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The Walking Dead | Norman Reedus parla della grande decisione di Daryl

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The Walking Dead | Norman Reedus parla della grande decisione di Daryl

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SPOILER ALERT: Attenzione, continuate a leggere solo se avete visto l’episodio di domenica di The Walking Dead, intitolato “The Cell”. 

“Daryl.” Se qualcuno avesse mai dubitato della forza di Daryl Dixon (Norman Reedus) di The Walking Dead, dopo aver visto l’episodio di domenica sicuramente si è ricreduto, proprio quando ha pronunciato il suo nome. Tutto quello che Daryl avrebbe dovuto fare, era giurare la sua obbedienza e fedeltà dicendo “Sono Negan”, per far terminare le torture subite, e addirittura per diventare uno dei luogotenenti principali dell’esercito di Negan, ovviamente godendo di tutti i benefici che ne sarebbe conseguiti. Ma quando è arrivato il momento di prendere quella fatidica decisione, Daryl si è rifiutato di pronunciare quelle parole, dicendo invece il suo nome, prima di essere risbattuto nella sua cella.

Questa è stata una dichiarazione importante in un episodio fondamentale per Daryl. Abbiamo parlato con Reedus per sapere alcune cose riguardanti l’episodio, tra cui il suo punto di vista sulla scelta critica presa da Daryl e sulla scena di nudo. Abbiamo chiesto all’attore anche della crisi emotiva avuto dopo aver visto la disgustosa e sconvolgente Polaroid e della sua relazione unica con il suo tormentatore, Dwight.

ENTERTAINMENT WEEKLY: La prima volta che rivediamo Daryl, lui è nudo nella sua cella. Devo saperlo: Quanto faceva freddo là dentro, amico mio?

NORMAN REEDUS: Si, era molto freddo. Non mentirò. Ma più che altro era davvero sporco. È stato strano essere seduto per terra nudo. Insomma, ero completamente nudo, quindi è stata dura.

Hai detto che era sporco, e mi sembra di capire che loro amano farvi sporcare nello show, ma non sono sicuro di aver mai visto qualcosa di sporco come in questo episodio. Continuavamo ad aggiungere sporcizia e schifezze in quella cella?

Addison, il nostro esperto di makeup, continuava ad aggiungermi trucco. Si, credo che questo sia stato il set più sporco che abbiamo avuto nello show, se non il più sporco di sempre. Insomma, sono davvero contento di non indossare quella tuta sudicia – la tuta della prigione che mi hanno dato. Era orribile e pizzicava. Era disgustosa.

Vediamo Daryl essere torturato con questa terribile musica vivace che era obbligato ad ascoltare. Te l’hanno fatta sentire davvero sul set? Sapevano quale canzone avrebbero usato?

No, non ho visto l’episodio. Non so quale canzone abbiano usato. So che in origine doveva essere una canzone per bambini piccoli, ma non riuscivano ad ottenerla. Credo che sia davvero difficile ottenere crediti musicali per una scena di tortura.

Questo intero episodio è una grande battaglia di determinazione e giustapposizione tra Daryl e Dwight. E poi abbiamo quello scambio all’inizio, quando Daryl dice “Non mi inginocchierò mai.” E Dwight risponde, “Si, anch’io l’ho detto.” E tu replichi, “Si, lo so.” Dwight vuole spezzare Daryl per giustificare la sua scelta di inginocchiarsi? Daryl vede Dwight come l’esempio esatto di quello che non vuole diventare?

Credo che tu abbia assolutamente ragione. C’è questa sorta di Mondo Bizzarro tra di loro in questo episodio. Ricordi che loro si sono già incontrati, e sembrava che lui fosse un bravo ragazzo, e poi si è scoperto essere lo schiavo di Negan, che fa tutto quello che lui gli dice. E credo che Dwight, ripensando a quel momento passato, vorrebbe semplicemente ritornare indietro e rifare tutto da capo. Credo che ci sia del buono in Dwight che Daryl vede, anche se è nascosto ora. Adesso credo che voglia solo ucciderlo.

Ma alla fine c’è questa scena in cui Daryl dice a Dwight, “Capisco perché l’hai fatto. Perché hai accettato. Stavi pensando a qualcun altro. Ed è per questo che io non posso.” Quindi lui capisce il motivo per cui Dwight ha preso quella decisione, giusto?

Ovviamente, e questa è una cosa nobile da fare, ma è la stessa ragione per cui Daryl non può fare quello che Dwight ha fatto.

Amo le due scene importanti che hanno Daryl e Negan, perché la prima volta dopo che lui ha cercato di scappare, Daryl è ribelle e non si muove di un soffio quando Negan fa finta di usare Lucille su di lui. La seconda scena è diversa, perché Negan inizia a muove la mazza in giro, e noi crediamo che Daryl possa spezzarsi, poco prima che invece di dire “Daryl”, e non “Negan”. Secondo te, c’è stato anche solo un momento in cui lui è stato tentato o ha pensato di accettare l’accordo? Cosa sta pensando in quei momenti?

Prima di tutto, nella prima scena, come anche quando è nella cella, Daryl crede di meritarselo. Come se tutto quello che gli succede, se lo meritasse, ma non posso dire che lui sia Negan, perché vorrebbe dire che si è arreso e ha perso tutte le speranze che Glenn aveva. Glenn era il suo amico ottimista. Lui era suo amico. Lui ha fatto così tanto e questo è l’ultimo brandello di umanità che gli resta. Quello che fa vale tanto per Glenn quando per Daryl. È l’ultima cosa che gli rimane.

