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The 100 | Recensione 2×07 – Long Into An Abyss

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The 100 | Recensione 2×07 – Long Into An Abyss

La puntata, la penultima prima del Winter Break, si apre con gli abitanti del Monte Weather, più precisamente il figlio di Dante Wallace e la dottoressa che abbiamo già visto qualche puntata fa, che decidono di testare l’efficacia del sangue dei 47 sul loro sistema immunitario, usando una povera malcapitata come cavia. Magari sarebbe stato carino far rientrare la poveretta quando ha iniziato a ricoprirsi di bolle e urlare di dolore.

E, a proposito dei 47 sopravvissuti tenuti prigionieri (perchè ora si può parlare a tutti gli effetti di prigionieri), inizio a tollerare a malapena Jasper…sono l’unica? Forse il ragazzo ha la memoria corta, forse le strane terapie a cui li sottopongono sul Monte Weather hanno come effetto collaterale la perdita della memoria a breve termine, perché mi pare si sia dimenticato di quando Clarke neanche molto tempo fa ha rischiato la sua incolumità (un’altra volta) pur di avvertirli del pericolo costituito dai suoi nuovi “amici” e ha cercato di convincerli a scappare con lei. Forse non si ricorda di aver messo in discussione la sua sincerità e di averla neanche tanto velatamente minacciata, oltre a isolarla completamente per paura di dover rinunciare a qualche fetta di torta. Ora che si ritrova cavia da laboratorio, chissà come mai pare ricordarsi di quella biondina non molto alta che ha l’abitudine di salvare il didietro a tutti quando sono nei guai. Continuo a ripetere che il personaggio di Jasper mi sta deludendo in questa stagione, non solo perché avere come unico piano “aspettare che Clarke venga a salvarci” denota ben poco coraggio e spirito d’iniziativa, ma anche perché mi sembra fin troppo facile rivalutare qualcuno non tanto perché si capisce di aver sbagliato, ma perché si ha bisogno. Fa quasi sembrare Finn uno con gli attributi, il che è tutto dire.

E parlando di persone che pensano solo ai propri interessi, Abby. No ma dai, andiamocene e lasciamo 47 ragazzini (che ha spedito lei lì in primo luogo) in balia di chissà quale destino, tanto non sono figli suoi. Chissà perché ma ho il presentimento che, se tra quei ragazzi ci fosse stata Clarke, la partenza avrebbe immediatamente incontrato qualche imprevisto improvviso. E non è nemmeno in grado di ascoltare le persone intorno a lei quando cercano di farle capire che sta facendo una stronzata. Dio mio, questa donna è un leader pessimo. Non poteva accontentarsi di fare il medico e basta?

E il bello è, che quando finalmente decide di limitarsi a fare il suo lavoro e bloccare l’Esodo (ovviamente su consiglio di Clarke) arriva Jaha a rispolverare le vecchie glorie da despota. Anche lui ha problemi di memoria come Jasper, evidentemente crede di essere ancora sull’Arca. Non comandi più da almeno dieci episodi Jaha.

Nel frattempo, Clarke, Bellamy e Octavia cercano di trovare un modo per guarire la ferita alla gamba di Lincoln e, allo stesso tempo, pensare a una cura per invertire la sua trasformazione in un reaper.

– Inizio sfogo da fangirl Bellarke –

Abbiamo visto Bellamy e Clarke ancora una volta uniti per la stessa causa, c’è stima e rispetto tra loro, infatti la ragazza è la prima (e unica) persona a cui Bellamy pensa di chiedere aiuto, perché sa di potersi fidare, sa che Clarke non li tradirebbe mai e sa che anche lei ci tiene a salvare Lincoln quanto loro, perché Clarke è una persona mossa soprattutto dall’etica e tutto quello che fa è sempre teso ad aiutare gli altri. Certo, c’è anche da dire che stava avendo a che fare con una situazione molto complicata all’accampamento quando Bellamy la raggiunge, ma la ragazza non ci mette nulla a mollare tutto e tutti (Finn compreso) per andare in suo aiuto, senza neanche sapere di cosa ha bisogno. L’istinto protettivo di Bellamy nei confronti di Clarke, poi, è qualcosa già emerso nella scorsa stagione. Forse l’avrebbe fatto anche con uno qualsiasi dei suoi compagni, ma non mi pare proprio di aver visto la stessa foga nel difendere Finn quando viene attaccato da Nyko.

Insomma, dite quello che volete, non ci sarà l’ammmore, ma questi due insieme fanno una gran bella squadra, tanto da riuscire (anche se per pura fortuna) a trovare la cura per Lincoln e usare questa scoperta come mezzo di trattativa con i Grounders, impedendo l’inizio di una guerra. Si parlano da cinque episodi e insieme hanno già salvato il mondo.

– Fine dei Bellarke feelings –

Finn è entrato ormai in fase Lagna, in confronto Elena di The Vampire Diaries è una botta di vita. Mi sta bene che si stia rendendo conto della gravità di quello che ha fatto e che, per forza di cose, debba convivere con il senso di colpa e il rimorso, ma piangersi addosso e fare la vittima non è prendersi le proprie responsabilità, al massimo è cercare la compassione e l’indulgenza degli altri.

