Questa serie sta diventando sempre più crudele, perversa, contorta e questo mi piace parecchio, anche se l’episodio di questa settimana è iniziato con una piccola delusione: l’identità di Roderick.
Come sapete, ho passato giorni a tirarmi gigantesche pippe mentali su chi fosse questo misterioso e potente personaggio, braccio destro di Carroll, ipotizzando che fosse un infiltrato nella squadra di Ryan.
Assolutamente no! Roderick è un personaggio totalmente nuovo, mai visto prima ed è lo sceriffo della piccola cittadina in cui vive l’allegra famiglia riunita dei followers. Il suo compito è stato quello di “sostituire” Joe Carroll mentre era dietro le sbarre, continuando il lavoro di reclutamento di nuovi adepti.
Nonostante questo, Roderick mi è piaciuto subito: è stato letteralmente plasmato da Carroll, in quanto suo primo “allievo” e ha un rapporto molto interessante di intesa e complicità con il Maestro.
Lo scorso episodio si era concluso con l’arrivo di Carroll nella grande casa comune e il suo ricongiungimento con il piccolo Joey, ancora impaurito e diffidente. Anche questa puntata ruota tutta intorno a Carroll e al suo rinnovato potere dato dalla libertà e dall’avere uno stuolo di adoratori che lo stava aspettando manco fosse il nuovo Messia.
Carroll viene accolto come un Dio tornato dall’aldilà per guidare la sua armata e tutto ciò è reso in maniera assolutamente inquietante in particolare da questa scena:
Mentre “Let me go” era una celebrazione dell’infallibilità del piano di Joe, questo “Welcome Home” inizia a tratteggiare il rapporto del maestro con i proprio followers, in particolare con alcuni di essi:
Emma
Che Emma fosse un troione da sbarco e una stronza colossale l’avevamo già capito qualche episodio fa, quando ha abbandonato i suoi due amanti Paul e Jacob, dopo avergli fatto credere di tenere veramente a loro. Emma è totalmente devota alla causa di Carroll: non ci ha pensato due volte a fuggire dalla casa in campagna sotto assedio pur di completare la sua (importantissima) parte del piano, cioè condurre Joey da suo padre. Ma la ragazza non è solo concentrata sulla sua missione, ha anche una grandiosa, perversa cotta per Joe Carroll!
Ci prova con lui per tutta la puntata, beccandosi un paio di “Lascia stare, amo mia moglie”, ma alla fine, si sa, la carne è debole e riesce a farsi sbattere sul letto dall’affascinante serial killer.
Charlie
Era l’altro follower con un compito legato alla famiglia di Carroll: doveva recuperare Claire. A differenza di Emma, però, Charlie fallisce. Il peso di aver deluso il proprio mentore è insostenibile per il ragazzo, che costringe Carroll a pugnalarlo a morte, per punirlo. La scena è crudele quanto forte ed emotiva…nella disfunzionale famiglia Carroll quando il figlio disubbidisce, il padre lo ammazza. Queste sono le regole.
Roderick & Louise
Entrambi sono figure nuove (e il bello di questa serie è continuare a introdurre nuovi personaggi per complicare le cose!), lei ha contribuito all’evasione di Carroll insieme a David, il follower catturato dall’FBI, lui è il comandante in seconda di Carroll, sprezzante ed intelligente.
I due, insieme a Charlie, rapiscono Weston, facendolo partecipare ad una sorta di Fight Club per estorcergli la posizione di Claire. Il giovane agente viene quasi ammazzato e questo dovrebbe toglierlo dalla rosa dei sospetti infiltrati di Carroll…giusto?
La crudeltà di Roderick si sfoga anche contro la stessa Louise: i due pare abbiano una relazione puramente sessuale piuttosto animalesca e disturbante. Mi piacciono insieme, sono due cattivi veramente cattivi e senza scrupoli, non mezze calzette impaurite alla Paul&Jacob. Finalmente una coppia davvero BAD!!
In the meanwhile at the FBI…
Ryan e la sua squadra hanno un ruolo marginale in questo episodio: tutto ruota intorno ai followers e al loro maestro. Oltre al salvataggio in extremis di Weston (che non rivela nessuna informazione, quindi per adesso Claire è al sicuro), arriva un nuovo energumeno a dirigere le indagini, piuttosto arrogante e antipatico. Potrebbe essere un follower, oppure solo uno stronzo, è troppo presto per dirlo.
Altro episodio molto bello, davvero corale, che ha riconfermato la mia ormai manifesta predilezione per il personaggio di James Purefoy: Ryan Hardy si è un po’ offuscato in queste ultime puntate, non gliene va dritta una e non è facile competere con il fascino di un serial killer – semidio.
Vi lascio con il promo del prossimo episodio, nel quale scopriremo che fine hanno fatto Paul e Jacob, dopo che si erano apparentemente perse le loro tracce.
Saranno ancora terribilmente incazzati con Emma? Lo saranno ancora di più quando scopriranno che non era innamorata di nessuno di loro due, ma si fa sbattere con una certa facilità da chiunque?
E riuscirà il nostro Ryan Hardy a fare qualcosa che non sia un fallimento completo? Tutte le risposte lunedì sera!