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The Originals 5×07 – Addio, mamma (e bentornato zio… o quasi)

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The Originals 5×07 – Addio, mamma (e bentornato zio… o quasi)

Settima puntata per questa stagione conclusiva di “The Originals”.
“God’s Gonna Trouble The Water” è stato un episodio strappalacrime, per tante ragioni e in tanti momenti diversi, e ha visto emergere la giovane Hope.

Ci siamo sbagliati.
La settimana scorsa si pensava che Elijah sarebbe diventato il nemico della famiglia, unendosi alla setta di Greta, complice anche un’inquadratura truffaldina nel promo, ma possiamo felicemente dire che ci siamo sbagliati.
Non solo il nostro Vampiro Originario perduto ha deciso di riacquistare i ricordi (per amore di Antoinette, una cosa proprio da Elijah), ma con quanto è accaduto non ha avuto proprio nulla a che fare.
A Elijah, in ogni caso, torneremo verso la fine, ora procediamo con ordine concentrandoci sul fulcro della storia di questa puntata. L’episodio, infatti, è stato un tributo a Hayley, da una parte, ed è tornato al nemico che non è stato mai sconfitto, solo messo a sopire, dall’altra.

Partendo da ciò che riguarda Hayley, va evidenziato come questo tributo sia stato fatto per mezzo dell’amore provato nei suoi confronti dalle persone della sua vita: Hope, in primo luogo, la sua adorata figlia; Klaus e Freya; Marcel, Josh e Vincent. E la reazione di tutti è stata commovente, sono stati i momenti che hanno ridotto in lacrime noi spettatori. Hope, che si ritrova orfana di madre a solo 15 anni, si sente sola, sola dietro il feretro della madre, senza suo padre, i suoi zii, suo fratello adottivo e gli amici della famiglia (o quantomeno di Hayley) con i quali è cresciuta, circondata da una folla di sconosciuti. La scena in cui l’abbiamo vista avanzare da sola dietro il feretro di Hayley è stata davvero molto triste, Hope è solo una ragazza di quindici anni che per tutta la sua vita è stata vittima dei problemi della sua famiglia e sulla quale tutto ciò si è abbattuto ancora una volta nel momento peggiore, per un motivo o per l’altro lasciata sola da quegli adulti che di lei si dovrebbero prendere cura, quando, per di più, lei si sente colpevole della morte di Hayley.

“My mother is dead! And it’s my fault.”

Una cosa non vera, perché come tutti abbiamo visto Greta non stava agendo a caso, ma seguiva un piano preciso studiato per chissà quanto tempo, si era infiltrata appositamente a New Orleans per rivoltare i Vampiri contro Josh, Marcel, i Mikaelson, e usarli per i suoi scopi, proprio come aveva plagiato la mente di Roman, e avrebbe trovato il modo di prendere Hayley ugualmente.
E a tal proposito, pregna di verità è la risposta di Marcel a Josh, in merito ai vampiri: “Non sono i nostri. Sono un cancro che va estirpato da questa città.”
Anche perché è piuttosto assurdo che degli esseri che si nutrono del sangue di umani innocenti, uccidendoli, accusino altri di essere un abominio. Insomma, da che pulpito.
Eppure, proprio nel momento in cui è stata più sola che mai, Hope è emersa e si è ribellata, scagliandosi contro i nemici della sua famiglia, quelli che le hanno portato via sua madre. E la ragazza che tutti vogliono proteggere ha ricordato che lei è la più potente creatura che esista, e che non si tirerà mai indietro dinanzi a loro, anche togliendo dalla sua strada i suoi stessi familiari, se necessario. Ed è stata proprio lei a ricordare che non possono arrendersi e che “Ci deve essere un modo per salvare quel Always and Forever”.

