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Watchmen – Recensione di metà stagione

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Watchmen – Recensione di metà stagione

Una conferma. Questa è la prima definizione che ho per questa recensione di metà stagione dei “Watchmen”.

Dopo un pilot che prometteva bene (qui la mia recensione), la nuova creatura della HBO continua sulla buona strada introducendo nuovi/vecchi personaggi molto interessanti e sviluppando la trama infittendola.

Il personaggio di Sister Night/Angela Abar si conferma la forza trainante della storia. Regina King è – come c’era da aspettarselo – superlativa nel dare corpo e voce all’ex poliziotta ora vigilante ed il legame personale con il mistero collegato alla morte di Judd Crawford rende tutto più appetitoso per noi spettatori.

Non guasta che al suo fianco si collochi il ritorno sulle scene di uno dei Watchmen originali, ovvero Laurie Blake/Spettro di Seta II. Personaggio già interessante nella graphic novel originale, qui si arricchisce di cambiamenti degni degli eventi del fumetto: è sufficiente la telefonata che apre e chiude l’episodio in cui viene introdotta per farci comprendere perché Laurie sia cambiata negli ultimi 30 anni. La ritroviamo a capo di una divisione dell’FBI, intenta a fare la guerra ai vigilanti (lei che era una di loro) e a cercare un contatto con quel Dottor Manhattan che ha abbandonato lei e l’umanità ad un triste destino. La notizia di una guerra fra la Settima Cavalleria e la polizia di Tulsa la attira in città e la coinvolge nel mistero che circonda la morte di Crawford e Sister Night. Non vi nascondo che, come penso molti di voi, non vedo l’ora di vedere le due donne collaborare per trovare il bandolo della matassa anche se al momento attuale sono sul piede di guerra.

E, parlando della ragione che ha condotto Laurie Blake a Tulsa, fino al quinto episodio (come penso molti di voi) sospettavo molto che il caro senatore Keene fosse tutt’altro che dalla parte della polizia. Dopotutto quale organizzazione clandestina organizza il rapimento di un senatore con una sola persona coinvolta e nel mezzo di un funerale pieno di poliziotti? Il rapimento aveva due soli scopi: allontanare da sé i sospetti (come aveva fatto Ozymandias nella graphic novel) e fare uscire allo scoperto Sister Night. La rivelazione che però fa nel quinto episodio è la parte più interessante e ci conferma che Laurie Blake aveva ragione: c’è qualcos’altro oltre la Settima Cavalleria e quel “qualcos’altro” è ciò che ha ucciso Judd Crawford.

La vera eccezionale aggiunta al mistero principale è quella di Mrs Trieu. Inquietante al punto giusto, Lady Trieu compare sulla scena come la migliore dei triliardari visionari, in un parallelo con Adrian Veidt del quale si dichiara erede. Fin da subito lo spettatore avverte il sentore di un mistero che la riguarda e la scoperta di un legame diretto con il personaggio di “Will” ci lascia col fiato sospeso e la voglia di scoprire e capire qualcosa di più.

(magari Lady Trieu sa che Veidt è vivo, che dite?)

Il quinto episodio ha comportato importantissimi cambiamenti ed aperto nuovi scenari. Lo sguardo al passato di Lookin’ Glass/Wade è stato a dir poco illuminante sul personaggio e su come, alla fine, le uniche persone che avesse realmente lasciato avvicinare fossero l’ex moglie e Angela. Il tradimento di Sister Night – un tradimento che non ha risparmiato la sua vita, pare – è dovuto al voler proteggere la collega e la sua famiglia e, in parte, alla scoperta che tutto ciò che lo ha terrorizzato per 30 anni e oltre, non era vero. La rivelazione del grande complotto di Veidt (un complotto del quale, ricordiamolo, è a conoscenza l’agente Blake) fa crollare le già poche certezze di Wade che alla fine sceglie di fare la cosa migliore: proteggere gli innocenti.

L’arresto di Angela sicuramente comporterà un’interruzione anche delle indagini della donna, almeno per qualche ora, consentendo al vero cattivo di portare avanti il suo piano. Nel mentre, a giudicare dal promo che vedrete più avanti, l’agente Abar farà un viaggio nelle memorie del nonno e non dubito che sapremo qualcosa di più anche noi.

La trama si infittisce molto e quello che pensavamo fosse uno scontro bilaterale, in realtà ha più una struttura piramidale e, per ora, noi ne conosciamo solo tre attori: Lady Trieu e Will, la Settima Cavalleria e Judd Crawford.

Per ora a latere, ma non dubito che lo vedremo di più, abbiamo Ozymandias in isolamento che si dedica ad agghiaccianti esperimenti su cloni dei suoi assistenti per escogitare un modo per scappare dalla sua prigione dorata e invocare l’aiuto del Dottor Manhattan (“Help Me D”). Chi lo ha condannato all’esilio? Laurie Blake lo sa oppure non ne è a conoscenza? E perché il guardiacaccia assomiglia tanto ad uno dei suoi Mr Philips? Veidt si è imprigionato da solo?

Per la cronaca, mi sono interrogata per quattro puntate su dove avessi già visto l’attore che presta il volto ai vari Mr Philips ed alla fine imdb è venuto in mio soccorso. Trattasi di Tom Mison, chi guardava “Sleepy Hollow” sa di chi sto parlando e concorderà con me che la barba lo faceva sembrare un’altra persona.

Vi lascio il promo della prossima puntata:

https://www.youtube.com/watch?v=15ZfcUbZXfY

…e vi chiedo, cosa ve ne pare per ora di questa serie tv? Avete teorie? Noi ci risentiremo dopo la puntata finale per un’analisi degli ultimi episodi e tirare le somme dell’intera stagione.

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