L’episodio di questa settimana si apre con un nuovo flashback. A differenza dei precedenti, questo è ambientato quindici anni prima e il protagonista indiscusso è John, un bambino che è costretto a derubare per mandare avanti la propria famiglia. John è stato adottato da una figura poco stabile che sperpera il poco denaro a disposizione nell’alcool, tanto da costringere John a utilizzare i propri poteri e immischiarsi in faccende poco gradevoli che non sfuggono al fiuto attento di Jedikiah, lo stesso uomo che mantiene il proprio fascino e che migliora come il vino nella vecchiaia. Che uomo ragazzi, con quell’aria da ora-ti-sistemo-io-ragazzaccio si presenta fuori la porta di un John ragazzino, pronto a cambiare il percorso della sua vita. Eccome se lo fa! Non solo gli offre l’occasione della vita, per un ragazzo affidato a una famiglia per nulla proficua, ma gli fa comprendere che i suoi poteri non devono essere mostrati a chi non può comprenderli.
KILL OR BE KILLED è il titolo dell’episodio e non fa altro che confermare effettivamente la legge indiscussa della giungla, dove a sopravvivere è il più forte, o talvolta il più scaltro. Ed è ciò che Jedikiah sta realizzando, sottomettendo i Tomorrow People al suo volere, chi lavorando per suo conto, chi perdendo la vita sotto la sua mano. Peccato che non ci sia soltanto un leone in questa giungla ed è difficile dire chi sarà incoronato Re.
IL CASO DELL’EPISODIO | Killian McCrane è il personaggio che darà filo da torcere a protagonisti e antagonisti. Da precisare che l’attore di cui parliamo è Jason Dohring, conosciuto da noi anime pie come il Logan di Veronica (e che per la cronaca tornerà nel 2014 con il film della serie “Veronica Mars”).
La particolarità di questo personaggio sta nel poter uccidere. Come ci hanno fatto intendere sin dal principio, i Tomorrow People non sono in grado di nuocere in quel senso. Nel momento in cui si avvicinano al punto di non ritorno, un fischio potente stronca le loro azioni tanto da non imbrattare la loro fedina penale. Invece McCrane può, faceva parte del corpo degli ULTRA un tempo, ma la collaborazione è terminata nel momento in cui McCrane ha dimostrato atti di violenza incontrollabili. Adesso sembra essere tornato e reclama vendetta e lo si intende dal fatto che abbia provato a uccidere Jedikiah, infiammando la sua auto.
In realtà, la sete di vendetta sembra essere più grande di quanto appaia, perché McCrane è tornato per John.
In passato, i due hanno vissuto a stretto contatto all’interno del programma degli Ultra. Eppure, quando McCrane aderì al progetto Annex e ne fu l’unico superstite, mollò Jedikiah e la sua compagnia, divenendo un fuggitivo prettamente pericoloso per via della sua abilità d’uccidere. John, a tempo debito, ha dovuto seguire le sue tracce fino a quando non ha piantato a sua volta gli Ultra. Così, McCrane si è incuriosito ed è tornato sui propri passi per chiedere a John di unirsi nella sua banda, in onore dei vecchi tempi. Peccato che John lo veda esattamente per quello che è, e cioè un uomo non inferiore alla brutalità di Jedikiah. Il povero McCrane non perde tempo a leccarsi le ferite o riallacciare il cuore spezzato, così passa all’azione e progetta di far saltare in aria il quinto edificio della stagione. Fortuna vuole che John e Stephen riescano a sabotarlo prima dell’ennesima strage.
Come è cambiato McCrane? L’agente faceva parte di un progetto chiamato “Annex”, con il quale la parte del cervello predisposta a salvaguardare la faccenda non-uccidere sarebbe stata fritta per creare delle vere e proprie macchine umane. Molto più economico dei cannoni e dei carri armati evidentemente, Jedikiah povero pazzo squinternato e incompreso.
PUNTO D’OSSERVAZIONE: avete notato l’abilità di Stephen di farsi ficcare in tutte le missioni dal suo zio preferito, il quale a sua volta non riesce a dire di no? Saranno gli occhioni a mo’ di Gatto con gli stivali? In fin dei conti anche Jedikiah sembra avere un cuore, da qualche parte, forse ben nascosto sotto gli strati di rancore e invidia (?).