Octavia invece mi è piaciuta, come già avvenuto nella puntata precedente, non esita a colpire Lincoln durante la lotta con Bellamy. Anche se ne è innamorata, non esita a mettere da parte i suoi sentimenti e i suoi interessi personali per fare ciò che è più giusto, a parte il fatto che, ovviamente, era suo fratello quello in pericolo e non certo un estraneo. La piccola Blake si aggiunge alla lista di personaggi femminili forti e carismatici, dotati di una personalità e di un pensiero proprio che vanno al di là dell’uomo che amano. Octavia non è definita unicamente dal fatto di essere innamorata di Lincoln, non è disposta a scusarlo e giustificarlo in ogni caso, qualunque cosa faccia, anche se innegabilmente prova un sentimento per lui. Che poi, è un po’ la stessa cosa successa a Clarke con Finn.

Gli interrogativi lasciati aperti alla fine dell’episodio sono veramente molti: riusciranno i 47 a trovare un modo per fuggire dal Monte Weather prima che sia troppo tardi? Cosa farà Dante Wallace quando scoprirà che suo figlio sta andando avanti nel sacrificio dei ragazzi nonostante il suo divieto? Ma soprattutto, come farà Clarke a soddisfare la richiesta di Lexa? Riuscirà a evitare un ulteriore conflitto coi grounders ma salvare anche la vita a Finn?

Una puntata sicuramente intensa, stiamo entrando nel vivo della stagione e anche gli ascolti si stanno piano piano riprendendo, io vi lascio col promo della prossima puntata, che sarà anche il mid-season finale di questa stagione e che dunque non potete assolutamente perdervi.

Vi ricordo anche che se volete tenervi sempre aggiornati su The 100 potete mettere mi piace alla pagina The 100 Serie Tv, un contenitore di foto, video, spoiler, news, interviste e tutto ciò che riguarda la serie.

Alla prossima!

https://www.youtube.com/watch?v=t5dxI5j_zZk

4 COMMENTS

  1. Ciao!
    Bella recensione, complimenti 🙂 sempre precisa ed esaustiva…

    Su Jasper non sei la sola, sappilo. La scorsa stagione era uno dei personaggi migliori, questa non lo reggo proprio. Non riesco poi a capire il piano che ha elaborato; io la penso come Miller, che almeno si tenti la fuga!TRa l’altro, abbiamo scoperto chi sia il famoso figlio del capo delle guardie di Camp Jaha.
    Al contrario di Jasper, chi invece mi piace sempre di più è Octavia che non smette mai di stupirmi. Così come continuo ad adorare la rappresentazione del suo rapporto con il fratello, il quale sta velocemente diventando un personaggio grandioso: sembra che la guerra che ha corrotto tutti, stia, invece, migliorando lui.
    Il fangirl mode sui Bellarke ce l’ho anche io XD Sono soddisfatta già solo vedendoli interagire (e comunicare con il solo sguardo quando imbracciare le armi contro i grounders…che roba!)!
    Jaha non lo reggo più: ma come pensa di muovere centinaia di persone attraverso la foresta?Quando Abby gli ha – FINALMENTE- tenuto testa stavo esultando. Ma quando capiranno questi adulti che i ragazzi ne sanno più di loro?Facile per i vecchietti parlare di spostarsi quando sono appena arrivati mentre i ragazzi sono lì da mesi e si sono battuti con sangue e sudore per mantenere il terreno conquistato.
    A giudicare dal promo e dalla conclusione, la famosa notizia sconcertante di cui parlavano le sinossi è la richiesta della testa di Finn: e diamogliela no?Non lo reggo più. Da un certo punto di vista, il sacrificio di sé ed il sentirsi oppresso dal senso di colpa, sono perfettamente in linea con il personaggio, ed infatti – se non ricordo male – Bellamy nel pilot si preoccupava proprio di quello.
    Sono curiosa di capire come sistemeranno le cose coi grounders e sto sperando con tutta me stessa che non ci lascino con un cliffhanger gigantesco: non ce la posso fare!

    Ancora complimenti!!

      • Ciao! Grazie mille 🙂
        In ogni caso è vero, anche io non sopporto Jaha, devo ammettere che non capisco ancora il suo ruolo nelle dinamiche dello show, non so se sia stata una grande idea farlo arrivare sulla Terra, se si fosse sacrificato per gli altri sull’Arca se ne sarebbe andato da eroe, così invece mi pare che abbiano un pò rovinato il personaggio.
        Anche io credo che gli adulti dovrebbero avere l’umiltà e l’intelligenza di lasciare più spazio ai ragazzi, anche perchè le scelte fatte finora non mi pare abbiano portato a niente di positivo.
        E’ verissimo anche quello che dici di Bellamy, la guerra sembra aver “rovinato” molti suoi compagni, mentre lui risulta decisamente più equilibrato. Clarke è sempre stata così, lui invece ha tratto degli insegnamenti positivi da un’esperienza negativa, è anche un bel messaggio devo dire.

  2. Ma una recensione non dovrebbe essere qualcosa che va al di là del banale riassunto della puntata, bensì un commento più o meno oggettivo su sceneggiatura, regia, ecc ecc?

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