Home Recensioni Vikings | Recensione 1×05 – Raid

Vikings | Recensione 1×05 – Raid

1
Vikings | Recensione 1×05 – Raid

430957_539014786111187_1025154956_nBentornati con un altro episodio di Vikings! Mi è mancato, mi ero abituata bene con i preair settimanali…

Uno dei migliori episodi di Vikings fino ad ora, sebbene fosse pensato solo come preparazione per la resa dei conti tra i due leader. La scena si apre con, da una parte, Haraldson (Gabriel Byrne) che tiene una sorta di “battesimo” per tutti i nuovi nati e, dall’altra, Athelstan (George Blagden) che cerca non solo di approfondire la sua conoscenza con Ragnar (Travis Fimmel), ma anche di trovare il suo posto in questa nuova cultura, non come schiavo, ma come uomo libero.

Vi è mai capitato, mentre guardate un telefilm, di capire che una determinata scena cambierà tutto? È quello che si avverte quando lo jarl attacca il villaggio dove abita Ragnar con lo scopo di uccidere lui e tutti quelli che si troveranno sulla sua strada: vecchi, donne e bambini principalmente, c’è da chiedersi se Ragnar fosse l’unico uomo dei dintorni.

Per un puro miracolo (e perchè diciamocelo non può morire il protagonista e tutta la sua famiglia a 4 puntate dalla fine della prima stagione) Ragnar riesce a mettere in salvo Lagertha (Katheryn Winnick), i bambini e Athelstan, ma nel fare ciò viene ferito gravemente e rischia di morire. Lo ammetto, il mio animo da grande amante degli eroi ha particolarmente goduto durante la scena in cui lui nonostante sia in ginocchio, ferito e sanguinante riesce a mettersi in piedi e a combattere per spianarsi una via di fuga, davvero bella.

Floki (Gustaf Skargard), insieme alla compagna Helga (Maude Hirst), si dimostra un buon amico e non solo fa del suo meglio per curare Ragnar, ma si fa carico anche di tutta la sua famiglia, Athelstan compreso. Continua, inoltre, ad essere il lato comico dello show, sua infatti è l’unica battuta spiritosa della puntata, ma questa volta mostra anche il lato saggio quando dice a Lagertha:

You are alive, Ragnar is alive, the children are alive, you have everything left

Schermata 2013-04-03 alle 23.47.27

Haraldson, invece, è tormentato dal dubbio che Ragnar possa essere ancora vivo e quindi non solo fa sorvegliare tutti gli uomini dell’equipaggio che seguì Ragnar a ovest, ma decide anche di consolidare il suo potere facendo sposare la figlia Thyri (Elinor Crawley) ad uno jarl svedese che in cambio gli darà argento, terre e soprattutto potenti alleanze. Siggy (Jessalyn Gilsig), ovviamente, non è contenta di vedere la figlia andare in sposa ad un uomo più vecchio di suo marito, ma accetta le circostanze dopo che Haraldson le spiega le sue ragioni.

Schermata 2013-04-03 alle 23.46.18Rollo (Clive Standen) è il personaggio che permette la collisione di queste due trame separate ed è anche il fattore decisivo che spinge Ragnar a sfidare Haraldson senza ulteriori indugi, infatti, mentre il primo si sta finalmente riprendendo dalla sua ferita, il fratello si ritrova torturato dallo jarl che vuole a tutti i costi sapere dove si trova il suo nemico.

Il rapporto tra i due fratelli è qualcosa che mi ha molto intrigato fin dall’inizio e continua ad essere una delle relazioni più complesse nello show. La lealtà dimostrata da Rollo è encomiabile, eppure ogni volta che i due si trovano nella stessa scena, si riesce a percepire una sottile tensione tra loro e uno scontro di forze di volontà, da cui Ragnar sembra uscire sempre vincitore.

Una delle cose che ho maggiormente apprezzato in questo episodio è stata la coerenza mantenuta dal personaggio di Athelstan, nonostante siano evidenti i suoi sforzi per comprendere la cultura in cui si trova adesso a vivere, non rinnega le sue origini. Infatti, appena si accorge dell’attacco al villaggio, pensa subito a salvare il suo libro; la sua fede viene prontamente riaffermata anche più avanti nell’episodio quando vediamo Ragnar in fin di vita e Athelstan che citando l’Ecclesiaste 3 prega Maria di “non lasciarlo morire”.

tumblr_mklhpnGnyk1qazoq6o1_500Mi ha colpito molto anche la profondità acquistata dal personaggio di Siggy, finalmente vediamo non solo la facciata di moglie dello jarl, sempre fredda e distaccata, ma anche la donna che è in lei capace di passione e vulnerabilità e soprattutto la madre, disperata per la morte dei figli maschi e che lotta per la figlia che le è rimasta. Un po’ campata per aria, secondo me, la storia tra lei e Rollo, principalmente perché fino alla scorsa puntata lui sembrava provare dei sentimenti forti per Lagertha. Non dico che uno non possa amare due donne, però sembra una forzatura della trama, una cosa buttata lì solo perché serviva qualcuno che avvertisse Ragnar della situazione di Rollo.

Purtroppo continuo a ritenere che sia gestita male la linea temporale: in teoria questo episodio dovrebbe svolgersi in circa 5/6 mesi, ma tranne che per qualche vago accenno, sembrano passare solo poche settimane.

Invece trovo sia stato superbo il modo in cui il regista (Ciaràn Donnelly) e gli sceneggiatori abbiano messo in risalto le contrapposizioni protagoniste di Vikings: la rivalità tra Haraldson e Ragnar, il cui scontro ormai è imminente, tra i due fratelli Ragnar e Rollo e tra gli dei vichinghi e il dio cristiano. La questione religiosa è sempre ben trattata e in ogni episodio abbiamo qualcuno che ci racconta un po’ della mitologia vichinga, permettendo a tutti gli spettatori di imparare a conoscere questa cultura e anche di capire le motivazioni che si nascondono dietro le loro azioni e le loro usanze . Purtroppo però viene sempre dato tanto spazio alle leggende dei popoli nordici, ma non abbiamo avuto ancora il piacere di vedere Athelstan spiegare la sua cultura e le sue credenze ai suoi nuovi compagni, in parte perché solo Ragnar sembra prenderlo sul serio e desideroso di comprendere il suo retaggio culturale, in parte perché credo che nemmeno lo stesso prete sia ancora in condizione di spiegare con chiarezza la sua fede.

Vorrei sottolineare la presenza scenica di Travis Fimmel in questo episodio che, nonostante abbia sì e no 5 battute in croce, è l’assoluto protagonista e che riesce a farsi capire semplicemente con un’espressione facciale, onestamente la sua capacità recitativa mi ha impressionata.

Vikings torna domenica con “Burial of the dead”. Se volete sempre essere aggiornati sulle novità di Vikings non dimenticate di cliccare mi piace a questa pagina facebook: Vikings – History Channel Italia

1 COMMENT

  1. Non potrei essere più d’accordo, un episodio magistrale. La storia sta acquistando sempre più spessore e ama il modo in cui la realtà storica vichinga si mescola a quella della saga di Ragnar.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here