Lo so che mancano solamente due episodi al finale di serie, ma non sono più sconsolata come all’inizio della stagione sette: anzi. Non sto veramente vedendo l’ora che questo supplizio finisca. Perché sì. Di supplizio si tratta.
Ancora una volta l’episodio delude, e aggiunge risentimento alla delusione per l’episodio precedente.
Il peggio? La crescente superficialità con cui si sta affrontando un momento fondamentale come la fine di tutto.
La trama è completamente allo sbaraglio: vengono inseriti scenari random di non-sense qua e là, che poi vengono subito dopo dimenticati per passare ad altro, come se stessimo assemblando degli spot di qualche tipo senza nessuna connessione tra loro.
Anche questa recensione verrà affrontata come la precedente: con ‘insulti’ diretti alle varie storyline di tutti i personaggi.
SOOKIE: la sua conversazione con Bill è assolutamente priva di ogni logica. Cioè, gli chiede perché non l’abbia consegnata a Sophie-Ann pur sapendolo benissimo, e fa anche la stupita quando lui le risponde esattamente quello che voleva sapere, poi non sapendo come concludere il discorso quando Bill la mette a conoscenza dei suoi tormenti interiori, cosa trova giusto fare? Baciarlo. Un altro po’ di sesso pur di non affrontare alcuna tematica esistenziale, è sempre la soluzione a tutto.
La scena con Eric: altro momento che oscilla tra il ridicolo e il vergognoso. Io capisco che adesso tutto l’universo fatesco di Sookie sia concentrato sul fatto che Bill non debba morire, ma sarebbero bastati un abbraccio e due parole di empatia per ripagare la tenerezza di Eric, che voleva solo farle sapere che non sarebbe morto. La ricerca della cura per Bill sarebbe continuata benissimo anche dopo il: ‘Oh, Eric! Sono così felice tu stia bene!!’.
ERIC: il suo ruolo non è mai stato così poco partecipe della storia generale. E’ assolutamente ‘succube’ di non si è capito cosa. La Yakuza? Ma se lui e Pam fuggissero, cosa potrebbe succedere loro oltre al fatto di venire inseguiti? C’è da dire poi che se io fossi lui, e mi volessi liberare di questa storia per sempre non farei altro che ricattare il tizio della Yokonomo Corp. con la minaccia di rivelare la verità (sulla Cura). E invece, nulla. Se ne sta lì, mezzo imbambolato tutto il tempo, ad ascoltare i deliri capitalistici dell’uomo d’affari giapponese, con una Pam accanto che ultimamente ha meno personalità di una bambola gonfiabile perfettamente alla moda.
La scena in cui, dopo nemmeno un minuto di episodio, beve il sangue guaritore di Sarah e se la ride tutto soddisfatto perché è guarito mi ha lasciata alquanto turbata: 30 secondi fa volevi morire perché non avevi più nulla per cui lottare, ed ora esulti perché sei guarito? Dove vogliamo mettere il nostro pathos da spettatori a cui è scoppiato il cuore di dolore dopo aver scoperto che Eric era malato? E ce lo fai guarire così? In nemmeno 90 secondi? SENZA COMMENTO.
BILL: ho per lui pochissime parole da spendere. Senonché prevedibile al duemila per duemila che, una volta raggiunta Sarah e la consapevolezza della possibile guarigione, lui si sarebbe rifiutato di prendere la cura decidendo invece di affrontare la vera morte.
Allora, se questi avvenimenti ce li avessero mostrati verso il season finale, avrei certamente confermato la mia teoria secondo cui Bill potrebbe morire a fine show: avendolo fatto adesso, non ne sono più così sicura. Le ultime scene di Bill (nello show) devono per forza aver a che fare con quei malefici flashback di quando era umano. Per forza.
Un suo possibile suicidio premeditato sarebbe nel personaggio, sicuramente di più dopo la trama della stagione sei. Ma, ora come ora, il suo comportamento mi pare più una resa vigliacca rispetto ad un’accettazione dell’ora della morte (e non posso non pensare alla dignità immensa mostrata invece da Godric, ai tempi).