C’è una parte di Daryl che vuole semplicemente che Negan lo uccida? Soprattutto la prima volta, quando Lucille arriva a due centimetri dalla sua faccia e Daryl non si muove di un soffio. C’è una piccola parte in lui che è pronta a morire?

No, Daryl è un combattente. Lui combatterà fino alla fine, e lo fa pronunciando il suo nome invece di quello di Negan – è l’ultimo pezzo di se stesso che ha. Penso che lui creda di venire ucciso subito quando non dice di essere Negan. Lui ha firmato per altre torture, ma lo sta facendo per amore nei confronti del suo amico Glenn.

Lui non può dire di essere Negan. Non lo farà mai. Combatterà, ma i problemi di cuore sono difficili per Daryl. Hanno più significato per lui. Colpiscilo in faccia con la mazza. Legalo. Dagli da mangiare cibo per cani. Fai quello che vuoi. Lui può sopravvivere, ma quando si tratta di persone che ama, è dura per lui, e sta imparando, e queste sono le cose che gli danno fede e speranza, non può lasciar perdere, perché è l’unica cosa che gli resta.

Cosa mi dici di quella scena in cui Dwight mette la Polaroid nella cella di Daryl, e lo vediamo piangere disperato? Come hai fatto a raggiungere quello stato mentale?

Credo che parte di me viva ogni giorno al limite, come se fosse l’ultimo, ma puoi tornare sempre indietro. Semplicemente lo senti. Ti metti in posizione fetale, e stai là. Credo che all’inizio dello show, avremmo sentito una canzone e mi sarebbe rimasta in testa. Credo che invece stare nello show per così tanto tempo, abbia fatto sì che si sia creato un interruttore. Premi questo bottone e ti ritrovi là, in quella posizione. È sempre là, in un angolino della tua testa, e non è facile arrivarci. Ma è più difficile uscirne. È più difficile tornare alla “normalità” a volte, piuttosto che arrivare là. Non è un trucco o un metodo. Ti ritrovi là all’1 e riesci a tornare indietro alle 6. Stando così. In quello stato.

Sembra una giornata terribile.

Fa schifo. Non sto scherzando; non è divertente, ma non sono quel tipo di attore che può alzarsi, bere una coca, parlare con le persone e ricominciare. Insomma, non sono Meryl Streep. Capisci cosa intendo? Devo soffrire fino a quando non finisce e poi posso andare. Non sono bravo a spegnermi ed accendermi come un robot. Devo comunque dare credito al resto della crew, perché il set è così confortevole, dove tutti si fidano l’uno dell’altro, talmente tanto che mi permettono di fare quello che faccio. Loro non ti parlano e non ti fanno battute mentre sei in una cella. È un set molto serio, e tutti voglio che il risultato finale sia il migliore. Quindi ti permettono di essere là in quello stato, come se fosse un gruppo di supporto. Sono tutti molto rispettosi degli attori sul set, e quindi non credo che sarebbe stato così semplice con un’altra crew.

So che voi ragazzi avete quasi concluso di girare questa stagione. Ovviamente, non vogliamo sapere cosa state filmando, ma come è vedere la fine di questo tunnel molto buio, alla luce di quello che è successo?

È stata una stagione davvero emozionante per tutti. È una stagione diversa. Insomma, abbiamo visto settimana scorsa alcune cose divertenti, ma anche molto serie, e questa è una stagione molto, ma molto cupa, e spero che ci sia luce alla fine del tunnel. Devi arrivare ad un certo punto in cui non puoi stare peggio, per poter ritornare un po’ a galla. E credo che questo sia il tipo di stagione che avremo.

 

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Fraise, o meglio Federica, ragazza milanese di 25 anni, ha sempre amato sin da piccola tutto ciò che riguarda libri, telefilm, film, musica e viaggi. Grazie ai suoi genitori che l'hanno fatta viaggiare dall'età di 6 anni, ha sviluppato un amore incondizionato per Inghilterra e Scozia, tanto che da 7 mesi si è trasferita ad Edimburgo (che ama alla follia), insieme a quel santo del suo ragazzo. Si santo, perchè non fa altro che cercare di coinvolgerlo in tutto quello che fa e vorrebbe fare (per non parlare delle serie tv che vuole che lui veda insieme a lei!)! Il suo amore per i telefilm è nato vedendo ER e Beverly Hills, per passare poi a Friends, Dawson's Creek, Buffy, Angel e chi più ne ha, più ne metta!! Attualmente è fissata (si FISSATA) con Game of Throns,The Walking Dead, Vikings, Supernatural, Sherlock, Arrow, Revenge e tante altre! Non riesce a smettere di guardare telefilm, sono una vera ossessione! E non riesce neanche a smettere di cercare qualsiasi news telefilmica qua e là per cercare di sognare cosa potrebbe succedere! E ad ogni nuova stagione telefilmica, riesce anche a fare una lunga lista di nuovi pilot da non perdere! Passerebbe giornate intere a leggere ed ascoltare musica. Altra sua grandissima passione sono i Beatles (soprattutto Sir Paul McCartney) e i Mumford and Sons. Amante degli animali, è una convintissima vegetariana da ben 6 anni e no, se ve lo state chiedendo, non tornerebbe mai indietro e non le manca nulla! Ha viaggiato tantissimo, e continuerà a farlo, ma sente che nonostante la nostalgia della sua famiglia e dei suoi amici, abbia finalmente trovato la sua casa qui, a Edimburgo.

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