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The Flash 4×07 – “The Thinker” aka “Le so TUTTE”

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The Flash 4×07 – “The Thinker” aka “Le so TUTTE”

Aaaaamici del fastest man alive che non se ne fa nulla di essere fast al momento,

finalmente abbiamo saputo qualcosa di più su Clifford DeVoe, anche se, bisogna ammetterlo, non sappiamo ancora una cosa fondamentale (che, tra l’altro, Barry non ha nemmeno chiesto ndr) ovvero: PERCHÈ? 

Ma, sorvolando su questo aspetto che ci ha lasciati col fiato sospeso (per lo meno a me che ho ereditato da Jessica Fletcher la curiosità), devo dire che sono molto soddisfatta dell’episodio.

La puntata è stata un lungo duello fra un uomo che si fida del proprio istinto ed intuito commettendo anche errori banali, ed un altro che ha previsto ogni singola mossa e che come il burattinaio che cita Barry stesso a fine episodio, muove i suoi fili all’insaputa di tutti.

Mi è piaciuta moltissimo la narrazione della storia personale di DeVoe e della fedelissima moglie: sicuramente questo villain sta godendo di una rappresentazione più approfondita dei suoi predecessori, probabilmente proprio perché il suo movente è diverso dai velocisti che lo hanno preceduto. L’approfondimento che ci è stato concesso, ci ha permesso di comprendere meglio il cattivo della stagione, scoprendo che non è altro che un uomo: con le sue debolezze, i suoi sentimenti (bellissime le scene con la moglie), per il quale potremmo anche provare compassione (la scena davanti al camino cfr) se non fosse che sappiamo essere il super villain che Barry non riesce ad incastrare.

Per tutta la durata della narrazione della sua storia – l’ambizione e il prezzo pagato – ho continuato a pensare al tema greco della hybris, la «tracotanza» dell’uomo comune che vuole ergersi a dio ma da questi viene poi punito con un castigo asperrimo.

Clifford DeVoe è sicuramente un cattivo interessante e molto più sfaccettato di tutti quelli che lo hanno preceduto. Nella sua storia è possibile ravvisare l’ambizione sfrenata, sì, ma la sua arroganza è stata più volte ricondotta a fini filantropici ed è questo, unito al non averci svelato quale sia il movente dietro le sue azioni attuali, che mi fa interrogare sul perché sfidare Flash, perché creare nuovi meta, perché non vivere serenamente la propria vita di professore appassionato e marito devoto. Forse che quella hybris che lo ha portato a sfidare le leggi della biologia sia colei che guida i passi del Pensatore? Una sorta di sfida ultima per poter dimostrare di essere imbattibile? Oppure la chiave di volta è proprio la filantropia e quindi voler risolvere tutti i problemi del mondo eliminando il suo diretto concorrente? Speriamo che, più avanti nella stagione, ci venga spiegato con la stessa cura con cui hanno scritto la sua storia personale in questa puntata.

Dall’altra parte dello scacchiere troviamo Barry Allen che fin da quando Savitar e Abra Kadabra gli avevano parlato di DeVoe, si è interrogato su chi sia e perché sia così pericoloso. L’ossessione per il dimostrare al mondo che la sua intuizione fosse corretta, porta Barry anche a sottovalutare l’avversario commettendo errori banali e non degni di lui – ricordiamo che solo nella scorsa puntata dava lezioni di etica a Ralph – come introdursi in casa di DeVoe e sperare di non essere beccato.

(Gloria sono io che dall’inizio della scena ho iniziato a ripetere: “Adesso vedrai che hanno una telecamera piazzata da qualche parte”)

Ho trovato anche molto calzante il modo in cui la cosa sia stata gestita dal team: nessuno gli credeva, hanno comunque provato a confermare l’ipotesi di Barry ma, di fronte all’evidenza, si sono arresi per poi provare, con la timidezza di chi è terrorizzato all’idea di ferire una persona cara, a far cambiare idea a Barry, salvo poi scusarsi quando si è scoperto che l’uomo aveva effettivamente ragione (dimostrando, comunque, cieca fiducia nella parola di Barry, senza bisogno di ulteriori prove!).

Credo che per la prima volta dal ritorno dalla speedforce di Barry, il team abbia seriamente dubitato della sanità mentale dell’uomo ed è stato facile ravvisare in Barry quell’ossessività che era emersa in maniera più prepotente dopo il suo ritorno a Central City. Se è vero che dalla prospettiva del telespettatore, vedere che nessuno credeva a Barry è stato frustrante, è anche vero che dopo 3 cattivi che si sono finti dalla loro parte per poi rivelarsi il villain ed uno, il primo, che ha persino finto di aver bisogno della sedia a rotelle, è facile pensare che Barry stia rivedendo in DeVoe un fantasma del passato, perdendo di vista la realtà delle cose. Ed invece, nella migliore tradizione delle serie tv (ed in un parallelo con la vicenda che era costata il posto a Ralph), Barry aveva ragione.

Tra l’altro, se effettivamente il movente del Pensatore fosse quello di risolvere i problemi dell’umanità, ritornerebbe il tema introdotto con la vicenda di Ralph Dibny sull’importanza del mezzo usato per fare del bene.

La conclusione, giustamente, ci traghetta verso il tanto sponsorizzato (e che io non vedo l’ora di vedere) mega crossover con gli altri show del mondo DC nonché il matrimonio dei Westallen. Il conto alla rovescia inizia!

Top Flop

  • Barry che casca con tutte le scarpe da ginnastica nella trappola del Pensatore. Flop per Barry, non per il topos televisivo che, invece, si dimostra efficace come sempre. Stesso discorso per la sorveglianza h24 di cui Barry&Co sono ignari.
  • Il look anni ’90 della moglie di DeVoe quando sono nella stanza segreta: il gel sul capello lungo e la tutina in policarbonato per meglio mimetizzarsi con le pareti, sono terribili. Comunque, lo so che lei è The Mechanic ma per me l’unica Mechanic è Raven Reyes di “The 100” per cui mi tengo lontana dal nome di battaglia.
  • Ecco appunto, la moglie di DeVoe non è solo la moglie di DeVoe è un ingegnere geniale con due lauree e un cervello che lavora più che bene: non sarebbe stato male sottolinearlo un po’ di più e non limitare la cosa alla faccia basita di Barry quando lo scopre.
  • Il parrucchino attaccato con la supercolla e la scarsa spiegazione delle funzionalità della sedia ipertecnologica: sono sicura faccia molto di più del semplice rigenerare le cellule di DeVoe (tra l’altro, è proprio la sedia il suo punto debole perché è ciò che lo tiene in vita).
  • I Westallen che sono talmente sdolcinati che mi viene il diabete solo a guardarli (no, scherzo. Forse)

Ma soprattutto : WALLY È TORNATO!!!!!

“Il Tweet del recensore”

A voi cosa è parso del Pensatore? Avete idee del movente che lo spinge ad agire? Che aspettative avete per il crossover? Vi aspetto nei commenti.

Prima di salutarvi vi ricordo le bellissime pagine da spolliciare…

Arrow e The Flash 

» Cisco Ramon

The Flash Italian Fans

There’s no Flash without Iris West

You make me emotional, Grant Gustin

 

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