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The Walking Dead | Rivedremo il Governatore?

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The Walking Dead | Rivedremo il Governatore?

In The Walking Dead il Governatore è morto… ma se n’è andato per sempre? Questa è una domanda a cui David Morrissey è sorprendentemente restio a rispondere.

In un’intervista con PA, Morrissey dice che il Governatore potrebbe tornare in qualche altra forma. “Gli è successo qualcosa. Mi sembra di essere un politico ambiguo, dato che non posso confermare né smentire niente” risponde in modo evasivo. “Di certo gli sono successe delle brutte cose alla fine dell’ultimo episodio, ma dobbiamo solo rimanere ad aspettare e vedere che cosa accadrà”.

Sembra improbabile che il Governatore torni nello show. Gale Anne Hurd ha confermato che il nemico di Rick è definitivamente morto e che il colpo alla testa rende impossibile il suo ritorno in versione zombie. Forse Lilly conserverà la sua testa come trofeo o qualcosa del genere, ma probabilmente Morrissey sta semplicemente scherzando con i fans.

L’attore inglese ha solo parole gentili per gli spettatori di The Walking Dead. Morrissey tiene in grande considerazione persino quelli a cui non piace a causa del personaggio che interpreta.

The Walking Dead mi ha presentato a una enorme fanbase in tutto il mondo: è uno dei più grandi show in TV” dice. “In America la mia fanbase è cresciuta molto e adoro questo fatto (sono fans molto espliciti a parole e meravigliosi e stare in mezzo a loro è davvero emozionante), anche se mi fanno buuu perché interpreto l’antagonista! Questo, tuttavia, significa che sto facendo un buon lavoro”.

Morrissey aggiunge: “TWD è uno show che lascia il segno e sono molto orgoglioso di essere associato ad esso: amo essere in The Walking Dead, amo interpretare il Governatore e questo mi ha concesso di avere un bel legame con il pubblico”.

The Walking Dead ritorna su AMC il 9 febbraio alle 21.

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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