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Vikings | Recensione 1×07 – A King’s Ransom

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Vikings | Recensione 1×07 – A King’s Ransom

kings344-710x400Ragnar (Travis Fimmel) è arrivato in Northumbria e non è il solo, Re Aelle (Ivan Kaye), infatti, ha convocato suo fratello Aethelwulf (David Murray II), imbattuto comandante, per guidare il suo esercito contro i pagani.

Ragnar, però, si dimostra ancora una volta un abile stratega e nonostante le pressioni di Rollo (Clive Standen) per attaccare subito frontalmente, lui riesce a trovare una strategia vincente che gli permette di avere un vantaggio sugli uomini di Re Aelle. Il nuovo jarl, infatti, decide di massacrare i suoi nemici di notte, prendendo come prigioniero il comandante e fratello del Re, Lord Aethelwulf e chiedendo per la sua liberazione un riscatto da re (da qui il titolo). E’ interessante notare come subito viene sottolineata da Ragnar e dai suoi uomini la differenza di cultura tra vichinghi e anglosassoni, nessuno jarl che si rispetti, infatti, affiderebbe ad altri la guida del suo esercito. Differenza che nemmeno Ragnar, con la sua sete di conoscenza, riesce a comprendere e ad essere onesti questa volta non sembra nemmeno voler fare lo sforzo, tanto è distante da lui questa usanza.

Durante le trattative per il riscatto, Ragnar e alcuni vichinghi vengono invitati al palazzo reale per discutere e come al solito il leader vichingo è spinto da una curiosità insaziabile per una cultura tanto diversa dalla sua. Tuttavia una volta arrivati alla “reale magione”, essi mostrano tutta la loro rudezza, provocando disgusto nei nobili inglesi. L’unica condizione che pone Re Aelle per consegnare a Ragnar una quantità davvero spropositata di oro e argento è che uno di loro diventi cristiano; Rollo sorprende tutti, accettando di convertirsi.

Era chiaro fin dalla prima comparsa di Re Aelle che questo personaggio sarebbe stato un problema, infatti non ci pensa due volte ad attaccare i vichinghi, con una nuova armata, al loro accampamento, poco dopo l’accordo. Vichinghi che non si fanno trovare impreparati, la scena della battaglia è molto ben girata, e vediamo Ragnar e i suoi uomini combattere con tutta la ferocia tipica dei norreni. Tosteig (purtroppo IMDb non è stato aggiornato con le comparse) vede finalmente realizzare il suo desiderio di morire con onore ed entrare nel Valhalla per festeggiare insieme a Odino e ai suoi compagni di gioventù. Dopo la rottura del fragile patto che Ragnar aveva col re anglosassone, il vichingo non si fa problemi a battezzare nel sangue Lord Aethelwulf e a far riportare il corpo, legato dietro un cavallo, nel palazzo del fratello.

Nel frattempo, in Scandinavia, Lagertha (Katheryn Winnick) è impegnata a governare al posto di Ragnar, la vediamo essere una regina fiera e difensore dei più deboli. Brevemente riusciamo anche a dare un’occhiata a Siggy (Jessalyn Gilsig) che chiede di entrare al servizio di Lagertha e questa accetta dopo un piccolo discorso di incoraggiamento da parte di Athelstan (George Blagden).

Nelle sequenze finali Ragnar torna a casa col bottino, mentre Lagertha ha, purtroppo, un aborto.

Partiamo da Athelstan, quello che davvero io non capisco è: come si fa ad avere un personaggio con così tanto potenziale e a non utilizzarlo? Addirittura in questa puntata è inutile, sarebbe stato molto più coinvolgente, secondo me, vedere il mondo vichingo in questa puntata attraverso gli occhi del prete, del quale ancora non abbiamo capito che ruolo rivesta nella famiglia Lothbrok.

tumblr_mlfblhqZbU1qap75uo1_1280Lagertha si è dimostrata, ancora una volta, un personaggio coerente, anche da regina non perde la volontà di difendere i più deboli e gli indifesi e lo fa sempre in modo intelligente, potrebbero esserci stupende prospettive per un’eventuale amicizia con Siggy: due donne diverse, ma entrambe con forti personalità. Inoltre penso che sarà interessante vedere come Ragnar e Lagertha reagiranno all’aborto, riuscirà lei a mantenere la sua forza d’animo? E Ragnar incolperà lo sfavore degli dei avuto a causa della conversione di Rollo? Sarà questa la famosa goccia che farà traboccare il vaso?

