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This is us 2×06 – E’ tutto un equilibrio sopra la follia

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This is us 2×06 – E’ tutto un equilibrio sopra la follia

Questa puntata di This is us segna il ritorno…delle LACRIME. Questi sono gli episodi che più amo di questa serie: episodi che parlano di vita, di emozioni  e di esperienze. Quelle puntate che ti portano a riflettere su te stesso.

E’ la sera di Halloween e la storia segue due diversi flashbacks: gli anni ’90 con i Big3 a 10 anni e il 2008 , la notte della nascita di Tess, la prima figlia di Randall.

Nel ’90 vediamo, come al solito, le scaramucce tra Radall e Kevin, i due fratelli non potrebbero essere caratterialmente più diversi, in apparenza. Perché Randall è, già da piccolo, un bambino che non solo programma tutto nel minimo dettaglio, ma che programma al fine di ottimizzare e massimizzare i risultati, caratteristica non da tutti, anzi di pochi. E Kevin invece è un istintivo, passionale che segue la strada per vedere dove lo porta, vivendo il momento diciamo. Eppure, eppure, entrambi condividono l’amore per gli altri e la volontà di supportare coloro che amano.

Kevin è un fratello meraviglioso: il suo rapporto con Kate è davvero un rapporto di amore e di reciproco sostegno, e lui farebbe di tutto per il bene di sua sorella. Io credo davvero che Kevin sia l’unico fratello un po’ bistrattato da Jack e Rebecca, viene dato per scontato nonostante il suo grandissimo bisogno di attenzioni, di considerazione, Kevin ha bisogno di qualcuno che dimostri di credere in lui. E nessuno se lo ‘aga (come direbbero i toscani). A me dispiace molto, perché tutta questa sfiducia la rivediamo nel Kevin del 2005, parrucchiere (OH MY GOSH!!!) in cerca di un provino… e talmente disperato da cercare di soffiare la parte a una persona che aveva dimostrato di essergli amico e di credere in lui. Quando nessuno  crede in te, anche tu finisci per dubitare di te stesso. Ed è bello vedere come lui e Kate siano la roccia l’uno dell’altra, insieme sono sinceri, insieme si fanno forza.

Anche di Kate capiamo un po’ di più, già sapevamo quanto fosse legata a Jack, quel padre che l’ha sempre supportata, incoraggiata e fatta SENTIRE IMPORTANTE, non solo per il mondo, ma per sè. Ma in questa puntata vediamo quanto sia stato difficile per lei accettare la morte di Jack, andare avanti senza di lui. L’ amore per il padre è diventato il disperato desiderio di rimanere ESATTAMENTE dove stava lui, la difficoltà di STACCARSI da ciò che le ricorda Jack, ciò che le rimane di lui: i luoghi in cui è cresciuta, in cui ha vissuto con lui. Ma la vita va avanti e in qualche modo, da qualche parte, bisogna RICOMINCIARE: Kate e Kevin decidono di ricominciare da loro due, insieme sono pronti a RIPARTIRE.

Ma il vero protagonista della puntata è Randall, sia nel ’90 che nel 2005. Ora, diciamoci subito che i vicini di casa dei Pearson devono essere davvero delle brutte persone se riescono a dire a un bambino (perché a 10 anni sei comunque solo un bambino, sveglio e intelligente, ma pur sempre un bambino) che è stato adottato perché un figlio dei suoi genitori è morto. MA FATE SCHIFO.

Come Jack ha un debole per Kate, perché più bisognosa d’attenzioni, perché più insicura (almeno secondo Jack), Rebecca ha un debole per Randall: quel bambino che non voleva, che ha fatto così fatica ad accettare, le è entrato nel cuore in modo indelebile. Rebecca ha la capacità di dire la cosa giusta, nel modo giusto, al momento giusto, è una madre davvero fantastica. E con Randall ha un rapporto speciale, infatti anche Beth, nel 2008, in prossimità della prima figlia sua e di Randall, chiama la suocera in cerca di supporto. E’ stato interessante vedere come Beth si confidasse con Rebecca, si appoggiasse a lei per avere quel supporto necessario a capire Randall… eppure mi sembra che, ai giorni nostri, non siano così “unite”, mi sono sempre sembrate “insieme per forza”, come moglie e madre di Randall… può essere che sia successo qualcosa nel mentre?!?

Il Randall del 2008 è un Randall senza certezze: la gestione della gravidanza, l’arrivo del figlio l’hanno mandato in crisi, il non poter controllare tutto nel minimo dettaglio l’ha scombussolato, è come se la terra sotto i suoi piedi si stesse sgretolando e lui, a ogni passo, perdesse sempre più stabilità. E Beth non sa come fare per aiutarlo, lei è lì, vicino a lui, ma lui non la vede. E alla fine perfino il montaggio di un ventilatore diventa una questione prioritaria, diventa LA questione. Nella vita alle volte basta “buttare tutto fuori”, esternare i propri pensieri aiuta a razionalizzarli e anche un estraneo (con 5 figli!!! CHAPEAU, io già con uno sono da manicomio…) può trovare le parole giuste per te.

E in questo caso, parole mai furono così azzeccate: i figli ti danno le risposte che ti servono, sono loro che ti aiutano a ridefinire te stesso. E così vediamo come Randall e Beth siano davvero una coppia bellissima perché nel momento del bisogno Randall è lì, lucido, attivo, PRONTO. E Beth lo riconosce, lui finalmente la vede.

In mezzo a tutto questo, le lacrime scendevano a fiumi dai miei occhi.

E’ il 2008 e Rebecca è senza Jack da quanto, una decina di anni? Forse meno. Eppure il fatto di non poter condividere con lui la nascita della nipote, un evento così importante, un momento così bello, le fa sentire ancora di più la mancanza del marito. Perché quando qualcuno che hai amato tanto non è più con te nessun evento sarà davvero così bello, semplicemente perché non CONDIVISO con la persona più importante. La vita è bella, ma la strada da percorrere è tutt’altro che semplice o priva di ostacoli, la cosa importante è trovare il proprio equilibrio.

E giù ancora lacrime.

QUESTO E QUELLO…

Halloween significa “dolcetto o scherzetto” tutti mascherati e… la famiglia Pearson ha spaccato:

(Randall decisamente il migliore!)

Rebecca e Miguel stanno insieme grazie a Facebook. Ho detto tutto.

Vi lascio con il promo della prossima puntata, intitolata “The Most disappointed Man“:

E come al solito, se volete restare sempre aggiornati sulle ultime news sulla serie e i suoi protagonisti, non dovete far altro che passare da questa meravigliosa pagina!

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

2 COMMENTS

  1. perchè 2005? Nel giardino di Randall e consorte c’è il cartello a sostegno di Obama-Biden per le presidenziali del 2008!

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