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The Walking Dead | Recensione 5×11 – The Distance

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The Walking Dead | Recensione 5×11 – The Distance

A sorpresa The Walking Dead corregge il tiro e ci regala tutto sommato un buon episodio. Avevamo lasciato Sasha e Maggie in compagnia del nuovo arrivato che chiedeva loro di parlare con Rick, ed ecco che ora i desideri di Aaron vengono esauditi: l’ex sceriffo Grimes si mostra subito piuttosto ostile verso l’uomo e stenta a credere che gli si stia offrendo un riparo sicuro per sé ed i propri cari. Difatti, Aaron dice di venire da Alexandria, un luogo fortificato dove conduce i viandanti bisognosi di una nuova casa. Si creano dunque piccoli conflitti interni nel nostro gruppo di td1survivors: in particolare tra Rick, che non si fida delle parole del nuovo arrivato, e Michonne, che invece vuole credere che ci sia ancora speranza di avere una parvenza di vita normale.
Aaron si presenta bene: è educato, calmo e comprensivo verso i sospetti e gli scatti d’ira a lui rivolti. Sa che per i nostri non deve essere stato facile arrivare dove sono oggi e appare intenzionato a portarli con sé nonostante tutto. Ci sarà da fidarsi? Certo il miraggio di una nuova casa sicura è forte e sono lontani i tempi in cui Rick e gli altri hanno assaporato la quiete e la sensazione di essere (quasi) al sicuro nonostante ciò che è successo al mondo. Buona e quasi tenera la mossa di Aaron di insistere affinchè i nostri vedano le foto di Alexandria, ma una cosa colpisce lo spettatore e Michonne: l’assenza di persone nelle immagini. Che significa? Viene da pensare che Aaron ed il suo compagno Eric possano essere gli unici abitanti del posto, ma come è possibile che due soli uomini abbiano fortificato in quel modo la propria cittadina? E se i loro compagni fossero morti e loro stessero cercando nuovi alleati? La faccenda, indubbiamente, si fa interessante e viene da chiedersi se Alexandria nasconderà qualche terribile segreto e come verranno utilizzati gli ultimi episodi della stagione nel caso in cui così non dovesse essere.
Per il resto “The Distance” bilancia bene l’azione a momenti più riflessivi. È giusto mostrare conflitti in un gruppo che troppo spesso si è dimostrato succube ed inerme alle decisioni di Rick che, pur agendo per quello che ritiene essere il bene, ancora una volta dimostra di non essere un leader carismatico e affidabile: se è giustificabile la suatd diffidenza nei confronti di Aaron, non lo è il non voler neppure prendere in considerazione la veridicità delle sue parole. In ballo – è bene ricordarlo – c’è la possibile salvezza di un gruppo ormai allo stremo.
Ad ogni modo, ora l’importante per i nostri è restare uniti per capire se Alexandria possa effettivamente essere una salvezza e non l’ennesima brutta situazione/trappola opera di umani senza scrupoli e morale. Le voci di bambini che giocano provenienti dall’interno delle mura fanno ben sperare, ma attualmente (volendo prescindere dal fumetto) non ci sono certezze.

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Vi lascio con il promo del prossimo episodio:

https://www.youtube.com/watch?v=VhZY4AwUcKE

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