So che, probabilmente, dopo aver visto l’episodio di questa settimana di The Vampire Diaries, vi sarete fiondati su Telefilm Addicted alla ricerca della recensione della nostra Tania, ma – ahimé – devo darvi una brutta notizia. Tania, a causa di impegni personali (leggesi: ha sentito la puzza di episodio di merda ed ha voluto mollarlo a qualcun altro), mi ha chiesto di recensire questa 6×19 al posto suo, con la consapevolezza che il prossimo anno la metterò al massimo a recensire le repliche di CentoVetrine per avermi fatto ciò. Riassumendo: per questa settimana vi dovrete sorbire la mia recensione.

Gli episodi di queste ultime settimane sono piuttosto noiosi e quasi esclusivamente incentrati sul concetto di umanità. L’umanità che i vampiri possono spegnere e accendere a loro piacimento (vedi Caroline e Stefan), ma anche il concetto più proprio del termine: l’essere umani. L’inserimento nella storyline del nuovo Tampax a.k.a. the cure 2.0, ha inevitabilmente portato Damon a porsi delle domande sulla condizione di Elena. Se a tutto ciò viene aggiunta la gravidanza di Jo ed Alaric, la frittata è fatta. Damon inizia a fare domande di cui non vorrebbe realmente sapere le risposte, ed Elena si fa tentare di nuovo da ciò che l’essere vampira le ha portato via: un lavoro, una famiglia e la vita da spot del Mulino Bianco.

Vorrei tralasciare l’ennesima solfa del vampiro che ha spento le emozioni e va in giro ad ammazzare le persone, mentre l’allegra combriccola cerca di studiarle tutte pur di farlo tornare in sé. E’ noiosa e ripetitiva. Stavolta è toccato a Caroline, prima di lei Stefan, prima ancora Elena e di nuovo Stefan. E’ una cosa che abbiam visto e rivisto e, sebbene gli autori cerchino di differenziare le situazioni, finiscono sempre per rifilarci la stessa, prevedibile, storia che ci ha scartavetrato le palle.

Preferisco, invece, concentrare il mio commento sulla questione Damon/Elena/cura e su ciò che comporterà negli episodi a venire. Non che questa sia una situazione nuova, rispetto a quella di qualche anno fa, però ha dato modo ad alcuni personaggi di evolversi. Damon. Sempre lui. Quando si va a parlare di crescita, ci si riferisce sempre all’ex bad boy. Dopo la chiacchierata del “come ti vedi tra cinque anni”, Damon capisce che Elena, che finora sembrava aver accettato il fatto di essere un vampiro, non è poi così felice della sua situazione e sogna ancora di andar via da Mystic Falls e metter su famiglia. Sappiamo bene che Damon è più che felice del suo essere vampiro, ama la sua condizione. Però c’è una cosa che ama ancora di più: Elena. Per lei è disposto, come dice nelle battute finali dell’episodio, a prendere la cura e rinunciare all’immortalità. Damon. Lo stesso Damon che ogni due per tre dichiara di essere uno stronzo egoista. Lo stesso Damon che, anni fa, sembrava non avere un cuore. Ecco quanto è cambiato! Ecco quanto ama la sua Elena.

Ho letto molte perplessità sulla possibilità di Damon di prendere la cura assieme ad Elena e ci tengo a fare un po’ di chiarezza. Katherine, dopo aver preso la cura, iniziò ad invecchiare e morire solamente perchè Silas la succhiò via dal suo organismo. Se, invece, Elena dovesse assumere la cura e Damon dovesse prenderla da lei, otterremo un’Elena invecchiata, sì, ma solamente di due impercettibili anni (è vampira da poco), mentre Damon, con la cura all’interno del suo corpo, starà più che bene. Non è tanto la fattibilità della cosa che mi spaventa, quanto un Damon umano dopo l’addio di Nina. Che senso avrebbe? La Plec è davvero ancora così stronza verso un personaggio che ha massacrato per ben 6 anni? Non credo, no. Non andrà così.

Un altro applauso va fatto a Bonnie. La streghetta ha finalmente tirato fuori gli attributi (era ora!). Ha messo in chiaro che non lascerà più che qualcuno la usi per i propri scopi, ma che penserà prima ai suoi interessi personali. Non lascerà che la psycho-mom di Damon metta le mani sull’ascendente rischiando di liberare Kai. Ho apprezzato ogni parola del discorso di Bonnie (strano se considerate che non è certo il mio personaggio preferito), così come apprezzo il suo nuovo rapporto con Damon. A lui interessa ciò che lei pensa o prova, a lui interessa l’opinione di lei. Per Damon quell’amicizia ha un valore reale. Sono impaziente di vedere come proverà a riconquistare la fiducia di Bonnie e a scusarsi con lei.

Non fraintendetemi, però, sto parlando sempre di un rapporto di AMICIZIA. Sentimentalmente non vedo altre possibilità oltre il Delena. Dopo la notizia dell’uscita di scena di Nina Dobrev, spero che l’endgame di Damon non sia nessun altro personaggio se non suo fratello Stefan. Steroline, Bamon, non voglio più nessuna storia d’amore come finale di serie. Voglio una storia di due fratelli che, dopo tante divergenze, dopo aver litigato per la stessa ragazza, riescono a ritrovarsi e ad accettarsi per ciò che sono, ad esserci l’uno per l’altro. Non sarebbe il finale che speravo, ma di sicuro sarebbe l’opzione meno peggiore.

Tirando un po’ le somme, a soli tre episodi dalla fine, devo dire che questa sesta stagione ha avuto un inizio molto promettente, per poi perdersi nel nulla. Non è sui pessimi livelli della stagione cinque, ma la differenza non è poi molta. La questione dell’addio di Nina, poi, ha finito col togliere quel minimo di interesse rimastomi per questo show. Non sarebbe stato meglio chiudere quest’anno con un bel lieto fine Delena? Magari con i due che prendevano la cura insieme ed iniziavano una nuova vita da umani, da famiglia?

Vi ricordo di mettere un bel mi piace alla pagina The Vampire Diaries-Always and forever e vi invito a commentare, facendomi sapere cosa ne pensate di tutta questa situazione della cura, dell’addio di Nina e del futuro dello show!
Alla prossima!