Purtroppo questa puntata non ha mostrato la vita della vedova di Lord Haraldson, intuiamo che possa avere dei problemi ad essere accettata dalla gente di Kattegat per il fatto che si rivolge a Lagertha per entrare al suo servizio e avere così la sua protezione, ma non possiamo esserne certi. Inoltre muoio di curiosità: cosa mai avrà risposto alla proposta di matrimonio di Rollo?

Ragnar è sempre straordinario, la presenza scenica di Fimmel è indiscutibile, anche nei silenzi riesce ad esprimere la risolutezza del nuovo capo vichingo, lo sguardo attento e intelligente e la sua curiosità sempre stuzzicata. La sua abilità di stratega è indiscutibile e non gioca pulito, sembra aver fatto suo le parole dello scorso episodio di Lagertha: “Never fight unless you know the odds are in your favor.” E Ragnar sta bene attento a fare in modo che sia sempre favorito in una battaglia.

Rollo, invece, ancora una volta risulta un personaggio incomprensibile: perché accettare volontariamente di convertirsi in cristiano? Proprio non l’ho capito, soprattutto da uno come lui per il quale l’onore è tutto. Pensavo che se qualcuno proprio avesse dovuto accettare la condizione di Re Aelle, quello sarebbe stato Ragnar vista la sua amicizia con Athelstan.

Floki (Gustaf Skarsgard) è sempre straordinario, passa da vichingo sanguinario a giullare di corte, esilarante la scena di lui che studia la conformazione del tavolo, mentre tutti gli altri mangiano. Floki che sorprende anche essere un uomo religioso, è infatti il più scosso dalla falsa conversione di Rollo e non ha paura di affrontarlo rinfacciandogli quella che crede sia stata una grossa stupidaggine che potrebbe far loro incorrere nell’ira degli dei. Cosa che porta Rollo ad avere quasi un esaurimento nervoso e ad entrare in un raptus omicida dove cerca di uccidere quanti più cristiani possibili per rientrare nelle grazie di Odino. Sono rimasta un po’ sconvolta da quanto sia facile minare la sicurezza di Rollo. Mi dispiace proprio ma la maggior parte delle cose che fa o dice per me rimangono un mistero, non riesco proprio a capire che tipo di persona sia.

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Una parola vorrei dirla anche sugli inglesi: l’invasione vichinga l’hanno vissuta come punizione divina, un attacco di Satana e solo pochi hanno avuto il coraggio di ammettere che la ragione più probabile era il denaro, ovviamente è molto più facile incolpare un’entità divina per le sciagure, piuttosto che intaccare le tasche di uomini avidi.

Altra cosa che mi sono chiesta è che fine abbia fatto la fossa dei serpenti di Re Aelle della scorsa puntata che doveva essere “l’arma segreta” contro questi barbari? Utilissima… Talmente utile che non ha nemmeno fatto mezza comparsata, l’unico sfigato che ci è morto è il povero generale sconfitto la prima volta.

Ultima cosa. In rete ho letto che c’è chi ha definito Vikings un “low budget Game of Thrones” mi permetto di dissentire. Game of Thrones è un telefilm con una trama politica, Vikings non ha niente di politico al suo interno. Game of Thrones è un fantasy puro, Vikings è uno storico, raccontato con la classica visione di Michael Hirst e per questo molto più simile a The Tudors di quanto non lo sarà mai a Game of Thrones. E dopo 7 episodi posso dire che a parte le headlines molto simili i due non hanno altro in comune.

Detto questo commentate e fatemi sapere cosa ne pensate! Ormai mancano solo due episodi alla conclusione della prima stagione!

Volevo ringraziare Aphor che in un commento nella scorsa recensione mi ha fatto notare un errore che ho corretto. Grazie.

E ricordatevi di passare da Vikings – History Channel Italia per essere sempre aggiornati sul mondo di questa magnifica serie tv.

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