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The Following | Recensione 1×13 – Havenport

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The Following | Recensione 1×13 – Havenport

tumblr_mlgn5nrCDR1rap51vo1_500Dopo un paio di puntate spente e sottotono, The Following torna ad essere il thriller adrenalinico e imprevedibile che ci aveva tanto colpito e impressionato a gennaio. E lo fa puntando, ancora una volta, sulla forza emotiva che sanno comunicare i grandi personaggi di questo show.

In questa puntata non succede niente, ma in realtà succede di tutto: la vicenda non procede, ma ormai abbiamo capito che The Following, più che raccontarci una storia, vuole essere un’indagine psicologica nei meandri più cupi e inquietanti dell’animo umano.

La caccia all’uomo dell’FBI, il fantomatico, misterioso piano di Joe Carroll non sono altro che una scusa per mettere a nudo le menti contorte e i sentimenti sempre ambigui e contrastati dei protagonisti. Tutto ciò funziona solo perché Kevin Williamson ha saputo dare vita a delle figure forti e interessanti, dei personaggi che catturano l’attenzione e sono ben interpretati.

Questa puntata è tutta incentrata su uno dei miei preferiti: Roderick. Lo sceriffo di Havenport è insoddisfatto e combattuto, il suo rapporto di fiducia con Joe Carroll si sta incrinando, il tutto mentre l’FBI guidata da Ryan Hardy è sempre più vicina ad ottenere delle risposte.

Le indagini, le coincidenze, i fallimenti hanno condotto Ryan e la sua squadra proprio a Havenport, dove lo Sceriffo Tim Nelson (a.k.a. Roderick) si dimostra premuroso e disponibile ad aiutare.

Abbiamo conosciuto Roderick come l’ arguto stratega, il pianificatore, colui che ha saputo creare e gestire la comunità dei followers mentre il Professore era in prigione, che commette, però, un gravissimo errore di valutazione: credere di aver ucciso Mike Weston.

Il giovane poliziotto, rientrato sul campo nello scorso episodio, ma ancora notevolmente scosso e psicologicamente instabile, fa saltare la copertura di Roderick, riconoscendolo subito come il mandante del suo efferato pestaggio.

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La facciata fredda e calcolatrice di Roderick si frantuma definitivamente: lo Sceriffo smascherato tenta una fuga confusionaria, cede al panico, prima si scontra pesantemente con Joe, poi rapisce Joey per avere una merce di scambio e finisce per essere catturato da Ryan.

Roderick e Ryan: finalmente due grandi protagonisti, che hanno sempre agito l’uno alle spalle dell’altro, si incontrano e insieme fanno scintille. Roderick sa di non avere più chance di riguadagnarsi un posto tra le fila dei followers, ha tradito Joe, ha messo in dubbio la sua autorità. Sa benissimo di essere un uomo morto e, dunque, come ultimo atto della sua tragedia, decide di aiutare Ryan e di rivelargli dove ha nascosto il piccolo Joey.

Joe ha già sguinzagliato i suoi accoliti, guidati da Jacob (che ormai si candida a diventare il nuovo braccio destro) per riportare a casa Joey e liberarsi una volta per tutte dell’ex Sceriffo traditore.

Roderick ci lascia prendendosi due colpi nella schiena. Sono senza parole, anche se questa morte era nell’aria già dall’episodio precedente.

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Jacob, invece, permette a Ryan di portare in salvo Joey, realizzando il PRIMO SUCCESSO dell’FBI dal pilot!! Jacob si riconferma essere un personaggio ambiguo, tormentato, ancora diviso tra la sua vecchia vita da bravo ragazzo e il suo nuovo ruolo di killer efferato nella setta di Joe. Sono certa che Jacob ci riserverà ancora qualche sorpresa: non sono così sicura della fazione che sceglierebbe in un ipotetico “scontro finale all’ultimo sangue”.

Per quanto riguarda Joe, anche lui, come Roderick, sta crollando: non è più sicuro di sé e spavaldo come all’inizio, è spesso ubriaco e neppure la “terapia della scrittura” riesce a calmarlo.

L’arrivo di Claire è stato l’ultimo elemento destabilizzante, che ha mandato Joe definitivamente in confusione. L’ex moglie interpretata dalla sempre bravissima Nathalie Zea si è trasformata da madre amorevole e preoccupata a potenziale assassina doppiogiochista.

Già nello scorso episodio Claire aveva tirato fuori gli attributi, minacciando violentemente Emma, ma questa settimana prova addirittura a pugnalare a morte Joe, utilizzando la tattica della seduzione per distrarlo.

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Claire, che così ha firmato la sua condanna a morte, è un personaggio che mi piace sempre di più, con la sua forza e il suo carattere disposto a lottare e non arrendersi, anche in una situazione così disperata.

Quindi ottimo episodio, le trame dei personaggi si infittiscono e la resa dei conti si avvicina: mi dispiace molto per la dipartita di Roderick, ma credo fosse essenziale a questo punto. Joe è sempre più tormentato, vacillante e anche questo mi piace perché gli attribuisce una dimensione molto umana.

Possiamo finalmente dire che l’FBI ha potuto segnare un importante punto di vantaggio sul proprio tabellone. Quale sarà la reazione di Joe?


http://youtu.be/LNj5NtHPNlo

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