VIOLET: ecco una cosa che mi è piaciuta. Finalmente qualcuno le ha piantato qualcosa nel cuore. Dopo aver imprigionato sia Adilyn che Wade, oltre alla soccorritrice Jessica, la maledetta manda una foto a Jason intimandolo di andare da lei altrimenti avrebbe fatto del male alla ragazza. Jason va, ma poi si ritrova anche lui incatenato nella stanza delle sevizie sessuali della vampira. Il colpo di scena è stato che quell’insipida della ragazza di Hoyt ha litigato con lui senza motivo e ha seguito Jason da Violet. Il quale è stato seguito da Hoyt, il quale poi ha sparato al cuore a Violet. End of story. Non ci mancherai, bastarda odiosa.
JASON, JESSICA ED HOYT: voglio fare un discorso articolato. Non è un mistero che la mia unica ship ‘costante’ in True Blood siano Jessica e Jason, e il motivo l’ho già spiegato diverse volte (sono felice che durante la 7×08 lo abbia spiegato anche Jason): loro due insieme si completano. Si conoscono e si sostengono come nessun altro. Per prendere in prestito le parole che i due ragazzi si confessano in macchina reciprocamente, ‘quando sono insieme, il resto del mondo non esiste’.
ECCO.
ECCO.
ECCO.
Tu-o voi, maledetti autori-mi fai dire a due personaggi una cosa del genere, e poi me la butti lì con la ‘bellissima amicizia’…
MA IO TI UCCIDO!
Che razza di costruzione narrativa è?? Per fare tornare Jessica da Hoyt?? Che la capiva talmente BENE che prima di lasciare Bon Temps, le ha chiesto di soggiogarlo per dimenticarsi di lei e Jason?
VI PREGO. Io posso anche accettare che la mia ship non sia end-game, una volta NON COERENTE con la trama, ma non è questo il caso!! Il ritorno di Jess da Hoyt (che non vediamo completamente ma sicuramente ci sarà) è ASSOLUTAMENTE forzato.
Come si vede già benissimo che l’insipidissima Brigette, grande amore di Hoyt per due secondi nell’episodio scorso, si metterà con Jason.
ODIO TUTTO.
Arriviamo così alla storyline peggiore. Il peggio del peggio. TARA. LETTIE MAE. LAFAYETTE. IL GRANDE MISTERO DELLE VISIONI.
Con il buon James sempre pronto a drogare col suo sangue un po’ tutti (notevole la sua utilità come personaggio), Lafayette e Lettie Mae tornano di nuovo indietro nel tempo con le visioni. E arrivano a quando il padre di una piccola Tara, sempre ubriaco, picchiava la madre e spendeva tutti i suoi soldi per bere.
Tara, una volta, aveva avuto l’occasione di porre fine a tutte le loro sofferenze ma non aveva avuto il coraggio di sparare al padre, uccidendolo, e invece aveva nascosto la pistola in giardino, sotterrandola.
Il grande mistero è questo: Tara -il fantasma di Tara (chissà se tutti i vampiri ce l’hanno?)- voleva solo scusarsi con la madre per non aver ucciso il padre tanti anni prima, oltre a dirle di lasciarla andare ed essere finalmente felice.
LA FIERA DELL’INUTILITA’.
Ma soprattutto, io (non credo di essere stata la sola) ho pensato fin dalla sua prima apparizione dopo la morte, che lo spirito di Tara nascondesse chissà quale mistero da scoprire in questa stagione, un qualcosa legato alla trama generale.
IO, UNA POVERA FIGLIA DELL’ESTATE.
Il mistero non esiste. Tara si è comportata come il fantasma di Ghost: prima di morire ha voluto sistemare i sospesi con sua madre.
Faccio un appunto finale divertente: il discorso dell’omino della Yakuza mi ha fatto sorridere. Praticamente la Yokonomo Corp. non vuole rendere pubblico che il sangue di Sarah potrebbe guarire immediatamente i vampiri infetti ma lo vuole sfruttare come business, immagino sintetizzando una medicina che solo dopo diverse dosi (a pagamento) li farà guarire.
Mi ha fatto sorridere quest’idea molto contemporanea delle istruzioni che le grandi multinazionali CI danno come società moderna per FARCI VIVERE.
CITO: ‘Secondo voi, alla Gillette non sono capaci di costruire un rasoio che non si rompa mai? Quale sarebbe in questo caso il suo profitto?’ (battuta quasi geniale se non fosse all’interno di una storyline non-sense)
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