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Web Serials Addicted: Dr Horrible’s Sing-Along Blog

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Web Serials Addicted: Dr Horrible’s Sing-Along Blog

Benvenuti a questa nuovo e scintillante appuntamento tutto dedicato al variegato mondo delle web series, uno spazio sotterraneo ricco di possibilità le cui perle rimangono (troppo) spesso inesplorate.
Ora che l’estate si è finalmente arresa all’evidenza dei fatti e ha deciso di onorarci con la sua presenza (non che ci tenessi particolarmente a sudare come un maratoneta all’ultimo chilometro e ad avere la vitalità di un’iguana con la pressione incerta), si apre tutto un ventaglio di situazioni in cui dedicarsi alla visione di una serie “tradizionale” potrebbe rivelarsi un tantino problematico. Cosa fare in questi casi, a parte disperarsi e andare in crisi d’astinenza? Noi di Telefilm Addicted siamo qui per fornirvi una soluzione, prendervi per mano e guidarvi in una panoramica dei migliori, scintillanti goiellini nascosti in rete, che potrete godervi tranquillamente dal vostro smartphone mentre ve ne state stravaccati sotto l’ombrellone.
Abbiamo deciso di partire con il botto e di dedicare questo primo viaggio a Dr. Horrible’s Sing-Along Blog

Credo che non ci sia nessuno, fra i nostri lettori, che non abbia sentito nominare almeno una volta Joss Whedon, creatore di alcune fra le pietre miliari del panorama telefilmico degli ultimi vent’anni (basti citare Buffy, Dollhouse, il recente Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. e il mai abbastanza compianto Firefly). Quello che forse non tutti sanno, però, è che nel 2008, nel corso dell’epocale sciopero degli autori che paralizzò per mesi la produzione degli show americani, questa mente geniale si mise all’opera per realizzare una web serie musicale in tre atti, che vennero rilasciati a due giorni di distanza l’uno dall’altro.
Whedon realizzò il progetto con l’aiuto dei fratelli Zack e Jed, con cui compose anche le canzoni originali dello show, e riuscì a convincere Neil Patrick Harris, Felicia Day, Nathan Fillion e Simon Helberg a imbarcarsi con lui in quell’impresa assolutamente folle.

La storia narra le vicende di Dr. Horrible, un malvagio scienziato il cui più grande desiderio è entrare a far parte della Evil League of Evil. Per riuscirci, però, deve prima impressionare il capo della Lega, il perfido Bad Horse, compiendo un’azione che lo consacri definitivamente come supercattivo.

Dr. Horrible: I wanna do great things, you know? I wanna be an achiever, like Bad Horse.
Penny: The Thoroughbred of Sin?
Dr. Horrible: I meant… Gandhi.

Il dottore è innamorato di Penny, una candida ragazza impegnata nel sociale. Nel tentativo di rubare un componente fondamentale per la realizzazione del suo raggio congelante, però, finisce per far cadere l’ignara fanciulla fra le braccia di Captain Hammer, la sua arcinemesi. L’aspirante criminale dovrà quindi impegnarsi al massimo per portare a termine il suo piano e riprendersi la donna che ama.

La nascita di Dr. Horrible’s Sing-Along Blog è, di per sé, un piccolo miracolo. In un periodo in cui era praticamente impossibile ottenere dei fondi, Whedon decise di finanziare il progetto di propria tasca, per quanto possibile. I membri del cast e della crew accettarono di lavorare a titolo gratuito e vennero ripagati solo successivamente, con i proventi realizzati dopo l’uscita del musical. Inoltre alcuni ex-collaboratori e gli stessi fratelli di Joss si offrirono di recitare come comparse o comunque in ruoli minori.
Un’opera realizzata, quindi, solo grazie al profondo amore per un lavoro che è anche e soprattutto un’arte.

È una piccola perla di cui mi sento di consigliare la visione proprio a tutti, persino a quelle persone che non amano i musical. E se proprio non vi fidate sulla parola, ecco qui tre semplici, validissimi motivi che dovrebbero spingervi a guardarlo.

L’umorismo caustico. Non c’è una singolo momento in tutto lo show in cui la sceneggiatura e i tempi comici non funzionino. Tutto è orchestrato e bilanciato alla perfezione, anche grazie a un cast assolutamente spaziale (voglio dire, stiamo parlando di Neil Patrick Harris, gente! E non dobbiamo dimenticarci un Nathan Fillion in assoluto stato di grazia). Lo show nella sua totalità è completamente folle e finirete per adorarne ogni singolo istante.

Moist: You’ve got more than enough evil hours to get into the henchmen’s union.
Dr. Horrible: Pssh! I’m not a henchman, I’m Dr. Horrible. I have a Ph.D. in horribleness!
Moist: Is that the new catchphrase?

Le canzoni. Tutti i pezzi musicali sono piacevoli, estremamente orecchiabili e, in molti casi (come ad esempio in So they say), sono infarciti di battute e momenti che non potranno fare a meno di strapparvi una risata. E chissà, magari rischieranno anche di finire nel vostro iPod, visto che l’intera colonna sonora è disponibile sia su iTunes che su Spotify!

Il modo in cui sa emozionarti. Sì, perché nonostante sia un prodotto demenziale oltre i limiti del concepibile, non dobbiamo dimenticarci che è pur sempre stato partorito dalla mente di Joss Whedon, ok? Ve lo ricordate il trauma di Buffy che uccide Angel? Il discorso straziante di Spike quando riacquista l’anima? L’addio fra Fred e Weasley? I flashback sulla battaglia della Serenity Valley? Tutti traumi di gioventù di cui dobbiamo incolpare uno e un solo uomo. Prima che Moffat cominciasse a fare a fette il nostro povero cuore e che Martin scambiasse i suoi libri per la versione live action di Death Note, Whedon già c’era.
Quindi non fatevi ingannare dall’aspetto fresco e innocuo con cui si presenta Dr. Horrible, al suo interno sono comunque racchiuse quantità tali di feels da farvi sembrare Le pagine della nostra vita una passeggiata di salute nei boschi!

https://www.youtube.com/watch?v=EQyNN2SfPwQ

Spero di avervi convinto a dare una possibilità a questo capolavoro purtroppo ancora troppo sconosciuto. In fin dei conti si tratta solo di tre atti da quindici minuti… in pratica il tempo necessario alla visione di un episodio “normale”… cosa state aspettando? Ricordatevi…

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