precedenti di Darin e che gli aveva ricordato Truman Capote. Da lì, ha detto Darin, gli è venuta l’idea di scrivere un episodio su: “Truman Capote, ma, invece di rifare ‘In Cold Blood‘, ha parlato di rapimento alieno”. Il regista Rob Bowman ha considerato l’idea di cambiare un aspetto di quell’episodio, ma Carter gli ha consigliato di no: “Qualche volta devi inchinarti al genio”.

7. X-Files non ha mai abbandonato i suoi autori.
Glen Morgan ha detto che cammina ancora per strada e pensa a qualcosa che potrebbe essere usato in un episodio di The X-Files. “Per me rimane sempre qualcosa da esplorare. E amo scrivere per Gillian e David”.

Darin Morgan si è trovato d’accordo, spiegando che aveva già in mente una storia che includesse un mostro, ma che parlava invece di umanità. “E’ l’unico modo di raccontare una storia del genere.

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