Altrettanto triste è il momento in cui Freya si è lasciata andare al dolore, sola quanto sua nipote. Freya è l’unica umana (fisicamente parlando) della famiglia, costretta a usare la magia per rallentare il suo invecchiamento e poter stare accanto (e, diciamolo pure, tenere a bada) i fratelli, aiutare Hayley a crescere Hope, cercare di trovare una soluzione a quel nemico non ancora sconfitto e ora, separata dalla persona che ama e nel momento della scomparsa di Hayley, lasciata sola a piangere la morte di quella che per lei era una sorella, e a doversi mostrare forte per sua nipote, a dover prendere decisioni per lei e per i fratelli, in un modo o nell’altro, a dover gestire tutta la situazione.
Ed è significativo che Hope l’abbia vista, perché sono state entrambe sole.

Infine, molto toccante il dolore allibito di Vincent, Marcel, Josh, posti un’altra volta dinanzi alla violenta morte di un’amica e persona di famiglia: Camille, Davina e ora Hayley.
In particolare, abbiamo visto Marcel avere gli occhi pieni di lacrime con Elijah e chiuderli, come sopraffatto, al funerale di Hayley con i Licantropi.
E’ stato molto bello il momento in cui Hope li ha visti finalmente arrivare al rito al Bayou, e i tre si sono schierati uno accanto all’altro, per lei e Hayley.

In ultimo, Klaus ed Elijah.
Klaus, che ha dovuto mettere da parte il suo dolore personale per pensare a quello di sua figlia, nonché alla sicurezza di quest’ultima. Klaus, che nel momento del pericolo era disposto a buttare via tutte le precauzioni prese, bramando solo di essere presente per fare da scudo protettivo a Hope, dimentico lui stesso del fatto che lei è potenza pura e che volendo è perfettamente in grado di proteggersi, basta che le permettano di essere chi lei realmente è. Klaus che, nonostante la rabbia e il dolore, ha cercato di proteggere anche Elijah, perché per suo fratello maggiore non ricordare è, al momento, protezione.
Particolarmente toccante il momento tra Klaus e Ivy, quando quest’ultima gli ha mostrato l’estensione del pericolo che corrono a causa dell’Ombra: non solo Hope, ma anche Freya e insieme a loro innumerevoli altri. Ed è stato particolarmente bello perché nonostante quello che Klaus ha fatto al suo ritorno in città, Ivy ha dimostrato empatia nei suoi confronti, considerazione per le sue paure e il suo dolore, e tutto ciò sembra legato alle parole che poi abbiamo visto Freya pronunciare, ovvero che loro possono amarsi l’un l’altro, frase che è sembrata quasi un invito all’unione di queste specie.

E torniamo, quindi, a Elijah, che per salvare Antoinette ha finalmente deciso di riacquistare i suoi ricordi. Tutta la scena tra lui e Marcel è stata bellissima: ci hanno mostrato la paura di Elijah per tutto quel vissuto di cui non ha memoria, il dolore di quei mille anni che comincia a riemergere e, di nuovo, attraverso gli occhi peni di lacrime di Marcel, l’empatia di quest’ultimo verso Elijah, nonostante le tremende ferite che l’Originario gli ha inferto, molti anni prima.

Nonostante la forza e la superiorità di Marcel, l’unico in grado di soggiogare anche un Originario, Elijah non è ancora tornato a essere se stesso e anzi, è finito prigioniero di una sorta di dimensione-sogno in cui poi proprio Klaus l’ha raggiunto. Nel momento in cui Klaus è caduto a terra, abbiamo visto che ciò è successo per un incantesimo, il che significa che ciò è accaduto a opera di qualcuno: le Streghe di New Orleans? Gli Antenati, con i quali è stato ristabilito il legame proprio per contrastare l’Ombra? Qualche adepto di quest’ultima o di Greta? O qualcuno del passato della Famiglia Originaria? O è successo per opera di Rebekah o Kol?
E perché? Come trappola, come modo per fornire loro informazioni o per risolvere la situazione tra i fratelli?

Lo scopriremo la prossima settimana.

Bene, per questa puntata è tutto, vi lascio con il promo del prossimo episodio, “The Kindness of Strangers”, del quale si occuperà Gnappies!

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, sui nostri personaggi preferiti e tanto altro!

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The White Queen Italia

 

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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