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The Mandalorian Pilot – Recensione 1×01: Una nuova parte della storia di Star Wars

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The Mandalorian Pilot – Recensione 1×01: Una nuova parte della storia di Star Wars

Un paio di giorni fa la piattaforma streaming Disney+ ha finalmente fatto il suo debutto (anche se in Europa, Olanda a parte, noi dovremo aspettare sino al 31 Marzo per vederne l’arrivo) e per l’occasione ha voluto avere un prodotto nuovo di zecca da lanciare proprio il primo giorno. E che prodotto. Il pilot di “The Mandalorian” ha introdotto nuovi personaggi, ambientazioni e situazioni in modo decisamente intrigante.

“The Mandalorian” è la prima serie live action della storia di “Star Wars” e per crearla la Lucasfilm si è affidata a esperti che ben conosciamo: Dave Filoni, da anni ormai membro di spicco del team della Lucasfilm, l’uomo a cui George Lucas ha insegnato tutto sull’universo da lui creato e che con George Lucas ha portato in vita uno dei capitoli più amati dell’intera saga, ovvero The Clone Wars e che poi ha espanso tutto questo con “Rebels”, e John Favreau, l’uomo che ha portato sullo schermo Iron Man e al quale, in sostanza, si deve l’MCU.
Insieme, i due hanno voluto espandere ulteriormente la narrazione della storia della saga, portandoci in un periodo di cui ancora non si sa molto e in una zona remota della Galassia.

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La premessa dello show è semplice: nove anni dopo la Battaglia di Yavin (cioè la distruzione della prima Morte Nera, evento così fondamentale da renderlo l’anno zero da cui contare, sia prima che dopo, per stabilire le date), dunque cinque anni dopo la Battaglia della Luna Boscosa di Endor (la distruzione della seconda Morte Nera), l’Impero è caduto, l’Alleanza Ribelle ha vinto, ma questo non vuol dire che nella Galassia tutto vada bene. Dopo la caduta di Palpatine e la morte di Anakin Skywalker-Darth Vader la guerra è proseguita, i gerarchi imperiali non si sono arresi immediatamente e hanno continuato a dare battaglia. La Nuova Repubblica, pertanto, ha dovuto combattere per la propria affermazione e questo ha creato instabilità nella Galassia. Nelle sue zone più remote, questa instabilità ha portato alla formazione di luoghi senza regole, dove spesso è il crimine a farla da padrone.
In tale contesto si muove il Mandaloriano, nativo, ovviamente, del sistema Mandalore, che tanto affascina narratori e fan. Egli è probabilmente fuggito da Mandalore e ha intrapreso la vita del cacciatore di taglie ed è proprio nel mezzo dello svolgimento di uno dei suoi incarichi che lo incontriamo all’inizio di questo primo episodio.

The Mandalorian Pilot

Il pilot di “The Mandalorian” non rivela molto, è vero, tuttavia svolge egregiamente il suo compito: ci presenta l’ambientazione e contestualizza l’epoca i cui si svolge, mostrandoci una nuova realtà che riguarda quantomeno parte della Galassia; ci fa conoscere il protagonista e ci svela, con poco, che la sua storia è tormentata e drammatica, per farci ovviamente capire che essa verrà approfondita con il prosieguo della narrazione; ci rivela che lui non è l’unico Mandaloriano in quelle zone, anzi; infine, nel notevole colpo di scena finale introduce e svela qualcosa che i fan di “Star Wars” non hanno mai visto prima in quarantadue anni di storia di questa saga, ovvero misteri legati a una determinata specie.

The Mandalorian Pilot

The Mandalorian Pilot

The Mandalorian Pilot

Il tutto avviene in un contesto visivo decisamente notevole e con interpreti d’eccellenza già in questa prima puntata:  oltre a Pedro Pascal, troviamo Werner Herzog, Nick Nolte e Carl Weathers con, in più, il regista di “Thor Ragnarok” Taika Waititi che dà la voce al droide cacciatore di taglie IG-11.
Non manca nemmeno l’ironia, quella componente umoristica che ha sempre caratterizzato la saga: “I have spoken” è molto probabilmente destinata a diventare frase iconica al pari di altre e la gag del droide assassino che attiva l’autodistruzione ogni pochi secondi, costringendo il Mandaloriano a fargliela disattivare, è davvero molto divertente.
Il Mandaloriano, come protagonista, risulta già molto intrigante e mostra una sua espressività nonostante non tolga mai il suo elmo. Il tutto è dovuto al lavoro di Pedro Pascal (indimenticabile Oberyn Martell di “Game of Thrones”) che ovviamente, non potendo utilizzare il volto (almeno per ora), ha puntato sulla fisicità del personaggio, sul suo modo di muoversi. Qualcosa che ricorda molto ciò che Hugo Weaving fece con il suo V in “V per Vendetta”, riuscendo a creare un personaggio incredibilmente sfaccettato e coinvolgente. C’è proprio da sperare che il Mandaloriano sia forgiato in modo analogo, perché in tal caso potrebbe risultare un personaggio straordinario.