CENA DI FAMIGLIA | Uno dei momenti più imbarazzanti della serie, nonostante sia iniziata da soli quattro episodi.
Una tensione da tagliare con forchetta e coltello, un ragazzino tagliato fuori per una domanda più che ovvia e insinuazioni molto poco velate di una madre incazzata alias moglie piantata in asso con due figli a carico. Ovvio che la valvola di sfogo sia colui che divide il DNA con il marito in questione. E, per quanto adori il personaggio e l’attore, non posso che appoggiare la povera madre abbandonata; in fondo la penserei esattamente come lei se non avessi altri pesci da prendere.
LA TREGUA | John e Jedikiah, seduti in un appartato ristorante cinese che scambiano lievi chiacchiere domenicali sul tempo, che tradotto in parole povere significa: io uso te e tu usi me. Un accordo che permette loro di trarre vantaggio dalla situazione, perché una volta sistemato McCrane, i Tomorrow People non verranno smascherati al resto dell’umanità e Jedikiah non dovrà preoccuparsene. Il fatto che John abbia ceduto all’incontrare Jedikiah mi ha leggermente commossa, è la figura più simile che abbia mai avuto come padre ed è giusto che provi una qualche forma contorta d’affetto, nonostante il passato burrascoso. Anche se non credo si possa dire lo stesso di Jedikiah: l’uomo in questione usa John come esca e prende due piccioni con una fava, inviando la squadra d’omicidi sul posto per far fuori sia un problema che un altro. Soprattutto, tende a sottolineare a Stephen che anche John, come McCrane, è un fuggitivo degli Ultra, quindi non merita pietà. Insomma, viva l’affetto paterno.
UNA DELLE VERITA’ DI JOHN | Questa è stata la parte che ho preferito dell’episodio. Ho avuto il sospetto sin da quando John era predisposto a incontrare McCrane pur sapendo di avere uno svantaggio latente. Ero convinta che ci fosse qualcosa sotto e cinque minuti prima del termine dell’episodio mi hanno dato la risposta che cercavo: John è capace di uccidere e ha lasciato gli Ultra proprio perché questi ultimi gli hanno permesso di trasformarsi in qualcosa che non rispecchia ciò che è. Il colpo di scena si rileva nel momento in cui McCrane crede di aver vinto, ma John gli spara una pallottola nel petto e gli rileva la verità scottante.
“Kill or be killed” rende esattamente il pensiero dei protagonisti di questo episodio: John e Jedikiah. Per la prima volta, entrambi vedono la vita allo stesso modo: una guerra, che finirà soltanto in un modo, senza sapere bene per chi. Ho apprezzato il fatto che sia stata data luce alla storia di John, anche se in modo parziale. Abbiamo scoperto che:
– John è stato adottato e quindi non si conoscono le sue origini. Suo padre potrebbe essere chiunque?
– John è capace di uccidere, il tassello che rende i Tomorrow People perfetti agli occhi di Jedikiah ed è questo il motivo per il quale ha lasciato gli Ultra. Mi chiedo se sia rilevante sapere chi il ragazzo ha ucciso.
– La madre di Stephen è una dura e lo ha dimostrato dal primo episodio. Una donna che combatte per la propria famiglia dimostra sempre di avere il culo a strisce a mio parere e il fatto che abbia confessato al figlio di avere altri scheletri nell’armadio non fa che rendermi più curiosa.
– Astrid sembra essere sparita dalla circolazione dopo aver assistito al teletrasporto dell’amico ritenuto pazzo fino all’episodio precedente. Che si sia fatta un giro di perlustrazione a Lourdes?
RUSSEL’S MOMENT:
JEDIKIAH’S FACES:
HOT MOMENT:
SHIPPING ALERT (?)
The Tomorrow People vi aspetta la settimana prossima con un nuovo episodio. Nel frattempo, potete tenermi compagnia condividendo il vostro parere su questo episodio, cosa pensate del rapporto tra John e Jedikiah e quanto vi sia piaciuto questo finale. Per mantenervi sempre aggiornati, visitate la pagina Facebook di “The Tomorrow People Italia”. Io vi lascio con il promo della prossima puntata!
http://www.youtube.com/watch?v=6eZto6YcQjk