In tutto l’episodio, inoltre, si sprecano gli easter egg. Per citarne solo alcuni: lo speeder “taxi” richiama vagamente quello di Luke; la città ricorda Jedha; i locali in cui il Mandaloriano trova la preda del suo incarico e poi si fa pagare richiamano la Cantina di Mos Eisley; il droide alla porta è un ovvio collegamento con quello visto nel palazzo di Jabba The Hutt ne “Il Ritorno dello Jedi” (così come gli animali allo spiedo e in gabbia, poi riutilizzati anche in altre parti della saga); le creature aliene si sono viste anche in “The Clone Wars” e “Rebels”; il momento in cui il Mandaloriano riesce a domare la creatura da cavalcare rimanda a quello che fece Anakin su Geonosis ne “L’Attacco dei Cloni”.

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Il colpo di scena finale, con questo bambino (peraltro adorabilissimo) appartenente alla specie del Maestro Yoda, è fantastico, un qualcosa che fa saltare sulla sedia gli spettatori. E l’immagine conclusiva, con il Mandaloriano che solleva il braccio e sporge l’indice imitato dal neonato, e questo contatto che si crea tra i due, è veramente bellissima.
Un colpo di scena, quello offerto dal pilot di “The Mandalorian”, che rende ancora più interessante l’incarico ricevuto dal Mandaloriano, in particolare alla luce del coinvolgimento di quel medico che vuole viva “la preda” e indossa una divisa con simboli non trascurabili (ovvero il simbolo dei clonatori di Kamino, visto anche in “The Clone Wars”), e che solleva numerosi quesiti: perché vogliono quel bambino? È forse l’ultimo esponente della specie? Quel medico è esperto di clonazione o anche solo di genetica? Se sì, vogliono dunque clonarlo per ricreare la specie di Yoda? E perché? Per la loro lunghissima vita? Ricordiamo che Yoda morì a novecento anni e quel bebè ne ha cinquanta… eppure è sempre un bebè. E’ pertanto evidente che il loro sviluppo è molto lento e questo permette a quegli esseri di vivere mille anni (se non anche di più). Dunque, cosa vorrebbero fare con i geni di quel bebè? E qualunque cosa vogliano farci, è per fare del bene e salvare qualcuno, per diventare i nuovi dominatori della Galassia o è per eseguire gli ordini di qualcun altro? Potrebbe essere un collegamento a “Episodio IX-The Rise of Skywalker” e più precisamente a Palpatine?
E dall’altra parte: chi ha mandato il droide a uccidere il bambino e per quale motivo? E’ possibile che una delle due parti stia cercando di agire per un bene superiore? E se sì, quale delle due parti lo sta facendo?

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Lo scopriremo da venerdì, giorno in cui sarà rilasciato in America il secondo episodio della stagione. In totale saranno otto e dopo la seconda puntata ne verrà rilasciata una a settimana, sino al 27 Dicembre prossimo.

Vi lascio con la Top 3 di questo pilot di “The Mandalorian”:

1. I flashback sulla storia del Mandaloriano: riguardano un frammento della storia del sistema che ancora ci manca, ovvero ciò che Mandalore ha subito durante l’ultima parte delle Guerre dei Cloni e poi sotto l’Impero?

Flashback

2. La scena della fabbricazione del componente dell’armatura del Mandaloriano, in quel rifugio per membri della sua gente, con l’intrigante figura del “fabbro” donna, che secondo quanto rivelato dalla sua interprete è la leader dei Mandaloriano.

The Leader

3. L’alleanza con il droide cacciatore di taglie IG-11 e la scena finale con il bebè.

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Un difetto è la CGI, che a tratti non è stata del tutto convincente. Speriamo migliori e con essa anche la colonna sonora, non certo brutta, ma c’è da augurarsi divenga più coinvolgente.

Bene, questo è tutto per ciò che riguarda il pilot di “The Mandalorian”.

Appuntamento alla recensione di metà stagione!

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